Problemi post operatori esostosi retrocalcaneare
SALVE,
3 ANNI FA FACENDO SNOWBOARD HO ACCUSATO FORTI DOLORI DIETRO IL CALCAGNO SX TANTO DA DOVER SMETTERE OGNI VOLTA CHE SCIAVO (1 VOLTA A SETTIMANA) E TOGLIERE LO SCARPONE. PORTANDO SCARPE LARGHE NON SENTIVO PIù DOLORE MENTRE CON ALTRE SCARPE NON RIUSCIVO A CAMMINARE. HO CONTINUATO AD ANDARE SULLA NEVE PER ALTRE 2-3 VOLTE (A DISTANZA DI 1 SETTIMANA L'UNA DALL'ALTRA) SEMPRE CON IL DOLORE FINO A CHE HO DOVUTO SMETTERE. SONO ANDATO DA UN ORTOPEDICO CHE L'UNICA COSA CHE MI DISSE E' DI METTERE UNO SPESSORE MORBIDO DIETRO ALLA SCARPA, MA FACENDO CIO DOPO NEANCHE UN GIORNO NON CAMMINAVO PIU' PER IL DOLORE - NON HO CHIESTO ALTRI CONSULTI MEDICI E SONO SOLO STATO A RIPOSO. DURANTE L'ESTATE NON AVEVO PIU' DOLORE MA SENTIVO FORMICOLIO E PIZZICORE NELLA ZONA INTERESSATA (LA PARTE ESTERNA DEL CALCAGNO SX POCO SOPRA IL TALLONE), OGNI TANTO QUALCHE PICCOLA SCOSSA ED HO DECISO DI ANDARE DA UN ORTOPEDICO SPECIALIZZATO IN ORTOPEDIA DEL PIEDE. NONOSTANTE LE LASTRE FATTE NON RISCONTRAVANO NULLA LUI MI DIAGNOSTICO' UN ESOSTOSI RETROCALCANEARE CONGENITA DA TOGLIERE CHIRURGICAMENTE PERCHE' AVREBBE POTUTO PORTARMI FUTURI PROBLEMI AL TENDINE, PREMETTO CHE E' PRESENTE ANCHE AL PIEDE DX MA NON HO MAI AVUTO PROBLEMI. SONO STATO OPERATO ORAMAI DA PIU' DI 3 ANNI E DA PIU' DI 3 ANNI DOPO L'OPERAZIONE HO AVUTO PROBLEMI "PERMANENTI" NELLA ZONA OPERATA. LA CICATRICE QUASI NON SI VEDE, MA SOTTO HO DELLE CONTINUE "SCOSSE INTERNE" SOPRATTUTTO SE PREMO CON IL DITO,HO MOLTA SENSIBILITA' NELLA ZONA ED E' COME SE SENTISSI STRUSCIARE PARTE DELL'OSSO SULLA PELLE, QUANDO AFFATICATO A SECONDA DI COME MUOVO IL PIEDE PERCEPISCO L'OSSO COME SE FOSSE A CONTATTO DIRETTO CON LA SCARPA E SENTO COM PRESSIONE SUL TENDINE, A VOLTE ANCHE DA FERMO E MENTRE DORMO SEMBRA COME SE QUALCUNO TIRASSE IL TENDINE D'ACHILLE COME FOSSE UN ELASTICO. PREMETTO CHE ALLA VISITA DI CONTROLLO POST-OPERATORIA FECI PRESENTE LA COSA AL CHIRURGO CHE MI HA OPERATO MA LUI DISSE CHE ERA LA CICATRICE E CI VOLEVA TEMPO.DOPO UN ANNO E MEZZO HO AVUTO LO STESSO DOLORE ANCHE ALL'ALTRO PIEDE, SONO ANDATO DA UN ALTRO ORTOPEDICO CHE MI HA DIAGNOSTICATO UNA SEMPLICE INFIAMMAZIONE DELLA BORSA RETROACHILLEA E TENDINOPATIA, LASERTERAPIA E STRECTHING E RIPOSO E DOPOPOCO MENO DI 2 MESI STAVO A POSTO.COSI' SONO TORNATO DAL CHIRURGO CHE MI HA OPERATO ALQUANTO ADIRATO (NON HO DETTO NULLA DELL'ALTRO PIEDE) E GLI HO NOTIFICATO IL PROBLEMA ANCORA PRESENTE POST-OPERATORIO. PRIMA MI HA FATTO DELLE SEDUTE DI ONDE D'URTO DICENDO CHE L'OSSO NON SI ERA RIPARATO, POI DOPO 3 MESI QUANDO IL PROBLEMA C'ERA ANCORA MI HA DETTO CHE IL PROBLEMA ERA UN NERVO E MI HA FATTO PRENDERE IL NORMAST 600.AD OGGI QUASI 4 ANNI DALL'OPERAZIONE HO ANCORA QUEI PROBLEMI SOPRA DESCRITTI ANCHE SE CON IL NORMAST UN POCO, MA DI POCO, SI SONO AFFIEVOLITI.SECONDO VOI QUALE POTREBBE ESSERE IL PROBLEMA? E COME RISOLVERLO? RIGNRAZIO PER L'ATTENZIONE CONCESSAMI.
3 ANNI FA FACENDO SNOWBOARD HO ACCUSATO FORTI DOLORI DIETRO IL CALCAGNO SX TANTO DA DOVER SMETTERE OGNI VOLTA CHE SCIAVO (1 VOLTA A SETTIMANA) E TOGLIERE LO SCARPONE. PORTANDO SCARPE LARGHE NON SENTIVO PIù DOLORE MENTRE CON ALTRE SCARPE NON RIUSCIVO A CAMMINARE. HO CONTINUATO AD ANDARE SULLA NEVE PER ALTRE 2-3 VOLTE (A DISTANZA DI 1 SETTIMANA L'UNA DALL'ALTRA) SEMPRE CON IL DOLORE FINO A CHE HO DOVUTO SMETTERE. SONO ANDATO DA UN ORTOPEDICO CHE L'UNICA COSA CHE MI DISSE E' DI METTERE UNO SPESSORE MORBIDO DIETRO ALLA SCARPA, MA FACENDO CIO DOPO NEANCHE UN GIORNO NON CAMMINAVO PIU' PER IL DOLORE - NON HO CHIESTO ALTRI CONSULTI MEDICI E SONO SOLO STATO A RIPOSO. DURANTE L'ESTATE NON AVEVO PIU' DOLORE MA SENTIVO FORMICOLIO E PIZZICORE NELLA ZONA INTERESSATA (LA PARTE ESTERNA DEL CALCAGNO SX POCO SOPRA IL TALLONE), OGNI TANTO QUALCHE PICCOLA SCOSSA ED HO DECISO DI ANDARE DA UN ORTOPEDICO SPECIALIZZATO IN ORTOPEDIA DEL PIEDE. NONOSTANTE LE LASTRE FATTE NON RISCONTRAVANO NULLA LUI MI DIAGNOSTICO' UN ESOSTOSI RETROCALCANEARE CONGENITA DA TOGLIERE CHIRURGICAMENTE PERCHE' AVREBBE POTUTO PORTARMI FUTURI PROBLEMI AL TENDINE, PREMETTO CHE E' PRESENTE ANCHE AL PIEDE DX MA NON HO MAI AVUTO PROBLEMI. SONO STATO OPERATO ORAMAI DA PIU' DI 3 ANNI E DA PIU' DI 3 ANNI DOPO L'OPERAZIONE HO AVUTO PROBLEMI "PERMANENTI" NELLA ZONA OPERATA. LA CICATRICE QUASI NON SI VEDE, MA SOTTO HO DELLE CONTINUE "SCOSSE INTERNE" SOPRATTUTTO SE PREMO CON IL DITO,HO MOLTA SENSIBILITA' NELLA ZONA ED E' COME SE SENTISSI STRUSCIARE PARTE DELL'OSSO SULLA PELLE, QUANDO AFFATICATO A SECONDA DI COME MUOVO IL PIEDE PERCEPISCO L'OSSO COME SE FOSSE A CONTATTO DIRETTO CON LA SCARPA E SENTO COM PRESSIONE SUL TENDINE, A VOLTE ANCHE DA FERMO E MENTRE DORMO SEMBRA COME SE QUALCUNO TIRASSE IL TENDINE D'ACHILLE COME FOSSE UN ELASTICO. PREMETTO CHE ALLA VISITA DI CONTROLLO POST-OPERATORIA FECI PRESENTE LA COSA AL CHIRURGO CHE MI HA OPERATO MA LUI DISSE CHE ERA LA CICATRICE E CI VOLEVA TEMPO.DOPO UN ANNO E MEZZO HO AVUTO LO STESSO DOLORE ANCHE ALL'ALTRO PIEDE, SONO ANDATO DA UN ALTRO ORTOPEDICO CHE MI HA DIAGNOSTICATO UNA SEMPLICE INFIAMMAZIONE DELLA BORSA RETROACHILLEA E TENDINOPATIA, LASERTERAPIA E STRECTHING E RIPOSO E DOPOPOCO MENO DI 2 MESI STAVO A POSTO.COSI' SONO TORNATO DAL CHIRURGO CHE MI HA OPERATO ALQUANTO ADIRATO (NON HO DETTO NULLA DELL'ALTRO PIEDE) E GLI HO NOTIFICATO IL PROBLEMA ANCORA PRESENTE POST-OPERATORIO. PRIMA MI HA FATTO DELLE SEDUTE DI ONDE D'URTO DICENDO CHE L'OSSO