I test infettivi, negativi
Salve,
sono un ragazzo di 29 anni e le scrivo perché da un po’ di tempo lamento forti dolori alle ginocchia (dx maggiore) via via crescenti. Premetto che il mio peso è 95 kg per 1,78 cm e sono dimagrito in un tempo relativamente lungo di circa 16-18 kg. Verso gli ultimi mesi, avendo ormai perso svariati kili ho cominciato ad avvertire dolore al ginocchio dx (non ben localizzato)durante la guida, che poi si è trasferito anche al sx; il dolore è diventato sempre di più un bruciore (peri-rotuleo prevalentemente); dai risultati della RMN si evidenzia:
“modesta falda di versamento endoarticolare. Meniscosi a carico di entrambi i menischi. Sinovite reattiva. Modesti segni di condropatia femoro-rotulea senza evidenti segni di iperpressione esterna. Minima condropatia femoro-tibiale più evidente sul piano di carico mediale sul versante tibiale. Piccola irregolarità corticale-subcorticale al terzo diafisario di femore anteriormente di significato aspecifico”; per quanto riguarda il ginocchio sx il referto è più o meno lo stesso, solo un po’ meno accentuato.
Nel frattempo ho sentito 3 ortopedici e 1 fisiatra ma non hanno saputo risolvere il mio problema. I primi due mi hanno detto solo di dimagrire e fare muscolo, ma lo sto già facendo e i dolori se non rimangono uguali aumentano; il secondo mi ha detto inoltre che se non risolvevo avevo come alternativa un intervento chirurgico per rimettere in asse la rotula. Il terzo mi ha dato un cura anti-infiammatoria (brenix 5 giorni) ma al termine del 5° giorno i dolori sono ricominciati. Il fisiatra mi ha dato un integratore per la cartilagine e cure di laser-terapia e magneto-terapia; mi hanno fatto ma solo temporaneamente, i dolori dopo sono ricominciati. Ho fatto anche le analisi del sangue, ma i valori sono nella norma eccetto quelli del fegato (transaminasi gpt e gamma), uricemia e reuma test negativi. Ho fatto anche i test infettivi, negativi.
Da circa 3 mesi porto dei plantari (dopo visita baropodometrica), ma non mi hanno portato gran giovamento. Ultimamente ho preso ad andare da un posturologo nella speranza che risolva il mio problema, sono ancora a regime alimentare controllato da un nutrizionista per diminuire ancora peso e faccio esercizi per il rinforzo del quadricipite. La rotula in particolare e il ginocchio in generale ha preso anche a scrocchiare di frequente, mi sento continuamente il ginocchio come se fosse avvolto da una fascia, ma la mia escursione articolare non sembra diminuita, e ho notato che il fastidio aumenta se porto i pantaloni lunghi invece che corti con ginocchio scoperto, non so se rilevante però la cosa è strana. Sono però abbastanza scoraggiato e depresso perché non vedo via d’uscita, è da gennaio che i miei problemi non fanno che aumentare e ormai siamo a quasi a giugno (6 mesi). I problemi sono sempre più invalidanti, tali da non farmi camminare molto, non farmi guidare ne tanto meno correre o saltare o salire le scale.
Vi scrivo per avere un vostro pare a riguardo e un consiglio medico, se continuare a rivolgermi a uno specialista ortopedico o a qualcun’altro.
Vi porgo in ogni caso i più Cordiali Saluti e attendo quanto prima una Vostra cortese risposta.
grazie
sono un ragazzo di 29 anni e le scrivo perché da un po’ di tempo lamento forti dolori alle ginocchia (dx maggiore) via via crescenti. Premetto che il mio peso è 95 kg per 1,78 cm e sono dimagrito in un tempo relativamente lungo di circa 16-18 kg. Verso gli ultimi mesi, avendo ormai perso svariati kili ho cominciato ad avvertire dolore al ginocchio dx (non ben localizzato)durante la guida, che poi si è trasferito anche al sx; il dolore è diventato sempre di più un bruciore (peri-rotuleo prevalentemente); dai risultati della RMN si evidenzia:
“modesta falda di versamento endoarticolare. Meniscosi a carico di entrambi i menischi. Sinovite reattiva. Modesti segni di condropatia femoro-rotulea senza evidenti segni di iperpressione esterna. Minima condropatia femoro-tibiale più evidente sul piano di carico mediale sul versante tibiale. Piccola irregolarità corticale-subcorticale al terzo diafisario di femore anteriormente di significato aspecifico”; per quanto riguarda il ginocchio sx il referto è più o meno lo stesso, solo un po’ meno accentuato.
Nel frattempo ho sentito 3 ortopedici e 1 fisiatra ma non hanno saputo risolvere il mio problema. I primi due mi hanno detto solo di dimagrire e fare muscolo, ma lo sto già facendo e i dolori se non rimangono uguali aumentano; il secondo mi ha detto inoltre che se non risolvevo avevo come alternativa un intervento chirurgico per rimettere in asse la rotula. Il terzo mi ha dato un cura anti-infiammatoria (brenix 5 giorni) ma al termine del 5° giorno i dolori sono ricominciati. Il fisiatra mi ha dato un integratore per la cartilagine e cure di laser-terapia e magneto-terapia; mi hanno fatto ma solo temporaneamente, i dolori dopo sono ricominciati. Ho fatto anche le analisi del sangue, ma i valori sono nella norma eccetto quelli del fegato (transaminasi gpt e gamma), uricemia e reuma test negativi. Ho fatto anche i test infettivi, negativi.
Da circa 3 mesi porto dei plantari (dopo visita baropodometrica), ma non mi hanno portato gran giovamento. Ultimamente ho preso ad andare da un posturologo nella speranza che risolva il mio problema, sono ancora a regime alimentare controllato da un nutrizionista per diminuire ancora peso e faccio esercizi per il rinforzo del quadricipite. La rotula in particolare e il ginocchio in generale ha preso anche a scrocchiare di frequente, mi sento continuamente il ginocchio come se fosse avvolto da una fascia, ma la mia escursione articolare non sembra diminuita, e ho notato che il fastidio aumenta se porto i pantaloni lunghi invece che corti con ginocchio scoperto, non so se rilevante però la cosa è strana. Sono però abbastanza scoraggiato e depresso perché non vedo via d’uscita, è da gennaio che i miei problemi non fanno che aumentare e ormai siamo a quasi a giugno (6 mesi). I problemi sono sempre più invalidanti, tali da non farmi camminare molto, non farmi guidare ne tanto meno correre o saltare o salire le scale.
Vi scrivo per avere un vostro pare a riguardo e un consiglio medico, se continuare a rivolgermi a uno specialista ortopedico o a qualcun’altro.
Vi porgo in ogni caso i più Cordiali Saluti e attendo quanto prima una Vostra cortese risposta.
grazie
[#1]
Egr. sig. Francesco, il suo problema è alle ginocchia e lo specialista adatto è l'ortopedico-traumatologo. Lei ha una condropatia, bisogna stabilire grado-tipo-intensità-posizione-
con alterazioni anatomo-funzionali dell'articolazione.
Quindi bisogna fare un'esame clinico-funzionale scrupoloso delle sue ginocchia,studio e valutazione radiografica delle rotule( assiali di rotula), valutazione della rmn; quindi fatta una diagnosi più possibile esatta, fare delle terapie adeuate: la FKT è d'obbligo.
Marconiterapia, correnti diadinamiche, ionoforesi,ultrasuoni
(no laser e magnetoterapia); qualche infiltrazione articolare se necessaria per un problema sinoviale; qualche terapia farmacologica mirata ed al bisogno.
Comunque sig. Francesco si rivolga a specialisti ortopedici. e dopo ad un Fisiatra.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Messina
con alterazioni anatomo-funzionali dell'articolazione.
Quindi bisogna fare un'esame clinico-funzionale scrupoloso delle sue ginocchia,studio e valutazione radiografica delle rotule( assiali di rotula), valutazione della rmn; quindi fatta una diagnosi più possibile esatta, fare delle terapie adeuate: la FKT è d'obbligo.
Marconiterapia, correnti diadinamiche, ionoforesi,ultrasuoni
(no laser e magnetoterapia); qualche infiltrazione articolare se necessaria per un problema sinoviale; qualche terapia farmacologica mirata ed al bisogno.
Comunque sig. Francesco si rivolga a specialisti ortopedici. e dopo ad un Fisiatra.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Ex utente
La ringrazio dott. Caruso per la pronta risposta,
scrivo però per aggiungere dati perchè la situazione in questi ultimi giorni è precipitata clamorosamente, tanto da portarmi all'immobilità a letto e al non potermi alzare per i forti dolori alle ginocchia, bruciori in particolar modo, sensazione di rigidità del ginocchio (sempre senza limitazioni articolari), dolori sia nella parte anteriore delle ginocchia che posteriore, calore diffuso alle gambe; anche dolori alla schiena (rachide cervicale e dorsale) che in questi ultimi giorni erano fastidiosi, sono diventati insopportabili.
Ho così chiamato il primo medico che mi aveva visitato e cortesemente è venuto a casa a fare un controllo. Ha così potuto vedere le analisi sanguigne da me effettuate 15 giorni orsono, ha ricontrollato la risonanza magnetica e mi ha dato la dignosi di artrite reumatoide o comunque una qualche forma di artrite: ha asserito infatti che sebbene il reuma test abbia dato esito negativo, più distretti articolari colpiti, alcuni valori nella norma ma al limite, globuli bianchi alti (sebbene di poco), e le gamma glutamil transferasi alte (138) posso essere indicative di una infiammazione del tessuto connettivo e quindi di una qualche patologia reumatica. Essendo inoltre specialista ortopedico ha escluso che il mio blando valgismo (per lui per giunta inesistente) e la situazione della cartilagine abbia portato a questa situazione.
Mi ha così prescritto riposo (e come potrei muovermi altrimenti) e un farmaco specifico (flantadin 30) da prendere a dosi decrescenti per i prossimi 20 giorni, come cura temporanea e di andare da un buon reumatologo il prima possibile. Il dolori nel frattempo (sono passati 4 giorni) si sono calmati; riesco finalmente a stare in piedi e a camminare sebbne ancora con alcuni fastidi. A questo punto penso che un consulto ortopedico non sia più necessari poichè finalmente (dopo 5 mesi o più) ho capito di essere affetto, mio malgrado, da una patologia reumatica, rafforzato soprattutto dal netto miglioramento dei sintomi.
Sono inoltre molto deluso per il comportamente del mio medico di famiglia, che sebbene abbia elencato i sintomi per più volte, lo abbia "costretto" io alla prescrizioni delle analisi perchè per lui era solo un difetto di postura e i plantari erano stati fatti male, non è riuscito minimamente a collegare i risultati delle analisi con gli altri sintomi, disgnosticandomi quindi una epatite.
Spero sarete comunque così gentili da darmi ulteriori indicazioni o correzioni sulla mia situazione, ho 29 anni, e non è bello essere afflitti da tali patologie ad un età così giovane.
Grazie ancora e distinti saluti
scrivo però per aggiungere dati perchè la situazione in questi ultimi giorni è precipitata clamorosamente, tanto da portarmi all'immobilità a letto e al non potermi alzare per i forti dolori alle ginocchia, bruciori in particolar modo, sensazione di rigidità del ginocchio (sempre senza limitazioni articolari), dolori sia nella parte anteriore delle ginocchia che posteriore, calore diffuso alle gambe; anche dolori alla schiena (rachide cervicale e dorsale) che in questi ultimi giorni erano fastidiosi, sono diventati insopportabili.
Ho così chiamato il primo medico che mi aveva visitato e cortesemente è venuto a casa a fare un controllo. Ha così potuto vedere le analisi sanguigne da me effettuate 15 giorni orsono, ha ricontrollato la risonanza magnetica e mi ha dato la dignosi di artrite reumatoide o comunque una qualche forma di artrite: ha asserito infatti che sebbene il reuma test abbia dato esito negativo, più distretti articolari colpiti, alcuni valori nella norma ma al limite, globuli bianchi alti (sebbene di poco), e le gamma glutamil transferasi alte (138) posso essere indicative di una infiammazione del tessuto connettivo e quindi di una qualche patologia reumatica. Essendo inoltre specialista ortopedico ha escluso che il mio blando valgismo (per lui per giunta inesistente) e la situazione della cartilagine abbia portato a questa situazione.
Mi ha così prescritto riposo (e come potrei muovermi altrimenti) e un farmaco specifico (flantadin 30) da prendere a dosi decrescenti per i prossimi 20 giorni, come cura temporanea e di andare da un buon reumatologo il prima possibile. Il dolori nel frattempo (sono passati 4 giorni) si sono calmati; riesco finalmente a stare in piedi e a camminare sebbne ancora con alcuni fastidi. A questo punto penso che un consulto ortopedico non sia più necessari poichè finalmente (dopo 5 mesi o più) ho capito di essere affetto, mio malgrado, da una patologia reumatica, rafforzato soprattutto dal netto miglioramento dei sintomi.
Sono inoltre molto deluso per il comportamente del mio medico di famiglia, che sebbene abbia elencato i sintomi per più volte, lo abbia "costretto" io alla prescrizioni delle analisi perchè per lui era solo un difetto di postura e i plantari erano stati fatti male, non è riuscito minimamente a collegare i risultati delle analisi con gli altri sintomi, disgnosticandomi quindi una epatite.
Spero sarete comunque così gentili da darmi ulteriori indicazioni o correzioni sulla mia situazione, ho 29 anni, e non è bello essere afflitti da tali patologie ad un età così giovane.
Grazie ancora e distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.7k visite dal 25/05/2007.
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