Problema irrisolto alla caviglia
Salve, ho 50 anni, alto 1,80 mt., peso 115 kg., fumatore. Sono impiegato e faccio vita sedentaria. Quando posso eseguo degli hobby e lavorettiche mi consentono di muovermi un po’.Prevalentemente seguo una alimentazione del tipo mediterranea con prodotti locali e naturali.
Il mio problema alla caviglia del piede sx è cominciato alla fine di novembre 2009, con lievi dolori (lato sx) dell’articolazione del piede sx che erano più evidenti scendendo le scale. Dopo una settimana sentivo dolore anche salendo le scale, notando un rigonfiamento nella zona dell’articolazione. La fase acuta è stata nel periodo natalizio, difatti per muovermi avevo bisogno di due bastoni. Oggi riesco a camminare con un solo bastone avvertendo il dolore in maniera più acuta la mattina scendendo dal letto e la sera. Il dolore si avverte solo quando cammino, nella zona dell’articolazione e periodicamente si sposta dal lato sx al lato dx e nella parte anteriore. I sintomi sono classici della storta o slogatura, anche se io non ricordo di avere avuto nessun trauma. Ancora oggi, la sera è evidente un rigonfiamento della caviglia che scompare il mattino seguente.
In data 10.12.2009 ho fatto una radiografia che non mostrava fratture o lesioni, dopo una settimana mi sono sottoposto a doppler, e non risultavano problemi circolatori, contemporaneamente ho fatto le analisi al sangue da cui risultavano regolari i valori dell’acido urico. In data 22.01.2010, dopo una lunga attesa, ho fatto la Risonanza Magnetica che reperta come segue: “Esteso diffuso edema intertrabecolare talare in prima ipotesi su base algodistrofica post traumatica. Utile confronto con esame x-grafico e controllo a distanza. Lieve disassamento tibio-astragalico con esiti di distrazione della componente capsulare posteriore. Concomitano esiti di distrazione del legamento peroneo-astragalico anteriore e del peroneo-calcaneare, con lieve versamento liquido endoarticolare a livello dell’articolazione tibio-tarsica esaminata. Non significativi aspetti tenosinovitici a carico della componente tendinea flessoria ed estensoria compresa nei piani di scansione. Si associano esiti di lievi fatti distrattivi a livello della giunzione muscolo- tendinea del flessore lungo dell’alluce.”
Nel corso di questi tre mesi ho assunto i seguenti farmaci:
Prisma 30 mg fiale;
Algix 120 mg compresse;
Brufen 600 mg compresse ( eliminate per problemi allo stomaco e nausea);
Deltacortene 5 mg compresse;
Fortilase compresse;
Airtal 100 mg bustine;
Hirudoid 40.000 pomata (continuo ad usarla in maniera irregolare);
Voltaren emulgel (ogni tanto).
Spero di essere stato chiaro nelle mie descrizioni, vi prego di volermi aiutare a trovare la soluzione a questo invalidante problema che mi crea disagi in famiglia, al lavoro e nella vita sociale.
Resto in attesa di Vostra gradita risposta, benevolo di soluzione del problema.
Vi ringrazio e saluto cordialmente
Il mio problema alla caviglia del piede sx è cominciato alla fine di novembre 2009, con lievi dolori (lato sx) dell’articolazione del piede sx che erano più evidenti scendendo le scale. Dopo una settimana sentivo dolore anche salendo le scale, notando un rigonfiamento nella zona dell’articolazione. La fase acuta è stata nel periodo natalizio, difatti per muovermi avevo bisogno di due bastoni. Oggi riesco a camminare con un solo bastone avvertendo il dolore in maniera più acuta la mattina scendendo dal letto e la sera. Il dolore si avverte solo quando cammino, nella zona dell’articolazione e periodicamente si sposta dal lato sx al lato dx e nella parte anteriore. I sintomi sono classici della storta o slogatura, anche se io non ricordo di avere avuto nessun trauma. Ancora oggi, la sera è evidente un rigonfiamento della caviglia che scompare il mattino seguente.
In data 10.12.2009 ho fatto una radiografia che non mostrava fratture o lesioni, dopo una settimana mi sono sottoposto a doppler, e non risultavano problemi circolatori, contemporaneamente ho fatto le analisi al sangue da cui risultavano regolari i valori dell’acido urico. In data 22.01.2010, dopo una lunga attesa, ho fatto la Risonanza Magnetica che reperta come segue: “Esteso diffuso edema intertrabecolare talare in prima ipotesi su base algodistrofica post traumatica. Utile confronto con esame x-grafico e controllo a distanza. Lieve disassamento tibio-astragalico con esiti di distrazione della componente capsulare posteriore. Concomitano esiti di distrazione del legamento peroneo-astragalico anteriore e del peroneo-calcaneare, con lieve versamento liquido endoarticolare a livello dell’articolazione tibio-tarsica esaminata. Non significativi aspetti tenosinovitici a carico della componente tendinea flessoria ed estensoria compresa nei piani di scansione. Si associano esiti di lievi fatti distrattivi a livello della giunzione muscolo- tendinea del flessore lungo dell’alluce.”
Nel corso di questi tre mesi ho assunto i seguenti farmaci:
Prisma 30 mg fiale;
Algix 120 mg compresse;
Brufen 600 mg compresse ( eliminate per problemi allo stomaco e nausea);
Deltacortene 5 mg compresse;
Fortilase compresse;
Airtal 100 mg bustine;
Hirudoid 40.000 pomata (continuo ad usarla in maniera irregolare);
Voltaren emulgel (ogni tanto).
Spero di essere stato chiaro nelle mie descrizioni, vi prego di volermi aiutare a trovare la soluzione a questo invalidante problema che mi crea disagi in famiglia, al lavoro e nella vita sociale.
Resto in attesa di Vostra gradita risposta, benevolo di soluzione del problema.
Vi ringrazio e saluto cordialmente
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Non e' possibile fare valutazioni a distanza. Le ragioni per cui si possa creare una patologia dell'astragalo sono molteplici e richiedono una valutazione clinica con visione diretta degli esami.
Le consiglio una visita ortopedica.
Cordialmente
Dr. A. Valassina
Le consiglio una visita ortopedica.
Cordialmente
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Ex utente
Egregio dr Valassina, intanto desidero ringraziarla per la risposta.
Capisce bene che avrei non poche difficoltà ad arrivare a Roma visti i problemi che ho a deambulare.
Chiedo a Lei e ai suoi colleghi se conoscete qualche SPECIALISTA della CAVIGLIA in SICILIA, o comunque un medico Ortopedico, o medico dello Sport, ecc... insomma qualcuno in Sicilia in grado di potermi aiutare. Infatti nelle mie zone sono stato visitato da 3 ortopedici e il problema non l'hanno risolto. Non vi nascondo che mi sto demoralizzando.
Vi ringrazio e spero possiate aiutarmi.
Capisce bene che avrei non poche difficoltà ad arrivare a Roma visti i problemi che ho a deambulare.
Chiedo a Lei e ai suoi colleghi se conoscete qualche SPECIALISTA della CAVIGLIA in SICILIA, o comunque un medico Ortopedico, o medico dello Sport, ecc... insomma qualcuno in Sicilia in grado di potermi aiutare. Infatti nelle mie zone sono stato visitato da 3 ortopedici e il problema non l'hanno risolto. Non vi nascondo che mi sto demoralizzando.
Vi ringrazio e spero possiate aiutarmi.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 14/03/2010.
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