NON SI ERA RIPARATO, POI DOPO 3 MESI QUANDO IL PROBLEMA C'ERA ANCORA MI HA DETTO CHE IL PROBLEMA ERA UN NERVO E MI HA FATTO PRENDERE IL NORMAST 600.AD OGGI QUASI 4 ANNI DALL'OPERAZIONE HO ANCORA QUEI PROBLEMI SOPRA DESCRITTI ANCHE SE CON IL NORMAST UN POCO, MA DI POCO, SI SONO AFFIEVOLITI.SECONDO VOI QUALE POTREBBE ESSERE IL PROBLEMA? E COME RISOLVERLO? RIGNRAZIO PER L'ATTENZIONE CONCESSAMI.
[#1]
gentile utente,
come potra' capire per tutti noi che svolgiamo consulti on-line e' molto difficile fornire risposte concrete in un caso come il suo per vari motivi:
1) Lei ha gia' ha subito un intervento chirurgico: in questo caso la rieducazione e tutte le sequele post-operatorie sono sempre meglio gestite in assoluto dal chirurgo che ha eseguito l'intervento e che conosce il caso
2) Impossibilita' di visionare radiografie ed altri esami strumentali
3) Impossibilita' di procedere ad una visita clinica diretta.
Solo ipotesi sono possibili.
in prima istanza una ipersensibilita' della cicatrice per intrappolamento di alcune terminazioni sensitive (evenienza estremamente rara)
in seconda istanza una rieducazione non corretta o forzata che ha portato a sovraccarichi meccanici e conseguenti calcificazioni peritendineee
Si tratta solo di ipotesi.
Una risposta definitiva in un caso come il suo, a mio giudizio, non potra' mai scaturire da un consulto on-line, che, per definizione, e' privo della possibilita' di visitare il paziente e privo della possibilita' di visionare gli esami.
Qualsiasi risposta potra' solo venire da una visita clinica diretta eseguita da un acollega di provata esperienza sul piede.
Cordiali Saluti
come potra' capire per tutti noi che svolgiamo consulti on-line e' molto difficile fornire risposte concrete in un caso come il suo per vari motivi:
1) Lei ha gia' ha subito un intervento chirurgico: in questo caso la rieducazione e tutte le sequele post-operatorie sono sempre meglio gestite in assoluto dal chirurgo che ha eseguito l'intervento e che conosce il caso
2) Impossibilita' di visionare radiografie ed altri esami strumentali
3) Impossibilita' di procedere ad una visita clinica diretta.
Solo ipotesi sono possibili.
in prima istanza una ipersensibilita' della cicatrice per intrappolamento di alcune terminazioni sensitive (evenienza estremamente rara)
in seconda istanza una rieducazione non corretta o forzata che ha portato a sovraccarichi meccanici e conseguenti calcificazioni peritendineee
Si tratta solo di ipotesi.
Una risposta definitiva in un caso come il suo, a mio giudizio, non potra' mai scaturire da un consulto on-line, che, per definizione, e' privo della possibilita' di visitare il paziente e privo della possibilita' di visionare gli esami.
Qualsiasi risposta potra' solo venire da una visita clinica diretta eseguita da un acollega di provata esperienza sul piede.
Cordiali Saluti
Dr. Roberto LEO
[#2]
Utente
SALVE,
GRAZIE DELLA COSI VELOCE RISPOSTA.
CAPISCO BENISSIMO CHE UN CONSULTO ON-LINE E' SOLO FATTO DI IPOTESI. VORREI CHIEDERE SOLAMENTE SECONDO LEI QUALI SONO I CONTROLLI CHE DOVREI EFFETTUARE, RADIOGRAFIE, ECOGRAFIE, RMS O ALTRO PER VERIFICARE TALI IPOTESI.
MA LA COSA CHE MI PREOCCUPA MAGGIORMENTE, SECONDO LEI, DA TALI IPOTESI DA LEI DICHIARATE, IL PROBLEMA PUO ESSERE RISOLTO? O DEVO RIMANERE COSI A VITA? IO HO SEMPRE FATTO SPORT E CONTINUO A FARLO, MA ORA IL GIORNO DOPO CHE EFFETTUO UN QUALCOSA CHE INTERESSA GAMBE E PIEDI....SENTO TENSIONE AL TENDINE E FASTIDI GENERALIZZATI DELLA PARTE INTERESSATA.
GRAZIE E SALUTI
GRAZIE DELLA COSI VELOCE RISPOSTA.
CAPISCO BENISSIMO CHE UN CONSULTO ON-LINE E' SOLO FATTO DI IPOTESI. VORREI CHIEDERE SOLAMENTE SECONDO LEI QUALI SONO I CONTROLLI CHE DOVREI EFFETTUARE, RADIOGRAFIE, ECOGRAFIE, RMS O ALTRO PER VERIFICARE TALI IPOTESI.
MA LA COSA CHE MI PREOCCUPA MAGGIORMENTE, SECONDO LEI, DA TALI IPOTESI DA LEI DICHIARATE, IL PROBLEMA PUO ESSERE RISOLTO? O DEVO RIMANERE COSI A VITA? IO HO SEMPRE FATTO SPORT E CONTINUO A FARLO, MA ORA IL GIORNO DOPO CHE EFFETTUO UN QUALCOSA CHE INTERESSA GAMBE E PIEDI....SENTO TENSIONE AL TENDINE E FASTIDI GENERALIZZATI DELLA PARTE INTERESSATA.
GRAZIE E SALUTI
[#3]
QUALI SONO I CONTROLLI CHE DOVREI EFFETTUARE, RADIOGRAFIE, ECOGRAFIE, RMS O ALTRO ?
Le prescrizioni di tali esami si fanno sulla base di dubbi clinici precisi che possono scaturire solo da una visita diretta.
Telematicamente non e' possibile, oltre che professionalmente scorretto, prescivere esami diagnostici.
IL PROBLEMA PUO ESSERE RISOLTO? O DEVO RIMANERE COSI A VITA?
Questa e' forse la domanda piu' difficile!
Posso dirle che, generalmente, il nostro organismo mette in atto spesso una serie di meccanismi di riparazione che dovrebbero consentirle di migliorare nei mesi e negli anni futuri.
Cordiali saluti
Le prescrizioni di tali esami si fanno sulla base di dubbi clinici precisi che possono scaturire solo da una visita diretta.
Telematicamente non e' possibile, oltre che professionalmente scorretto, prescivere esami diagnostici.
IL PROBLEMA PUO ESSERE RISOLTO? O DEVO RIMANERE COSI A VITA?
Questa e' forse la domanda piu' difficile!
Posso dirle che, generalmente, il nostro organismo mette in atto spesso una serie di meccanismi di riparazione che dovrebbero consentirle di migliorare nei mesi e negli anni futuri.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.9k visite dal 16/03/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.