45 anni con diagnosticata un'importante coxartrosi all'anca sinistra

Buongiorno. Sono un uomo di 45 anni con diagnosticata un'importante coxartrosi all'anca sinistra. Tutti gli ortopedici consultati hanno emesso: "Lei è destinato alla protesizzazione, cerchiamo di ritardarla il più possibile in virtù delle inevitabili revisioni". Sono stato anche a Bruxelles dove un medico mia ha suggerito una protesi di rivestimento ovvero una sorta di copertura della testa del femore con un "cappello" in titanio. Essendo un militare in servizio, qualsiasi intervento di protesizzazione anche parziale mi comporterebbe la NON IDONEITA' al servizio permanente e quindi il collocamento in congedo. Mercoledì prossimo mi sottoporrò alla prima iniezione di viscosupplementazione presso l'Ospedale Villa San Pietro in Roma. Il medico mi ha descritto il tutto e, confermando le diagnosi e previsioni dei suoi predecessori, mi ha informato come questo metodo sia un palliativo per attenuare il dolore (a me basterebbe anche questo). Il dolore, comunque, io ce l'ho localizzato sotto la rotula ovvero all'attaccatura del tendine rotuleo che "lavora" male suppongo per la posizione anomala del femore (spero che si attenui a seguito dell'iniezione). Una cosa mi lascia perplesso: il medico mi ha detto di diminuire di peso, di fare nuoto, cyclette e quant'altro per mantenere il tono muscolare e mi ha vietato di fare le scale. E' la prima volta che mi viene posto questo divieto (abito in una casa su due livelli). Infine, a settembre dovrò sostenere le prove fisiche obbligatorie per noi militari che consistono in flessioni sulle braacia, addominali (e fin qui va bene) e 2000 metri piani. Come farò per la corsa? Ringrazio coloro che vorranno chiarire le mie perplessità.
[#1]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Caro utente,
purtroppo non posso rispondere alle Sue domande sulle attività fisiche che Lei è in grado di fare o meno, in quanto per farLo sarebbe necessaria una valutazione funzionale precisa che non può prescindere da un colloquio de visu e da una visita.
Tuttavia, sono condivisibili le posizioni dei colleghi che cercano quanto più possibile di prpcrastinare l'intervento. Però, all'opposto, non bisogna neppure arrivare a soffrire constantemente e a ridurre notevolmente la prpria qualità di vita al solo scopo di cercare di rimandare l'intervento il più possibile. Bisogna infatti ricordare che le protesi moderne possono durare molto a lungo, e se davvero il Suo caso fosse uno di quei casi idonei alla protesi di rivestimento (che -per amor di precisione- non è in titanio ma in Cromo-Cobalto e viene impiantata anche in molti centri in Italia) Lei avrebbe a disposizione, per le eventuali successive revisioni, tutta una serie di valide alternative.
Le ricordo infine che, pur non conoscendo le limitazioni mediche che comportino l'esclusione dal Suo Corpo, l'impianto di una protesi dell'anca è un intervento che nel giovane in buona salute e forma fisica è un intervento che dà risultati funzionali eccellenti, con possibilità di ritornare virtualmente a praticare qualunque attività sportiva o lavorativa, fatto naturalmente salvo il maggior rischio di lesioni ossee e di necessità di reintervento in caso di incidente.
Le consiglio di controllare la sezione "Minforma" di questo sito, nella quale è prevista a giorni la pubblicazione di un articolo monografico proprio sul tema che a Lei interessa.

Distinti saluti.

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore