La radice discendente omologa l5

Buonasera, sono un ragazzo di 29 anni, impiegato aziendale, con una vita sedentaria. Da circa 10 anni soffro di mal di schiena, con dolore lieve, risolto spontaneamente dopo qualche giorno senza nessuna cura specifica; 6 mesi fa ho avuto una lombalgia per circa una settimana e in seguito una lombosciatalgia non ancora risolta completamente, con dolori lievi, quando assumo alcune posizioni.
Ho effettuato una risonanza magnetica due mesi fa, con il seguente esito:
Nulla da segnalare ai dischi intervertebrali L1-L2, L2-L3 ed L3-L4. A livello L4-L5, nell'ambito di una protrusione discale si riconosce ernia postero paramediana sinistra che impronta il sacco e la radice discendente omologa L5. Anche a livello L5-S1 si riconosce, nell'ambito di una protrusione dell'anulus, la presenza di un'ernia voluminosa discale mediana, a sviluppo discendente, che impronta il sacco durale. I dischi L4-L5 ed L5-S1 si presentano inoltre di spessore ridotto, con alterazioni degenerative e disidratazione del nucleo polposo. Ho effettutato due visite ortopediche, il primo, dopo un'accurata visita, mi ha consigliato solo attività fisica come il nuoto; il secondo invece, dopo aver visto la RM e avermi visitato, mettendo in evidenza la presenza di 2 black disc, mi ha consigliato un intervento di discoperidurolisi. Non nascondo la mia preoccupazione, confusione e paura per quello che mi è stato detto. Chiedo gentilmente un consiglio, e pongo alcune domande: è possibile un assorbimento spontaneo dell'ernia? Come trattare il mio problema? Con terapia conservativa o con intervento? Fiducioso in un pronto riscontro, Ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non è possibile decidere se operare o no senza avere tutti gli elementi per fare una diagnosi: la Sua storia clinica, la descrizione dei Suoi disturbi, la ricerca dei segni clinici con apposite manovre durante la visita diretta, e infine (ma solo alla fine) le immagini RMN.
La tecnica che Lei cita, senza entrare nel merito più di tanto, riguarda la rimozione di aderenze, ma non sono sicuro che si tratti del Suo caso.
L'ernia del disco è destinata ad asciugarsi, a disidratarsi e quindi a diminuire, con il passare del tempo. La cosa fondamentale è capire quale delle due sia all'origine dei Suoi disturbi e se siano presenti disturbi neurologici.
E' quindi necessario rivolgersi a un Ortopedico esperto in Patologie Vertebrali per una attenta valutazione delle Sue reali condizioni cliniche; solo in questo modo si può stabilire se occorra un intervento e di che tipo, o se siano sufficienti le cure mediche e fisiche. A Bari può rivolgersi alla UO di Ortopedia dell'Umberto I ( http://www.asl.bari.it/UnitaOperativa.aspx?Organizzazione=488 ) oppure alla III Clinica Ortopedia del Policlinico.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie di cuore per il consiglio trasmessomi, e con l'occasione approfitto per chiederle un suo parere sulle cure di agopuntura suggeritemi.
Cordiali saluti.