Artrosi diffusa

Vorrei un parere su donna di 98 anni, per il resto in buona salute, che soffre di artrosi alla colonna e all'anca dx dove è portatrice di protesi impiantata 6 anni fa con buon esito funzionale.

La sintomatologia dolorosa non le impedisce di deambulare e di compiere gli atti quotidiani ma comincia a compromettere la qualità della vita. Veniva trattata con Nimedex all'occorrenza (funzionava molto bene) ma ora non basta più.

Vista anche l'età vorrei evitare di imbottirla di antidolorifici per cui vorrei sapere se esiste un qualche tipo di terapia efficace, tipo onde d'urto, TENS o che altro.

Il medico di famiglia ha prescritto qualche altro antidolorifico, con scarsi risultati, e nulla più.
Grazie per la risposta.

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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Gentile utente,

il nimesulide (il farmaco che la paziente ha usato fino ad oggi) è un farmaco molto comune, "da banco", che rappresenta solo un primissimo approccio alla terapia del dolore.
Si tratta di un farmaco dall'uso clinico consolidato ed è a buon mercato, ma è normale che non sia d'aiuto nelle gravi forme di artrosi. Continuare a trattare la signora con dosi crescenti di nimesulide significherebbe solo esporla a un sacco di effetti collaterali.
Esistono molti farmaci antidolorifici puri (oppiacei o associazione oppiaceo-paracetamolo) che possono essere tentati in questo caso. Sono meglio tollerati a livello gastrico, hanno pochi effetti collaterali e sono in genere antidolorifici più potenti.
Si può uniziare con un farmaco al bisogno, e passare se necessario ad una formulazione a lento rilascio (magari anche in cerotto transdermico).
Le sconsiglio invece vivamente di trascinare la signora per studi fisioterapici a tentare tutte le terapie fisiche di questo mondo: esse sono terapie anti-infiammatorie blande adatte a persone con disturbi funzionali o con artrosi di lieve entità. Credo che a 98 anni la signora si sia guadagnata il diritto di non essere sballottata qua e là.

Piuttosto, se i tentativi farmacologici del suo medico curante dovessero fallire, le consigli una visita presso uno specialista in terapia del dolore: questi potrà trovare la soluzione migliore per la signora, col massimo dell'effetto antidolorifico, il minimo del dosaggio e i minori effetti collaterali possibili.

Distinti saluti