La protesi, il chirurgo ha provocato una "frattura periprotesica all'anca destra"

Sono un uomo di settant'anni e peso 55 Kg.
Quarant'anni fa ho fatto un incidente in auto che mi ha provocato una frattura all'acetabolo destro.
In questi ultimi dieci anni ho iniziato ad avere dolori di cruralgia che mi hanno bloccato per diversi

periodi. (3 volte per 4-5 mesi).
Nove mesi fa ho avuto un intervento (coxartrosi) di "protesi totale anca permedica" e durante l'intervento,

nel mettere la protesi, il chirurgo ha provocato una "frattura periprotesica all'anca destra".
Dopo quindici giorni il chirurgo ha eseguito un nuovo intervento di "sintesi con cerchiaggio a fascetta".
Sono nove mesi che faccio ginnastica passiva e attiva di recupero articolare, ma nonostante ciò, accuso sotto

carico, dolori importanti all'anca destra con instabilità (necessito di una stampella), limitazione della

deambulazione e deficit nella flessione e rotazione. (con cyclette nessun dolore).
Si è anche rilevata una dismetria all'arto inferiore destro di circa 1 centimetro.
Un esame radiografico mostra estese calcificazioni periprotesiche e ultimamente dopo un controllo del

chirurgo, egli esclude che i dolori siano provocati dalla protesi e pensa che potrebbero essere provocati da

nervi e calcificazioni le quali non si possono togliere in quanto si rigenerano.
A questo punto, mi chiedo e chiedo a Voi; cos'è che può provocare dolore e grande fastidio nel camminare?
Al massimo riesco a fare cento metri camminando con una stampella.
Ringrazio anticipatamente a chiunque potrà fornirmi la propria diagnosi.

Angelo Marzorati
[#1]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Egregio signore,

Purtroppo quella della frattura intraoperatoria è una complicanza possibile e conosciuta, sebbene abbastanza rara in un maschio della Sua età.
In ogni caso, anche l'ipometria di un centimetro dovrebbe essere assolutamente ben tollerata e non darle problemi.
Quanto alle calcificazioni, esse possono essere causa di deficit funzionale e -a volte anche di dolore-
E' necessario fare una attenta valutazione clinica per capire se sono proprio le calcificazioni a cusarLe problemi, o se invece il problema è un altro.
Questo perché qualora fossimo sicuri che è colpa delle calcificazioni, è possibile rimuoverle chirurgicamente e associare una radioterapia e/o una terapia farmacologica per ridurre nettamente il rischio che si riformino.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
Utente
Utente
Molte grazie dottore.
Mi dà qualche speranza, in quanto mi è stato detto che nel caso fossero calcificazioni, non risolverei il mio problema perchè è impossibile far in modo che non si riformino.

I miei più cordiali saluti
[#3]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Lieto di esserLe stato d'aiuto,

A Sua disposizione