La protesi, il chirurgo ha provocato una "frattura periprotesica all'anca destra"
Sono un uomo di settant'anni e peso 55 Kg.
Quarant'anni fa ho fatto un incidente in auto che mi ha provocato una frattura all'acetabolo destro.
In questi ultimi dieci anni ho iniziato ad avere dolori di cruralgia che mi hanno bloccato per diversi
periodi. (3 volte per 4-5 mesi).
Nove mesi fa ho avuto un intervento (coxartrosi) di "protesi totale anca permedica" e durante l'intervento,
nel mettere la protesi, il chirurgo ha provocato una "frattura periprotesica all'anca destra".
Dopo quindici giorni il chirurgo ha eseguito un nuovo intervento di "sintesi con cerchiaggio a fascetta".
Sono nove mesi che faccio ginnastica passiva e attiva di recupero articolare, ma nonostante ciò, accuso sotto
carico, dolori importanti all'anca destra con instabilità (necessito di una stampella), limitazione della
deambulazione e deficit nella flessione e rotazione. (con cyclette nessun dolore).
Si è anche rilevata una dismetria all'arto inferiore destro di circa 1 centimetro.
Un esame radiografico mostra estese calcificazioni periprotesiche e ultimamente dopo un controllo del
chirurgo, egli esclude che i dolori siano provocati dalla protesi e pensa che potrebbero essere provocati da
nervi e calcificazioni le quali non si possono togliere in quanto si rigenerano.
A questo punto, mi chiedo e chiedo a Voi; cos'è che può provocare dolore e grande fastidio nel camminare?
Al massimo riesco a fare cento metri camminando con una stampella.
Ringrazio anticipatamente a chiunque potrà fornirmi la propria diagnosi.
Angelo Marzorati
Quarant'anni fa ho fatto un incidente in auto che mi ha provocato una frattura all'acetabolo destro.
In questi ultimi dieci anni ho iniziato ad avere dolori di cruralgia che mi hanno bloccato per diversi
periodi. (3 volte per 4-5 mesi).
Nove mesi fa ho avuto un intervento (coxartrosi) di "protesi totale anca permedica" e durante l'intervento,
nel mettere la protesi, il chirurgo ha provocato una "frattura periprotesica all'anca destra".
Dopo quindici giorni il chirurgo ha eseguito un nuovo intervento di "sintesi con cerchiaggio a fascetta".
Sono nove mesi che faccio ginnastica passiva e attiva di recupero articolare, ma nonostante ciò, accuso sotto
carico, dolori importanti all'anca destra con instabilità (necessito di una stampella), limitazione della
deambulazione e deficit nella flessione e rotazione. (con cyclette nessun dolore).
Si è anche rilevata una dismetria all'arto inferiore destro di circa 1 centimetro.
Un esame radiografico mostra estese calcificazioni periprotesiche e ultimamente dopo un controllo del
chirurgo, egli esclude che i dolori siano provocati dalla protesi e pensa che potrebbero essere provocati da
nervi e calcificazioni le quali non si possono togliere in quanto si rigenerano.
A questo punto, mi chiedo e chiedo a Voi; cos'è che può provocare dolore e grande fastidio nel camminare?
Al massimo riesco a fare cento metri camminando con una stampella.
Ringrazio anticipatamente a chiunque potrà fornirmi la propria diagnosi.
Angelo Marzorati
[#1]
Egregio signore,
Purtroppo quella della frattura intraoperatoria è una complicanza possibile e conosciuta, sebbene abbastanza rara in un maschio della Sua età.
In ogni caso, anche l'ipometria di un centimetro dovrebbe essere assolutamente ben tollerata e non darle problemi.
Quanto alle calcificazioni, esse possono essere causa di deficit funzionale e -a volte anche di dolore-
E' necessario fare una attenta valutazione clinica per capire se sono proprio le calcificazioni a cusarLe problemi, o se invece il problema è un altro.
Questo perché qualora fossimo sicuri che è colpa delle calcificazioni, è possibile rimuoverle chirurgicamente e associare una radioterapia e/o una terapia farmacologica per ridurre nettamente il rischio che si riformino.
Distinti saluti
Purtroppo quella della frattura intraoperatoria è una complicanza possibile e conosciuta, sebbene abbastanza rara in un maschio della Sua età.
In ogni caso, anche l'ipometria di un centimetro dovrebbe essere assolutamente ben tollerata e non darle problemi.
Quanto alle calcificazioni, esse possono essere causa di deficit funzionale e -a volte anche di dolore-
E' necessario fare una attenta valutazione clinica per capire se sono proprio le calcificazioni a cusarLe problemi, o se invece il problema è un altro.
Questo perché qualora fossimo sicuri che è colpa delle calcificazioni, è possibile rimuoverle chirurgicamente e associare una radioterapia e/o una terapia farmacologica per ridurre nettamente il rischio che si riformino.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 05/03/2010.
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