Richiesta di parere medico
Data: 06-05-2007
Buon giorno,
Sono una ragazza di 31 anni, mi chiamo Marta e sono a scrivere questa lettera per chiedere un vostro parere medico del mio caso.
All’età di 17 anni ho iniziato ad avere dei problemi alle ginocchia, sia il dx che il sx, premetto che fino a quell’età io praticavo sport senza nessun problema. Da lì mi consigliano di intervenire chirurgicamente in quanto mi veniva diagnosticato un disallineamento rotuleo a entrambe le ginocchia, come causa del mio dolore.
Il ginocchio sinistro (mio sinistro) mi viene operato nel 1993 eseguendo un taglio e mettendo una vite per centrare la rotula in quanto fuori asse verso l’esterno, lì persi il muscolo e feci molta fatica a ritornare a camminare in modo autonomo, 6 mesi dopo visto i continui dolori, mi tolsero la vite avendo cmq poco beneficio e continuo dolore. Da lì si tentò di alleviare il dolore con infiltrazioni a base di cortisone, il male scompariva ma solo per il tempo dell’effetto del medicinale.
Nel 1996 operai il ginocchio destro (mio destro), in artroscopia anche in questo caso sempre fatto per un riallineamento rotuleo. L’intervento fu molto meno invasivo e la riabilitazione più semplice e breve. Purtroppo nemmeno in questo caso il problema si è risolto.
In questi anni ho sempre avuto problemi a rimanere a lungo in piedi, non mi posso inginocchiare sul ginocchio sinistro, non riesco più a fare nessun sport anche a bassi livelli ed inoltre non riesco a camminare in discesa per più di 10 minuti.
In febbraio di questo anno visto la mia età ancora giovane e la presa di coscienza che peggioro in continuazione decido di sentire un primo specialista il quale mi fa fare degli esami:
Radiografia
Referto: A sinistra sono evidenti esiti di intervento di allineamento con disomogeneità strutturale ossea in corrispondenza dell’apofisi tibiale anteriore. Non si mettono in evidenza altre alterazioni morfostrutturali ossee della regione in esame. I rapporti articolari sono conservati. Il grado di mineralizzazione è compatibile con l’età della paziente. Non si evidenziano calcificazioni patologiche nelle parti molli.
Risonanza magnetica
Referto: Non scritto in quanto lungo e a dire dai due medici interpellati di poca rilevanza.
Tac con metodo lionese
Referto: L’esame mostra segni di mal allineamento femoro-rotuleo a destra documentato d’angolo di congruenza che è di 32° e da modesta alterazione degli indici di tuberosità tibiale anteriore e gola trocleare con 13mm. A sinistra l’indice di tuberosità tibiale anteriore e gola trocleare è di 5mm in esiti di pregresso trasposizione della pre apofisi tibiale. Lo studio degli angoli di torsione mostra alterazione degli angoli di torsione tibiale esterna bilateralmente con 47°dx e 50°sx e da alterazioni dell’angolo di antiversione femorale a destra che di 6° appena al di sotto dei limiti inferiori della norma. Lo studio dinamico della rotule mostra normali rapporti trocleari durante la contrazione mentre durante la decontrazione si apprezza modesto sovraccarico rotuleo interno della rotula a sinistra. La morfologia delle rotule rientra nel primo grado di wiberg. Non documentabili alterazioni displasiche a carico della troclea femorale bilateralmente.
Dopo la vista dei referti egli scrive:
“Vista la TAC si conviene elevazione tub. tib. arto sin. di 10°, si potrà ottenere riduzione del dolore nell’ordine del 50% e rallentare il peggioramento.”
Questo intervento richiede l’inserimento di viti o cambre comportando un recupero stimato di 30gg.
In maggio vado a chiedere un altro parere medico il quale visto la tac lionese e dopo la visita scrive:
“ viene per gonalgia sin. dolore sottorotuleo in esiti riallineamento rotuleo prossimale e distale. Attualmente dolore sottorotuleo, tac della femoro-rotulea che dimostra iperpressione mediale della rotula. Si prospetta intervento di detensione mediale con revisione del release laterale.
Tutto questo mi lascia perplessa visto che il secondo parere discorda dal primo come metodo di intervento, sempre il secondo afferma la totale riuscita se si interviene al ginocchio destro (mia destra) e nessuna garanzia per quello sinistro nonostante sia quello da intervenire prima.
Io adesso sono a chiedere un vostro punto di vista per prendere una decisione il più corretta possibile.
Scusate se la lunghezza della lettera porta a una lettura impegnativa ma la mia intenzione è quella di essere la più precisa possibile nel descrivere il mio fatto.
DISTINTI SALUTI
Buon giorno,
Sono una ragazza di 31 anni, mi chiamo Marta e sono a scrivere questa lettera per chiedere un vostro parere medico del mio caso.
All’età di 17 anni ho iniziato ad avere dei problemi alle ginocchia, sia il dx che il sx, premetto che fino a quell’età io praticavo sport senza nessun problema. Da lì mi consigliano di intervenire chirurgicamente in quanto mi veniva diagnosticato un disallineamento rotuleo a entrambe le ginocchia, come causa del mio dolore.
Il ginocchio sinistro (mio sinistro) mi viene operato nel 1993 eseguendo un taglio e mettendo una vite per centrare la rotula in quanto fuori asse verso l’esterno, lì persi il muscolo e feci molta fatica a ritornare a camminare in modo autonomo, 6 mesi dopo visto i continui dolori, mi tolsero la vite avendo cmq poco beneficio e continuo dolore. Da lì si tentò di alleviare il dolore con infiltrazioni a base di cortisone, il male scompariva ma solo per il tempo dell’effetto del medicinale.
Nel 1996 operai il ginocchio destro (mio destro), in artroscopia anche in questo caso sempre fatto per un riallineamento rotuleo. L’intervento fu molto meno invasivo e la riabilitazione più semplice e breve. Purtroppo nemmeno in questo caso il problema si è risolto.
In questi anni ho sempre avuto problemi a rimanere a lungo in piedi, non mi posso inginocchiare sul ginocchio sinistro, non riesco più a fare nessun sport anche a bassi livelli ed inoltre non riesco a camminare in discesa per più di 10 minuti.
In febbraio di questo anno visto la mia età ancora giovane e la presa di coscienza che peggioro in continuazione decido di sentire un primo specialista il quale mi fa fare degli esami:
Radiografia
Referto: A sinistra sono evidenti esiti di intervento di allineamento con disomogeneità strutturale ossea in corrispondenza dell’apofisi tibiale anteriore. Non si mettono in evidenza altre alterazioni morfostrutturali ossee della regione in esame. I rapporti articolari sono conservati. Il grado di mineralizzazione è compatibile con l’età della paziente. Non si evidenziano calcificazioni patologiche nelle parti molli.
Risonanza magnetica
Referto: Non scritto in quanto lungo e a dire dai due medici interpellati di poca rilevanza.
Tac con metodo lionese
Referto: L’esame mostra segni di mal allineamento femoro-rotuleo a destra documentato d’angolo di congruenza che è di 32° e da modesta alterazione degli indici di tuberosità tibiale anteriore e gola trocleare con 13mm. A sinistra l’indice di tuberosità tibiale anteriore e gola trocleare è di 5mm in esiti di pregresso trasposizione della pre apofisi tibiale. Lo studio degli angoli di torsione mostra alterazione degli angoli di torsione tibiale esterna bilateralmente con 47°dx e 50°sx e da alterazioni dell’angolo di antiversione femorale a destra che di 6° appena al di sotto dei limiti inferiori della norma. Lo studio dinamico della rotule mostra normali rapporti trocleari durante la contrazione mentre durante la decontrazione si apprezza modesto sovraccarico rotuleo interno della rotula a sinistra. La morfologia delle rotule rientra nel primo grado di wiberg. Non documentabili alterazioni displasiche a carico della troclea femorale bilateralmente.
Dopo la vista dei referti egli scrive:
“Vista la TAC si conviene elevazione tub. tib. arto sin. di 10°, si potrà ottenere riduzione del dolore nell’ordine del 50% e rallentare il peggioramento.”
Questo intervento richiede l’inserimento di viti o cambre comportando un recupero stimato di 30gg.
In maggio vado a chiedere un altro parere medico il quale visto la tac lionese e dopo la visita scrive:
“ viene per gonalgia sin. dolore sottorotuleo in esiti riallineamento rotuleo prossimale e distale. Attualmente dolore sottorotuleo, tac della femoro-rotulea che dimostra iperpressione mediale della rotula. Si prospetta intervento di detensione mediale con revisione del release laterale.
Tutto questo mi lascia perplessa visto che il secondo parere discorda dal primo come metodo di intervento, sempre il secondo afferma la totale riuscita se si interviene al ginocchio destro (mia destra) e nessuna garanzia per quello sinistro nonostante sia quello da intervenire prima.
Io adesso sono a chiedere un vostro punto di vista per prendere una decisione il più corretta possibile.
Scusate se la lunghezza della lettera porta a una lettura impegnativa ma la mia intenzione è quella di essere la più precisa possibile nel descrivere il mio fatto.
DISTINTI SALUTI
[#1]
Gentile signora Marta, è molto difficile in un caso certamente complesso come il suo, ma non certo impossibile, dare un parere significativo.
E' necessario valutare clinicamente le sue ginocchia,fare le opportune misurazioni di asse e di assetto, valutare l'ortostasi e la deambulazione, la sintomatologia soggettiva e subiettiva, analizzare gli esami preoperatori e postoperatori, la tac e rmn attuali, lo stato del suo apparato muscolare e capsulo-legamentoso, la stabilità del suo ginocchio, uno studio radiografico delle assiali di rotula a 30°,60°,90°.
Ha fatto terapie fisiochinesiche , ha potenziato l'apparato muscolare, sopratutto il quadricipite? ha eseguito intensa attività fisiochinesica ????
Se già è difficile per i colleghi che la visitano e valutano tutta la documentazione medica esistente, si immagini per uno specialista senza vedere e valutare nulla.
Si affidi a colleghi ortopedici-traumatologi e fisiatri ed auguri.
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
E' necessario valutare clinicamente le sue ginocchia,fare le opportune misurazioni di asse e di assetto, valutare l'ortostasi e la deambulazione, la sintomatologia soggettiva e subiettiva, analizzare gli esami preoperatori e postoperatori, la tac e rmn attuali, lo stato del suo apparato muscolare e capsulo-legamentoso, la stabilità del suo ginocchio, uno studio radiografico delle assiali di rotula a 30°,60°,90°.
Ha fatto terapie fisiochinesiche , ha potenziato l'apparato muscolare, sopratutto il quadricipite? ha eseguito intensa attività fisiochinesica ????
Se già è difficile per i colleghi che la visitano e valutano tutta la documentazione medica esistente, si immagini per uno specialista senza vedere e valutare nulla.
Si affidi a colleghi ortopedici-traumatologi e fisiatri ed auguri.
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 15.2k visite dal 06/05/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.