Ginocchio sindrome femoro-rotulea bilaterale
Buongiorno!
Ormai sono tre anni che soffro di dolore e gonfiore al ginocchio sx. 3 anni fa ho fatto una risonanza magnetica che dice variante morfologica di tipo 3 secondo Wiberg con iniziale condropatia femore-rptulea, senza evidenza di focolai ischemici.
Lievemente ispessita la plica sinoviale medio-patellare.
Nei limiti lo spessore della cartilagine di rivestimento femore-tibiale.
non alterazioni del segnale della spongiosa ossea.
minimo versamento endoarticolare e nel recesso sovrarotuleo.
nei limiti per comportamento del segnale i ligamenti crociati ed i ligamenti collaterali
nei limiti e normo posti i menischi
non alterazioni del segnale del legamento rotuleo.
Qualche isolata lacinia infiammata al corpo adiposo do Hoffa.
Sono stata vista da più ortopedici l'unica cosa che mi ha fatto passare inizialmente il dolore è stata fisioterapia accompagnata da laser terapia e ultrasuoni. dopo un anno però il dolore è tornato e nn mi ha più lasciata. Il ginocchio è sempre stanco, si gonfia facilmente. Ho riprovato a intervenire con la fisioterapia nuovamente, ma andava a peggiorare il fastidio, nn riuscivo più neanche a fare una passeggiata di mezzora. Mi sono stati quindi consigliati esercizi di stretching e di allineamento dell'asse e una ginocchiera per tenere in asse la rotula. così va molto meglio ma da un pò ha iniziato a farmi male anche il ginocchio dx. Dolore nel fare le scale, nel piegarmi...L'ortopedico mi ha detto che è normale e che ho la cartilagine infiammata e di usare trans-act finchè nn si sgonfia.
Volevo sapere se è sufficiente lo stretching e la ginocchiera e devo imparare a convivere con il dolore continuo, o se è possibile fare qualcosatro, intervenire in un'altra maniera.
Grazie mille anticipatamente,
cordiali saluti
Ormai sono tre anni che soffro di dolore e gonfiore al ginocchio sx. 3 anni fa ho fatto una risonanza magnetica che dice variante morfologica di tipo 3 secondo Wiberg con iniziale condropatia femore-rptulea, senza evidenza di focolai ischemici.
Lievemente ispessita la plica sinoviale medio-patellare.
Nei limiti lo spessore della cartilagine di rivestimento femore-tibiale.
non alterazioni del segnale della spongiosa ossea.
minimo versamento endoarticolare e nel recesso sovrarotuleo.
nei limiti per comportamento del segnale i ligamenti crociati ed i ligamenti collaterali
nei limiti e normo posti i menischi
non alterazioni del segnale del legamento rotuleo.
Qualche isolata lacinia infiammata al corpo adiposo do Hoffa.
Sono stata vista da più ortopedici l'unica cosa che mi ha fatto passare inizialmente il dolore è stata fisioterapia accompagnata da laser terapia e ultrasuoni. dopo un anno però il dolore è tornato e nn mi ha più lasciata. Il ginocchio è sempre stanco, si gonfia facilmente. Ho riprovato a intervenire con la fisioterapia nuovamente, ma andava a peggiorare il fastidio, nn riuscivo più neanche a fare una passeggiata di mezzora. Mi sono stati quindi consigliati esercizi di stretching e di allineamento dell'asse e una ginocchiera per tenere in asse la rotula. così va molto meglio ma da un pò ha iniziato a farmi male anche il ginocchio dx. Dolore nel fare le scale, nel piegarmi...L'ortopedico mi ha detto che è normale e che ho la cartilagine infiammata e di usare trans-act finchè nn si sgonfia.
Volevo sapere se è sufficiente lo stretching e la ginocchiera e devo imparare a convivere con il dolore continuo, o se è possibile fare qualcosatro, intervenire in un'altra maniera.
Grazie mille anticipatamente,
cordiali saluti
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la sindrome femoro-rotulea è molto frequente nelle donne. la terapia è quella di effetttuare un corretto programma di potenziamento e riequilibrio della muscolatura che non modifica il difetto congenito di allineamento femro-rotuleo ma il più delle volte aiuta a ridurne la sintomatologia.
l'alternativa è cercare di risolvere la causa attraverso la chirurgia, che non sempre è risolutiva e prevede numerose tecniche in base ai diversi morfotipi.
cordialmente
l'alternativa è cercare di risolvere la causa attraverso la chirurgia, che non sempre è risolutiva e prevede numerose tecniche in base ai diversi morfotipi.
cordialmente
Dr. Roberto Simonetta
Specialista in Chirurgia del Ginocchio
Specialista in Chirurgia della Spalla
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 12/04/2010.
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