Lombalgia da stenosi del canale vertebrale ed ern
Egregi dottori, desidererei un vostro gradito consiglio. Fin da ragazza ho sofferto periodicamente di mal di schiena, ma non ho mai fatto esami clinici specifici e mirati, ricorrendo solo a cure palliative. Sono passati parecchi anni, sono ingrassata molto, oggi ho 48 anni, sono alta 1,70 ma il mio peso non scende più al di sotto degli 85 Kg, e penso che anche questo sia causa dei miei fastidi. Negli anni passati ho lavorato soprattutto in ufficio, e questo mi ha permesso di sopportare meglio i fastidi alla schiena, ma da un anno circa svolgo un lavoro più logorante e vado avanti con dolori alla gamba sinistra, alla zona lombare e spesso sono impedita nei movimenti più semplici, come camminare. Ho preso qualche analgesico e basta. Invece da un paio di mesi è diventato insopportabile, tanto da non riuscire a stare in piedi o in attività per più di 30/40 minuti, cosa impossibile visto che presto servizio come cuoca e per pulizia presso un asilo nido. Il mio medico curante mi ha prima prescritto un ciclo di iniezioni miorilassanti e antinfiammatori,che hanno attenuato un pò il dolore, ma poi sono stata costretta a rivolgermi ad un ortopedico, che ad un primo esame ha diagnosticato "lombalgia con blocco funzionale e scoliosi antalgica e sciatalgia bilaterale" e mi ha prescritto una TAC lombare L3/L4-L4/L5-L5/S1, riposo a letto con ghiaccio per almeno 20 gg., un ciclo di Nicetile fiale associato a Efferalgan compresse, che sto terminando in questi giorni, ma il fastidio, anche se in misura minore, persiste. Giorni fa sono tornata dall'ortopedico con i risultati della TAC, che riporto:"L'esame rachide lombosacrale...da L3 a S1... presenta curva scoliotica sn-convessa del tratto lombare. Canale vertebrale congenitamente ridotto rispetto alla norma in L3-L5. Si associa una salienza discale circonf.in L3-L4 ed L4-L5 e fenomeni artrosici delle articolazioni inter-apofisarie e note spondiloartrosiche. Minima salienza discale circonf. in L5-S1 associata a fenomeni spondilo-artrosici. il canale vertebrale è di dimensioni regolari". A questo punto l'ortopedico mi ha diagnostica quanto all'oggetto e mi ha consigliato di sottopormi preventivamente ad una "Nucleotomia percutanea con decompressor L3/L4 ed L4/L5" che ho già fissato per il 18 giugno. Sono agitata, devo farla, secondo voi? Pare che non ci siano altre soluzioni, io pensavo a qualche terapia, un busto o altro, mentre mi è stato addirittura prospettato, in caso negativo della nucleotomia, l'intervento a schiena aperta!! Ma cos'è questa nucleotomia? Sono veramente in condizioni così disastrose? Vi prego, datemi una risposta, prima del 18 giugno, perchè non so che fare! Grazie mille, Maria Antonietta.
[#1]
Medico di base, Medico estetico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile Sig.ra, se il Collega Le ha prospettato l'ipotesi della nucleotomia avrà avuto le Sue ottime ragioni, si tratta di asportare il nucleo del disco malato: potrebbe valutare una terapia con ozono, che solitamente dà ottimi risultati, ma non so e non posso sapere se sia il Suo caso: Ne parli con il Suo Medico curante.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#2]
Gentile signora Maria Antonietta, anzitutto stia serena.
Sempre con i limiti e le prerogative che ha un qualsiasi consulto on-line e nel rispetto doveroso di quanto propostole dal collega ortopedico, come ha anche detto il collega di Medicina estetica che mi ha preceduto,leggendo il suo caso clinico ho potuto notare :
1° che lei non ha eseguito ancora una Risonanza magnetica al rachide lombare ; e dovrebbe fare questo esame diagnostico importante e decisamente superiore diagnosticamente alla TAC, almeno per il caso specifico suo.
Poi sarebbe utile eseguire un'esame elettromiografico agli arti inferiori per valutare l'effettiva esistenza o meno di deficit neurologici periferici sia del nervo crurale che del nervo sciatico, ovvero segni significativi per la presenza di un'ernia discale. Prima dell'eventuale intervento chirurgico mi sembrano indispensabili questi accertamenti diagnostici per un'esatta diagnosi differenziale tra : artrosi lombare con discopatie multiple, protrusione discale ed ernia discale.
