Rm rachide lombo sacrale
Gentile Dottore, mi chiamo Dario e le scrivo perchè ho bisogno di ricevere un consiglio sulla mia attuale situazione clinica. Più precisamente avrei bisogno di sapere se la diagnosi è grave tale da richiedere una visita specialistica, e in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi.
Età: 33; Altezza: 175cm; Peso: 88.
Precedenti problemi/traumi alla schiena: nessuno.
Storia: una mattina, circa 5 settimane fa, mi sono svegliato con un dolore molto acuto alla schiena (zona lombare) che si estendeva dalla colonna vertebrale ai lati. Stando in piedi, il dolore non mi permetteva né di piegarmi in avanti né di portare le ginocchia in alto. Successivamente ho preso un appuntamento per la RM e ho alleviato i sintomi con Aulin, Moment e Lasonil-Cm senza risultati apprezzabili. Durante le prime 3 settimane i dolori erano presenti quasi costantemente persino in situazioni di riposo.
Con il passare del tempo la frequenza dei sintomi si è un po' attenuata ma non l'intensità. Attualmente provo forte dolore la mattina al risveglio, quando provo a piegarmi in avanti, dopo aver camminato o guidato e dopo un po' che sono seduto.
REFERTO RM RACHIDE LOBO-SACRALE
Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali (immagini pesate in T1 Spin-Echo e T2 FAST) ed assiali.
Congenitamente ai limiti inferiori della norma le dimensioni del canale vertebrale e del sacco durale.
Regolare il cono midollare e le radici della cauda equina.
Attenuazione dell'intensità di segnale, nelle sequenze T2 pesate, degli ultimi quattro dischi intersomatici lombari per disidratazione legata a fenomeni degenerativi.
In L4-L5 protusione discale posteriore ad ampio raggio a sviluppo prevalentemente mediano che impronta la faccia anteriore del sacco durale e contatta le porzioni prossimali delle tasche radicolari L5 di destra e di sinistra.
Modesta protrusione discale posteriore ad ampio raggio in L3-L4 con parziale impegno dei recessi inferiori di entrambi i forami di coniugazione.
Contenuto entro i limiti somatici il disco L5-S1.
Ridotta la lordosi fisiologica.
Sarei felice di ricevere un suo parere circa il percorso da intraprendere.
Ringraziandola anticipatamente per aver preso in considerazione la mia richiesta, Distinti Saluti. DARIO
Età: 33; Altezza: 175cm; Peso: 88.
Precedenti problemi/traumi alla schiena: nessuno.
Storia: una mattina, circa 5 settimane fa, mi sono svegliato con un dolore molto acuto alla schiena (zona lombare) che si estendeva dalla colonna vertebrale ai lati. Stando in piedi, il dolore non mi permetteva né di piegarmi in avanti né di portare le ginocchia in alto. Successivamente ho preso un appuntamento per la RM e ho alleviato i sintomi con Aulin, Moment e Lasonil-Cm senza risultati apprezzabili. Durante le prime 3 settimane i dolori erano presenti quasi costantemente persino in situazioni di riposo.
Con il passare del tempo la frequenza dei sintomi si è un po' attenuata ma non l'intensità. Attualmente provo forte dolore la mattina al risveglio, quando provo a piegarmi in avanti, dopo aver camminato o guidato e dopo un po' che sono seduto.
REFERTO RM RACHIDE LOBO-SACRALE
Esame effettuato con scansioni coronali, sagittali (immagini pesate in T1 Spin-Echo e T2 FAST) ed assiali.
Congenitamente ai limiti inferiori della norma le dimensioni del canale vertebrale e del sacco durale.
Regolare il cono midollare e le radici della cauda equina.
Attenuazione dell'intensità di segnale, nelle sequenze T2 pesate, degli ultimi quattro dischi intersomatici lombari per disidratazione legata a fenomeni degenerativi.
In L4-L5 protusione discale posteriore ad ampio raggio a sviluppo prevalentemente mediano che impronta la faccia anteriore del sacco durale e contatta le porzioni prossimali delle tasche radicolari L5 di destra e di sinistra.
Modesta protrusione discale posteriore ad ampio raggio in L3-L4 con parziale impegno dei recessi inferiori di entrambi i forami di coniugazione.
Contenuto entro i limiti somatici il disco L5-S1.
Ridotta la lordosi fisiologica.
Sarei felice di ricevere un suo parere circa il percorso da intraprendere.
Ringraziandola anticipatamente per aver preso in considerazione la mia richiesta, Distinti Saluti. DARIO
[#1]
Il percorso è (anzi, sarebbe dovuto essere) esattamente il contrario. Se uno ha mal di schiena non deve fare la RMN ma rivolgersi al medico che valuta il caso e l'eventuale presenza di alcuni fattori (i cosiddetti "semafori rossi") e poi decide (se a un mese di distanzale cure non hanno dato risultati) di far fare una radiografia, riservando la RMN a specifici problemi neurologici da approfondire.
Detto questo il referto descrive un canale stretto, e la presenza di discopatie multiple con presenza di due protrusioni discali (L3-4 >L4-5) che vanno a restringere ancor più il canale e irritare i rami nervosi che da lì partono per innervare la schiena.
A questo punto è opportuno che si faccia visitare dall'ortopedico per avere un quadro della Sua situazione, e un trattamento mirato, che potrebbe essere (ma sarà lui a deciderlo) fisioterapico e comportamentale.
Cordiali saluti
Detto questo il referto descrive un canale stretto, e la presenza di discopatie multiple con presenza di due protrusioni discali (L3-4 >L4-5) che vanno a restringere ancor più il canale e irritare i rami nervosi che da lì partono per innervare la schiena.
A questo punto è opportuno che si faccia visitare dall'ortopedico per avere un quadro della Sua situazione, e un trattamento mirato, che potrebbe essere (ma sarà lui a deciderlo) fisioterapico e comportamentale.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 13/02/2010.
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