Parestesie mani e dolore spalla sx
Salve, ho 40 anni e lavoro da 20 nel campo informatico con mouse e tastiera. Da circa 2 anni soffro di dolori alla spalla/scapola sx (non lancinanti ma sordi e legati a improvvise rotazioni del capo) e parestesie alle mani (non notturne fortunatemente).
Ho eseguito una RMN cervicale con questa refertazione:
Esame eseguito con tecnica FSOPT T1 e FRFSET T2 dip. in sagittale e FGRT2 in assiale ha mostrato:
Riduzione della fisiologica lordosi cervicale. Discreti fenomeni spondilosici con associata artrosi interapofisaria in tutto il tratto di colonna esaminato.
Modesta riduzione di segnale nelle sequenze T2 pesate dei dischi intersomatici nel tratto C2-C6 da riferire a fenomeni disidratativi.
Al livello C4-C5, protusione discale mediana e paramediana DX, con obliterazione dello spazio sub-aracnoideo anteriore ed impronta midollare.
Protusione discale mediana e paramediana bilaterale, con obliterazione dello spazio sub-aracnoideo anteriore ed impronta midollare in C5-C6.
Canale vertebrale di ampiezza ridotta nel tratto C3.C6.; regolare morfologia, volume e segnale del midollo esaminato.
In effetti, qual è l'entità di questo esame in riferimento alla mia sintomatologia ? E soprattutto, quale iter seguire (osteopatia, fisioterapia, ecc...) ?
Ringrazio anticipatamente per le gradite ed attese risposte.
Buon Lavoro
Ho eseguito una RMN cervicale con questa refertazione:
Esame eseguito con tecnica FSOPT T1 e FRFSET T2 dip. in sagittale e FGRT2 in assiale ha mostrato:
Riduzione della fisiologica lordosi cervicale. Discreti fenomeni spondilosici con associata artrosi interapofisaria in tutto il tratto di colonna esaminato.
Modesta riduzione di segnale nelle sequenze T2 pesate dei dischi intersomatici nel tratto C2-C6 da riferire a fenomeni disidratativi.
Al livello C4-C5, protusione discale mediana e paramediana DX, con obliterazione dello spazio sub-aracnoideo anteriore ed impronta midollare.
Protusione discale mediana e paramediana bilaterale, con obliterazione dello spazio sub-aracnoideo anteriore ed impronta midollare in C5-C6.
Canale vertebrale di ampiezza ridotta nel tratto C3.C6.; regolare morfologia, volume e segnale del midollo esaminato.
In effetti, qual è l'entità di questo esame in riferimento alla mia sintomatologia ? E soprattutto, quale iter seguire (osteopatia, fisioterapia, ecc...) ?
Ringrazio anticipatamente per le gradite ed attese risposte.
Buon Lavoro
[#1]
La RMN mostra artrosi e discopatie multiple. Non so cosa intenda per "l'entità di questo esame", ma la RMN non ha nessun significato clinico da sè sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
I Suoi disturbi possono ipoteticamente dipendere anche da questa situazione, ma potrebbe anche avere altre cause, non ultima la postura, l'uso del mouse ecc.
L'iter corretto è Medico di base > Specialista > accertamenti. Se ha già eseguito gli accertamenti ora deve fare una visita specialistica (ortopedica o fisiatrica). Lascerei stare l'osteopata che quasi mai è medico e in tal caso quindi non può visitare nè fare diagnosi nè prescrivere terapie.
Cordiali saluti
I Suoi disturbi possono ipoteticamente dipendere anche da questa situazione, ma potrebbe anche avere altre cause, non ultima la postura, l'uso del mouse ecc.
L'iter corretto è Medico di base > Specialista > accertamenti. Se ha già eseguito gli accertamenti ora deve fare una visita specialistica (ortopedica o fisiatrica). Lascerei stare l'osteopata che quasi mai è medico e in tal caso quindi non può visitare nè fare diagnosi nè prescrivere terapie.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Buonasera dott. Donati,
La ringrazio per la risposta che mi ha dato, volevo precisarLe che in effetti sono giunto a questa RMN dopo alcuni consulti di un fisiatra che trovava in complesso la mia situazione nella norma, ma che invece io continuavo (e continuo) ad avere problemi alle mani (soprattutto alla dx) ed una certa rigidità mattutina al risveglio.
Il Suo intervento era mirato ad infordermi coraggio data la mia enorme preoccupazione (temevo ernie, problemi seri, ecc...).
Siccome la mia visita relativa alla visione del mio medico del referto di cui sopra dista in ordine di tempo molti giorni, Le scrivevo per avere Sue opinioni (pur rendendomi conto che l'esame obiettivo ovviamente è necessario).
Grazie
La ringrazio per la risposta che mi ha dato, volevo precisarLe che in effetti sono giunto a questa RMN dopo alcuni consulti di un fisiatra che trovava in complesso la mia situazione nella norma, ma che invece io continuavo (e continuo) ad avere problemi alle mani (soprattutto alla dx) ed una certa rigidità mattutina al risveglio.
Il Suo intervento era mirato ad infordermi coraggio data la mia enorme preoccupazione (temevo ernie, problemi seri, ecc...).
Siccome la mia visita relativa alla visione del mio medico del referto di cui sopra dista in ordine di tempo molti giorni, Le scrivevo per avere Sue opinioni (pur rendendomi conto che l'esame obiettivo ovviamente è necessario).
Grazie
[#4]
Utente
Salve,
ho eseguito alla fine anche una EMG a seguito della RMN di cui sopra, in effetti cosa evidenzia questo esame ?
Referto:
“ Nel muscolo Bicipite brachiale destro e sinistro: Marcata perdita di unità motorie. Ampiezza nella norma. Nella norma la durata media dei potenziali di unità motoria. Aumentata l’incidenza media dei potenziali polifasici. Non denervazione.
Nel muscolo Abduttore del V dito di destra: Marcata perdita di unità motorie. Ampiezza nella norma. Nella norma la durata media dei potenziali di unità motoria. Aumentata l’incidenza media dei potenziali polifasici. Non denervazione.
Nel muscolo Tricipite brachiale di sinistra: Marcata perdita di unità motorie. Ampiezza nella norma. Nella norma la durata media dei potenziali di unità motoria. Aumentata l’incidenza media dei potenziali polifasici. Non denervazione.
Nel nervo Mediano di destra normale la VCS antidromica nel tratto polso – III dito (50 m/sec) ed è normale nel tratto gomito – polso (65 m/sec). Normale l’ampiezza del potenziale sensitivo evocato al III dito per stimolazione dal polso (25 uV) e dal gomito (13 uV).
Nello stesso nervo normale il tempo di conduzione distale (3.8 msec x 8 cm).
Normale la VCM max nel tratto gomito – polso (64 m/sec). Normale l’ampiezza del potenziale muscolare evocato per stimolazione dal polso (12 mV) e dal gomito (10 mV).
Nel nervo Ulnare destra normale la VCS antidromica nel tratto polso – V dito (46 m/sec).
Normale l’ampiezza del potenziale sensitivo evocato al V dito per stimolazione dal polso (14 uV).
CONCLUSIONI:
I dati elettrofisiologici suesposti evidenziano solo: ‘Nei muscoli esplorati una perdita di unità motorie associata ad un aumento dei potenziali polifasici’, che seppur al momento non sembrano assumere un chiaro significato di patologia vanno ricontrollati elettrofisiologicamente nel tempo. “
ho eseguito alla fine anche una EMG a seguito della RMN di cui sopra, in effetti cosa evidenzia questo esame ?
Referto:
“ Nel muscolo Bicipite brachiale destro e sinistro: Marcata perdita di unità motorie. Ampiezza nella norma. Nella norma la durata media dei potenziali di unità motoria. Aumentata l’incidenza media dei potenziali polifasici. Non denervazione.
Nel muscolo Abduttore del V dito di destra: Marcata perdita di unità motorie. Ampiezza nella norma. Nella norma la durata media dei potenziali di unità motoria. Aumentata l’incidenza media dei potenziali polifasici. Non denervazione.
Nel muscolo Tricipite brachiale di sinistra: Marcata perdita di unità motorie. Ampiezza nella norma. Nella norma la durata media dei potenziali di unità motoria. Aumentata l’incidenza media dei potenziali polifasici. Non denervazione.
Nel nervo Mediano di destra normale la VCS antidromica nel tratto polso – III dito (50 m/sec) ed è normale nel tratto gomito – polso (65 m/sec). Normale l’ampiezza del potenziale sensitivo evocato al III dito per stimolazione dal polso (25 uV) e dal gomito (13 uV).
Nello stesso nervo normale il tempo di conduzione distale (3.8 msec x 8 cm).
Normale la VCM max nel tratto gomito – polso (64 m/sec). Normale l’ampiezza del potenziale muscolare evocato per stimolazione dal polso (12 mV) e dal gomito (10 mV).
Nel nervo Ulnare destra normale la VCS antidromica nel tratto polso – V dito (46 m/sec).
Normale l’ampiezza del potenziale sensitivo evocato al V dito per stimolazione dal polso (14 uV).
CONCLUSIONI:
I dati elettrofisiologici suesposti evidenziano solo: ‘Nei muscoli esplorati una perdita di unità motorie associata ad un aumento dei potenziali polifasici’, che seppur al momento non sembrano assumere un chiaro significato di patologia vanno ricontrollati elettrofisiologicamente nel tempo. “
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.1k visite dal 24/03/2010.
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