Perchè se non vi è un'ernia discale lombare che comprime la radice nervosa degli spazi interessati, ma vi è una discopatia L3-L4 L4-L5 e L5 S1 e/o una protrusione discale, sarebbe più idoneo effettuare, seguita da un collega specialista Fisiatra, un intenso ciclo di 30 gg. di fisiochinesiterapia mirata e specifica, ginnastica propria del rachide e, controllata sempre da un collega specialista Ortopedico, fare una terapia farmacologica d'attacco per sette - dieci gg. e magari rivedere clinicamente tutto fra un paio di mesi.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Sempre con i limiti e le prerogative che ha un qualsiasi consulto on-line e nel rispetto doveroso di quanto propostole dal collega ortopedico, come ha anche detto il collega di Medicina estetica che mi ha preceduto,leggendo il suo caso clinico ho potuto notare :
1° che lei non ha eseguito ancora una Risonanza magnetica al rachide lombare ; e dovrebbe fare questo esame diagnostico importante e decisamente superiore diagnosticamente alla TAC, almeno per il caso specifico suo.
Poi sarebbe utile eseguire un'esame elettromiografico agli arti inferiori per valutare l'effettiva esistenza o meno di deficit neurologici periferici sia del nervo crurale che del nervo sciatico, ovvero segni significativi per la presenza di un'ernia discale. Prima dell'eventuale intervento chirurgico mi sembrano indispensabili questi accertamenti diagnostici per un'esatta diagnosi differenziale tra : artrosi lombare con discopatie multiple, protrusione discale ed ernia discale.
Perchè se non vi è un'ernia discale lombare che comprime la radice nervosa degli spazi interessati, ma vi è una discopatia L3-L4 L4-L5 e L5 S1 e/o una protrusione discale, sarebbe più idoneo effettuare, seguita da un collega specialista Fisiatra, un intenso ciclo di 30 gg. di fisiochinesiterapia mirata e specifica, ginnastica propria del rachide e, controllata sempre da un collega specialista Ortopedico, fare una terapia farmacologica d'attacco per sette - dieci gg. e magari rivedere clinicamente tutto fra un paio di mesi.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#3]
Utente
Gentilissimi Dottori, ho scritto circa un mesetto fa per sottoporVi il mio problema, relativo a ernie discali e nucleotomia percutanea. Innanzitutto desidero ringraziarVi per le sollecite risposte che mi avete inviato, ma purtroppo sono riuscita a leggerle solo a intervento avvenuto, per un guasto al computer!Ringrazio il Dott.Ranaldi e soprattutto il Prof.Caruso,al quale mi rivolgo con questo mio scritto, che ha voluto indicarmi un percorso alternativo alla nucleotomia,dandomi,secondo me,delle indicazioni forse più esaustive di quelle del mio specialista.
Comunque, mi sono sottoposta già all'intervento il 19/6/07, sono entrata in sala operatoria come "la paziente della nucleotomia" e sono uscita dopo una nucleolisi percutanea con laser. Sono la stessa cosa? In caso contrario,quale sarebbe stata la più appropriata?
Mi ha sconvolta solo un particolare: mi è stata fatta senza anestesia ed è stata una mezzora da dimenticare!! Come è possibile che, con tanti studi e mezzi scientifici a disposizione, si debba ancora soffrire per un intervento definito "di routine"? Comunque, dopo meno di un giorno sono stata dimessa,con un busto leggero da portare per circa 15/18 giorni, alcune scarne e scarse raccomandazioni comportamentali da adottare in convalescenza, ma soprattutto con molti dubbi e timori, perchè a distanza di circa 15 gg. avverto di nuovo un fastidio alla zona lombare sn. e a volte alla stessa gamba, associato adesso a piccole scosse elettriche e leggero intorpedimento e se sto troppo in piedi, mi stanco come prima dell'intervento! E' normale adattamento o devo preoccuparmi? Ringrazio nuovamente e aspetto, se possibile, una Sua cortese risposta. Maria Antonietta
Comunque, mi sono sottoposta già all'intervento il 19/6/07, sono entrata in sala operatoria come "la paziente della nucleotomia" e sono uscita dopo una nucleolisi percutanea con laser. Sono la stessa cosa? In caso contrario,quale sarebbe stata la più appropriata?
Mi ha sconvolta solo un particolare: mi è stata fatta senza anestesia ed è stata una mezzora da dimenticare!! Come è possibile che, con tanti studi e mezzi scientifici a disposizione, si debba ancora soffrire per un intervento definito "di routine"? Comunque, dopo meno di un giorno sono stata dimessa,con un busto leggero da portare per circa 15/18 giorni, alcune scarne e scarse raccomandazioni comportamentali da adottare in convalescenza, ma soprattutto con molti dubbi e timori, perchè a distanza di circa 15 gg. avverto di nuovo un fastidio alla zona lombare sn. e a volte alla stessa gamba, associato adesso a piccole scosse elettriche e leggero intorpedimento e se sto troppo in piedi, mi stanco come prima dell'intervento! E' normale adattamento o devo preoccuparmi? Ringrazio nuovamente e aspetto, se possibile, una Sua cortese risposta. Maria Antonietta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.7k visite dal 01/06/2007.
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