Trattamento periartrite spalla

Gentile Dottore
da circa 4 anni soffro di periartrite calcifica della spalla. Ho già effettuato vari cicli di onde d'urto e fisioterapia ma non ho risolto nulla. Navigando in internet mi sono imbattuto nel sito dell'ospedale Rizzoli di Bologna ed ho visto che fanno un trattamento ecoguidato che dovrebbe risolvere il problema. Il link è il seguente: http://www.ior.it/Sito/frmContentPageAreaMedica.aspx?IDItem=1030&IDCont=1076.
La descrizione del trattamento è:
"Tale trattamento delle calcificazioni tendinee della spalla si esegue in anestesia locale e rappresenta un valido strumento terapeutico, alternativo all’intervento chirurgico, che viene così riservato solo a casi selezionati. La metodica è da noi eseguita dall'anno 2002 ed i risultati ottenuti, estremamente soddisfacenti, giustificano il costante aumento della richiesta. Il trattamento avviene previa esecuzione di un'indagine ecografica della spalla. Definita la sede della calcificazione e qualificatane la tipologia, il paziente viene fatto distendere sul lettino ambulatoriale, viene approntato il campo sterile ed eseguita l’anestesia locale, dapprima superficiale poi pericalcifica ecoguidata. Si prosegue con l’infissione di due aghi, che permettono la rottura della calcificazione ed in seguito, l'iniezione da uno di essi di soluzione fisiologica favorisce lo scioglimento e l'eliminazione del calcio dall'altro ago. L'introduzione ecoguidata di un piccolo catetere permette il lavaggio dei residui calcifici irritanti, contenuti nella “borsa subacromiale”, l'iniezione mirata di un antinfiammatorio steroideo favorisce il processo di recupero funzionale."
Potreste darmi un parere su tale metodica?
Grazie
[#1]
Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Gentile signore,
la definizione generica di "periartrite calcifica" è un termine piuttosto vago sul piano nosologico in quanto ad esso non corrisponde una condizione morbosa caratterizzata da alterazione anatomopatolgiche univoche e ben inquadrate in una classificazione riconosciuta a livello internazionale.
Purtroppo sotto questo termine cadono diversi quadri antomo-radiologici e clinici che in realtà possono essere molto diversi tra di loro come, tra i più noti:
- la borsite calcifica isolata (subacromiale)
- le calcificazioni a carico dei tendini della spalla colpiti da malattie degenrative(possono essere molti e diversamente colpiti)
- l'ossificazioni della capsula e dei legamenti di vari ordine e tipo (che vengono spesso confuse con le calcificazioni).
La tecnica descritta è limitta alla borsa subacromiale ed ha indicazioni molto ristrette che richiedono una diagnosi clinica e per immagini molto accurata, diversamente il rischio è quello di eseguire un gesto inutile o comunque con efficacia molto limitata.

Una valutazione in questo senso richiede un esame clinico e la visone diretta degli esami,valutazione che potrà ottenere dai colleghi ortopedici dell'Aquila.

Cordialità
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante