Il radiologo, al tempo, mi disse che si trattava
Salve a tutti dottori,
vi ringrazio anticipatamente per avermi ascoltato e per aver prestato attenzione al problema qui presentato.
Sono un ragazzo di 18 anni e attualmente come sport pratico il calcio. Non molto di recente, giocando in porta, verso fine ottobre, si presume che mi spaccai il dito medio della mano destra. Di ciò non erano convinti nemmeno i medici: dopo una radiografia non si constatò altro che una lievissima striatura nell'osso e il radiologo, al tempo, mi disse che si trattava di una microfrattura e ciò, si sarebbe risolto, disse lui, in poco tempo. Feci impacchi e utilizzai pomate, ma il gonfiore dovuto allo scontro non diminuiva. Il dito pareva ingrossato come dopo una violenta "insaccata". Allora andai da un altro dottore, il quale mi sottopose a laser-yag, fisioterapia e ionoforesi (tutto ciò 1-1 mese e mezzo dopo il fatto). Il problema però ancora oggi, dopo la bellezza di 7 mesi, persiste: il dito è ancora molto gonfio e la mobilità risulta limitata. Tutto ciò mi pare strano perchè (casualmente), sempre giocando a calcio, mi sono spaccato pure il condilo mandobilare, ma ciò si risistemò nel giro di 1 mese e mezzo.
La domanda sorge spontanea: cosa si potrebbe fare dato che il gonfiore non accenna nemmeno minimamente a diminuire? Alcuni mi hanno imputato il fatto a problemi a delle "capsule" e proponevano l'operazione. Vi pare una scelta saggia?
Scusate se mi sono dilungato e grazie ancora per l'attenzione prestata.
vi ringrazio anticipatamente per avermi ascoltato e per aver prestato attenzione al problema qui presentato.
Sono un ragazzo di 18 anni e attualmente come sport pratico il calcio. Non molto di recente, giocando in porta, verso fine ottobre, si presume che mi spaccai il dito medio della mano destra. Di ciò non erano convinti nemmeno i medici: dopo una radiografia non si constatò altro che una lievissima striatura nell'osso e il radiologo, al tempo, mi disse che si trattava di una microfrattura e ciò, si sarebbe risolto, disse lui, in poco tempo. Feci impacchi e utilizzai pomate, ma il gonfiore dovuto allo scontro non diminuiva. Il dito pareva ingrossato come dopo una violenta "insaccata". Allora andai da un altro dottore, il quale mi sottopose a laser-yag, fisioterapia e ionoforesi (tutto ciò 1-1 mese e mezzo dopo il fatto). Il problema però ancora oggi, dopo la bellezza di 7 mesi, persiste: il dito è ancora molto gonfio e la mobilità risulta limitata. Tutto ciò mi pare strano perchè (casualmente), sempre giocando a calcio, mi sono spaccato pure il condilo mandobilare, ma ciò si risistemò nel giro di 1 mese e mezzo.
La domanda sorge spontanea: cosa si potrebbe fare dato che il gonfiore non accenna nemmeno minimamente a diminuire? Alcuni mi hanno imputato il fatto a problemi a delle "capsule" e proponevano l'operazione. Vi pare una scelta saggia?
Scusate se mi sono dilungato e grazie ancora per l'attenzione prestata.
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Gentile utente,
la descrizione del Suo caso, ai fini di una possibile diagnosi, è carente di dettagli : manca di un referto radiografico (dove si situa la frattura ? , si tratta di una frattura articolare ? , si tratta di una frattura esposta ? , vi è stata una sublussazione concomitante ?). Da quanto Lei riporta nella descrizione, tirando ad indovinare, sembrerebbe trattarsi di una frattura composta articolare con sospetta presenza di un microframmento osteo-capsulare intraarticolare. Le suggerirei l'esecuzione di un esame TAC del dito.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
la descrizione del Suo caso, ai fini di una possibile diagnosi, è carente di dettagli : manca di un referto radiografico (dove si situa la frattura ? , si tratta di una frattura articolare ? , si tratta di una frattura esposta ? , vi è stata una sublussazione concomitante ?). Da quanto Lei riporta nella descrizione, tirando ad indovinare, sembrerebbe trattarsi di una frattura composta articolare con sospetta presenza di un microframmento osteo-capsulare intraarticolare. Le suggerirei l'esecuzione di un esame TAC del dito.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
Dott. Andrea Salvi
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