Un mese l'ematoma si presenta ancora gonfio

Mia mamma è caduta il 5 gennaio battendo in maniera forte la tibia dx. Al pronto soccorso hanno somministrato ghiaccio ed effettuato una fasciatura. A distanza di un mese l'ematoma si presenta ancora gonfio e la pelle si sta squamando.
Dal momento che prende cardioaspirina gli ortopedici hanno sconsigliato qualsiasi tipo di aspirazione ma solo una calza elastica.
Si può fare qualcosa per il riassorbimento? Può avere delle conseguenze?
Grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Gentile signora,
la diagnosi di ematoma sottocutaneo deve essere prima di tutto certa e documentata con almeno con una ecografia.
Una visita clinica accurata prioritaria è indispensabile, ma a volte, anche in seguito al migliore degli esami obbiettivi, può essere difficile escludere con certezza una lesione dei piani profondi (fascia, muscolo ecc.) o di alcune strutture funzionalmente importanti.

Oltre al criterio di profondità/estensione della lesione è importante quella di sede.
A parità di trauma e di ematoma inziale, la loro evoluzione NON è la stessa a seconda dell'area coinvolta per ragioni anatomiche e funzionali.

Da queste e da altre ragioni di carattere generale (ad es. malattie del sangue che alterano la coagulazione come le emofilie/ farmaci anticoagulanti/ setticemie ecc.)oltre che da ragioni locali di volta in volta il medico deciderà se, come e quando eseguire una aspirazione/drenaggio dell'ematoma.

La cardioaspirina di per sè NON è un farmaco anticoagualante, ma solo un antiaggregante piastrinico. In poche parole l'assunzione di Cardioaspirina NON modifica il tempo di emorragia (parametro chiave della coagulazione), riduce solo il rischio dell'inizio dell'organizzazione del trombo nel distretto arterioso.

Per essere più chiari le preciso quanto segue.
L'aspirina raramente provoca emorragie generalizzate, a meno che non sia presente nel paziente un disordine dell'emostasi congenito, quale l' emofilia, o acquisito quale si osserva nell'uremia o durante la terapia anticoagulante. Solo in questi casi le anomalie emostatiche causate dall'aspirina si traducono clinicamente in un allungamento del tempo di emorragia; esse non possono essere disgiunte dall'effetto antitrombotico e sono indipendenti dal dosaggio.

Se i colleghi hanno optato per un atteggiamento conservativo evidentemente hanno valutato che in questo caso, per le ragioni esposte, questa era la strada migliore.
Mantenere una compresisone elastica locoregionale è fondamentale ai fini del riassorbimento dell'ematoma.

Fermo restando che la valutazione dell'evoluzione va sorvagliata dai medici curanti per assicurarsi che il rissorbimento vada a buon fine senza problemi di sorta.

Cordialmente
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante