Rimozione placca e viti, frattura scomposta tibia
Salve, ho 45 anni e quattro anni fa ho avuto una frattura scomposta del terzo inferiore della tibia. La frattura è stata ridotta con un intervento di osteosintesi con placca e viti in titanio. Il decorso è stato regolare, anche se con una lenta formazione del callo osseo.
L'ultima radiografia effettuata lo scorso agosto 2006, mostrava un perfetto consolidamento dell'osso. La presenza dei mezzi di sintesi mi procura tuttavia qualche fastidio/dolore in certi movimenti e nella corsa, così come gonfiore la sera.
Avrei deciso quindi di rimuovere i mezzi di sintesi. Vorrei sapere se, a distanza di quattro anni dall'impianto, la rimozione dei mezzi di sintesi può essere difficoltosa. Potrebbe verificarsi una rottura delle viti inglobate nell'osso? Cosa comporterebbe un evento di questo genere?
Ringrazio molto anticipatamente
L'ultima radiografia effettuata lo scorso agosto 2006, mostrava un perfetto consolidamento dell'osso. La presenza dei mezzi di sintesi mi procura tuttavia qualche fastidio/dolore in certi movimenti e nella corsa, così come gonfiore la sera.
Avrei deciso quindi di rimuovere i mezzi di sintesi. Vorrei sapere se, a distanza di quattro anni dall'impianto, la rimozione dei mezzi di sintesi può essere difficoltosa. Potrebbe verificarsi una rottura delle viti inglobate nell'osso? Cosa comporterebbe un evento di questo genere?
Ringrazio molto anticipatamente
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buongiorno,
nei sogetti giovani come lei è buona norma procedere alla rimozione dei mezzi di sintesi una volta raggiunta la guarigione della frattura, a maggior ragione se gli stessi provocano dei fastidi.
la difficoltà tecnica potrebbe essere data dall'eventuale formazione eccessiva del callo osseo che potrebbe in parte nascondere la placca. se l'intervento viene condotto correttamente i mezzi di sintesi non dovrebbero correre il rischio di rompersi.
per quanto riguarda la gamba gonfia non è detto che questo aspetto migliori in quanto è dato dall'effetto combinato della frattura che ha avuto e del successivo intervento (la circolazione sanguigna locale ne risente sempre in questi casi). un ulteriore intervento chirurgico non può certo migliorare questo aspetto ma d'altra parte i mezzi di sintesi metallici devono essere rimossi.
dopo l'intervento dovrà seguire un breve periodo di riposo per permettere la corretta guarigione della frattura ma generalmente il carico viene concesso immediatamente
cordialmente
Dr. M. Moioli
nei sogetti giovani come lei è buona norma procedere alla rimozione dei mezzi di sintesi una volta raggiunta la guarigione della frattura, a maggior ragione se gli stessi provocano dei fastidi.
la difficoltà tecnica potrebbe essere data dall'eventuale formazione eccessiva del callo osseo che potrebbe in parte nascondere la placca. se l'intervento viene condotto correttamente i mezzi di sintesi non dovrebbero correre il rischio di rompersi.
per quanto riguarda la gamba gonfia non è detto che questo aspetto migliori in quanto è dato dall'effetto combinato della frattura che ha avuto e del successivo intervento (la circolazione sanguigna locale ne risente sempre in questi casi). un ulteriore intervento chirurgico non può certo migliorare questo aspetto ma d'altra parte i mezzi di sintesi metallici devono essere rimossi.
dopo l'intervento dovrà seguire un breve periodo di riposo per permettere la corretta guarigione della frattura ma generalmente il carico viene concesso immediatamente
cordialmente
Dr. M. Moioli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 29.2k visite dal 07/05/2007.
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