Pseudoartrosi e problemi di mobilità

salve dottore,
sono stato operato a fine novembre 2008 per condrosarcoma al femore dx
mi hanno rimosso 30cm di osso sostituendolo con:
osso di banca, perone autologo e placca con viti.
l'operazione è andata a buon fine, però mentre la parte superiore della frattura creata si è calcificata bene quella inferiore non si e calcificata.
per questo motivo sono stato rioperato a metà dicembre 2009
mi hanno estratto dalla mia cresta iliaca dei frammenti di osso per poi inserirli nella frattura e anno mandato in compressione le ossa.
questo però mi ha causato un accorciamento del femore di 2,5cm
dopo 3 mesi utilizzando le stampelle sto caricando sulla gamba il 50% del peso, pare che la frattura si stia calcificando anche se molto lentamente

vorrei sapere se si può accelerare la calcificazione ad esempio attraverso terapia con onde d'urto(anche se ho avuto un tumore)
e cosa dovrò fare quando potrò camminare senza stampelle visto che ho la gamba più corta di 2,5cm (basta un plantare interno?)

GRAZIE
cordiali saluti
[#1]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Caro utente,

non credo che le onde d'urto siano controindicate nel Suo caso, però deve sapere che l'oncologia ortopedica non è il mio campo; Le consiglio pertanto di fare riferimento all'ortopedico che l'ha operata. In alternativa, ai servizi di oncologia ortopedica dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna o dell'Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano.

Quando potrà camminare senza stampelle, a Lei la scelta:
potrà provare con un rialzo interno, non è necessario che sia proprio di 2,5 cm: magari anche 1,5 cm può bastare, dipende da come Lei si trova.

Diciamo che dopo quello che ha passato, Lei si è decisamente guadagnato il diritto di non subire più interventi chirurgici!
Sappia però che, qualora Lei non riuscisse ad accettare la soluzione del plantare, esistono anche soluzioni chirurgiche per allungare il femore della lunghezza richiesta, senza il rischio di pseudoartrosi.
Si tratta dei fissatori circolari di Ilizarov (su internet potrà trovare molte informazioni al riguardo).
Per qualunque chiarimento, non esiti a domandare.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Caro utente,

non credo che le onde d'urto siano controindicate nel Suo caso, però deve sapere che l'oncologia ortopedica non è il mio campo; Le consiglio pertanto di fare riferimento all'ortopedico che l'ha operata. In alternativa, ai servizi di oncologia ortopedica dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna o dell'Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano.

Quando potrà camminare senza stampelle, a Lei la scelta:
potrà provare con un rialzo interno, non è necessario che sia proprio di 2,5 cm: magari anche 1,5 cm può bastare, dipende da come Lei si trova.

Diciamo che dopo quello che ha passato, Lei si è decisamente guadagnato il diritto di non subire più interventi chirurgici!
Sappia però che, qualora Lei non riuscisse ad accettare la soluzione del plantare, esistono anche soluzioni chirurgiche per allungare il femore della lunghezza richiesta, senza il rischio di pseudoartrosi.
Si tratta dei fissatori circolari di Ilizarov (su internet potrà trovare molte informazioni al riguardo).
Per qualunque chiarimento, non esiti a domandare.

Distinti saluti
[#3]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
salve dottore,
finalmente dopo 5 mesi posso camminare senza stampelle (la frattura si è quasi totalmente calcificata), ora sto utilizzando un plantare interno di 1m.
riesco a camminare correttamente anche se ho dolori alla caviglia e al ginocchio (ha detto il medico che è normale..) vorrei sapere se secondo Lei quando la frattura sarà totalmente calcificata è avrò recuperato il tono muscolare se potrò tornare a correre e a giocare a calcio, anche se ho una gamba più corta e osso di banca con placca.

GRAZIE