Lo studio del rachide cervicale mostra fenomeni degenerativi diffusi con riduzione degli spazi
Gent.li medici,
a causa di recenti disturbi ho effettuato una rx colonna cervicale morfodinamica e torace (2pr).
Il referto dice:
Non evidenti lesioni pleuroparenchimali in atto. Molrfovolumetria cardiaca regolare. Non apprezzabili dimorfismi della gabbia toracica.
Lo studio del rachide cervicale mostra fenomeni degenerativi diffusi con riduzione degli spazi intersomatici C5-C6 e C6-C7 e corrispondente riduzione volumetrica dei corrispondenti forami di coniugazione di entità lieve ma più spiccata a destra.
Lievemente ridotta la regolare lordosi in posizione indifferente, conservata l'ampiezza dei movimenti di flessoestensione del collo alle proiezioni morfodinamiche.
Non apprezzabili dimorfismi ad eccezione di un leggero ingrandimento delle apofisi tracerse di C7. Sono messo maluccio a 50 anni?
A questo punto vorrei chiedervi se ritenete giusto questo iter: valutazione ortopedica e/o fisiatrica.
Altri esami. Può un quadro clinico simile dare ipotermia alle estremità (più mani che piedi) soprattutto destri? Per completezza di informazione, ho subito un trauma cranico 30 anni fa con perdita di conoscenza per un paio d'ore. Recentemente mi sono sottoposto, a causa di cefalea muscolo tensiva, a un ciclo di dieci sedute di terapia fisioterapeutica posturale. Parlando con la fisioterapista mi ha detto che senz'altro questa pratica cambia la postura, ma può entrare in relazione ai miei disturbi di ipotermia alle estremità?
Vi ringrazio anticipatamente per i Vs. consigli
a causa di recenti disturbi ho effettuato una rx colonna cervicale morfodinamica e torace (2pr).
Il referto dice:
Non evidenti lesioni pleuroparenchimali in atto. Molrfovolumetria cardiaca regolare. Non apprezzabili dimorfismi della gabbia toracica.
Lo studio del rachide cervicale mostra fenomeni degenerativi diffusi con riduzione degli spazi intersomatici C5-C6 e C6-C7 e corrispondente riduzione volumetrica dei corrispondenti forami di coniugazione di entità lieve ma più spiccata a destra.
Lievemente ridotta la regolare lordosi in posizione indifferente, conservata l'ampiezza dei movimenti di flessoestensione del collo alle proiezioni morfodinamiche.
Non apprezzabili dimorfismi ad eccezione di un leggero ingrandimento delle apofisi tracerse di C7. Sono messo maluccio a 50 anni?
A questo punto vorrei chiedervi se ritenete giusto questo iter: valutazione ortopedica e/o fisiatrica.
Altri esami. Può un quadro clinico simile dare ipotermia alle estremità (più mani che piedi) soprattutto destri? Per completezza di informazione, ho subito un trauma cranico 30 anni fa con perdita di conoscenza per un paio d'ore. Recentemente mi sono sottoposto, a causa di cefalea muscolo tensiva, a un ciclo di dieci sedute di terapia fisioterapeutica posturale. Parlando con la fisioterapista mi ha detto che senz'altro questa pratica cambia la postura, ma può entrare in relazione ai miei disturbi di ipotermia alle estremità?
Vi ringrazio anticipatamente per i Vs. consigli
[#1]
Dal referto della Rx cervicale si evince che lei ha una artosi cervicale con riduzione dei forami di coniugazione specie a dx; tale riduzione potrà essere responsabile delle parestesie e della ipotermia alle estremità superiori. A 50 anni è abbastanza frequente trovare un quadro Rx come il suo. Dovrà eseguire una visita ortopedica o fisatrica per valutare la cura medica a lei più idonea.
Distinti saluti
Distinti saluti
Dott. Vito Carlucci
[#2]
Ex utente
Innanzitutto volevo ringraziarla per la gentile risposta.
Quello che volevo chiarire, se possibile, per cura medica si intendono interventi conservarivi come fisiochinesiterapia, tens, tecar, massoterapia e tutti gli interventi che giudicherà il fisiatra o l'ortopedico oppure c'è il rischio che la situazione comunque degeneri e sia necessario un intervento chirurgico?
Grazie per l'attenzione
Quello che volevo chiarire, se possibile, per cura medica si intendono interventi conservarivi come fisiochinesiterapia, tens, tecar, massoterapia e tutti gli interventi che giudicherà il fisiatra o l'ortopedico oppure c'è il rischio che la situazione comunque degeneri e sia necessario un intervento chirurgico?
Grazie per l'attenzione
[#3]
Non credo che la sua condizione clinica sia tanto grave da ipotizzare una soluzione chirurgica. Sono quasi certo che potrà risolvere con le cure fisiche ed eventuali fangoterapie e cicli di cure termali. La parola allo specialista che la visiterà.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.4k visite dal 12/04/2010.
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