Frattura femore - problemi muscolari
Gent.mi Dottori,
mi rivolgo a Voi per un consulto al quale non ho ancora avuto risposta dai vostri colleghi che mi seguono.
A fine ottobre sono stato vittima di un incidente della strada in automobile nel quale ho riportato una frattura bifocale al femore sx, una frattura pluriframmentaria dell'olecrano sx, microfratture alla caviglia sx e contusione del massiccio tibiale del ginocchio sx.
Vengo operato con successo al gomito, con l'introduzione di una placca 1/3 tubolare piegata a livello prossimale, e al femore con l'introduzione di un chiodo endomidollare T2 da 400 mm per 11 mm di diametro.
A distanza di più di un anno la situazione direi che è buona: frattura dell'olecrano ben consolidata e recupero quasi completo della motilità del gomito (in estensione ho ancora un lieve range di impedimento dovuto alla placca ricurva). Frattura al femore in fase di ultimazione di consolidamento (dopo aver dinamizzato il chiodo a maggio 2009 per un lieve ritardo) e recupero pressocchè completo della motilità del ginocchio (persiste ancora un lievissimo impedimento alla iperflessione, ma davvero di poco conto).
Il problema principale, a tutt'oggi, è a livello muscolare: il tono muscolare della coscia infortunata è discreto, ma faccio ancora fatica a produrre delle contrazioni forti, ad esempio quando mi alzo dalla sedia, o dalla posizione accovacciata provo a rialzarmi.
La sensazione è un dolore che scaturisce come da una "morsa" che mi circoscrive la coscia all'altezza dell'inguine/gran trocantere e che si irradia poi per buona parte del quadricipite.
La domanda che volevo porVi è: può essere normale un dolore di questo tipo? Ci sono possibilità di recupero in tal senso?
Se ce ne fosse la necessità posso inviare via mail gli esami radiografici.
In attesa di riscontri, ringrazio e saluto cordialmente.
mi rivolgo a Voi per un consulto al quale non ho ancora avuto risposta dai vostri colleghi che mi seguono.
A fine ottobre sono stato vittima di un incidente della strada in automobile nel quale ho riportato una frattura bifocale al femore sx, una frattura pluriframmentaria dell'olecrano sx, microfratture alla caviglia sx e contusione del massiccio tibiale del ginocchio sx.
Vengo operato con successo al gomito, con l'introduzione di una placca 1/3 tubolare piegata a livello prossimale, e al femore con l'introduzione di un chiodo endomidollare T2 da 400 mm per 11 mm di diametro.
A distanza di più di un anno la situazione direi che è buona: frattura dell'olecrano ben consolidata e recupero quasi completo della motilità del gomito (in estensione ho ancora un lieve range di impedimento dovuto alla placca ricurva). Frattura al femore in fase di ultimazione di consolidamento (dopo aver dinamizzato il chiodo a maggio 2009 per un lieve ritardo) e recupero pressocchè completo della motilità del ginocchio (persiste ancora un lievissimo impedimento alla iperflessione, ma davvero di poco conto).
Il problema principale, a tutt'oggi, è a livello muscolare: il tono muscolare della coscia infortunata è discreto, ma faccio ancora fatica a produrre delle contrazioni forti, ad esempio quando mi alzo dalla sedia, o dalla posizione accovacciata provo a rialzarmi.
La sensazione è un dolore che scaturisce come da una "morsa" che mi circoscrive la coscia all'altezza dell'inguine/gran trocantere e che si irradia poi per buona parte del quadricipite.
La domanda che volevo porVi è: può essere normale un dolore di questo tipo? Ci sono possibilità di recupero in tal senso?
Se ce ne fosse la necessità posso inviare via mail gli esami radiografici.
In attesa di riscontri, ringrazio e saluto cordialmente.
[#1]
Gentile signore,
una frattura delfemore conseguente ad un trauma ad alta energia come il suo determina sempre un certo grado di lesione muscolare associata che può esitare in un muscolo ipotonico e magari aderente al piano scheletrico sottostante.
Parli col suo medico circa tali possibilità.
Cordiali saluti
una frattura delfemore conseguente ad un trauma ad alta energia come il suo determina sempre un certo grado di lesione muscolare associata che può esitare in un muscolo ipotonico e magari aderente al piano scheletrico sottostante.
Parli col suo medico circa tali possibilità.
Cordiali saluti
Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica
[#2]
Utente
Gent. Dott. Catena,
La ringrazio per il suo intervento così celere.
Senza dubbio la tonicità del muscolo della coscia infortunata non è al livello di quello della coscia sana.
In tal senso, e a seguito del Suo intervento, vorrei porLe ancora un mio dubbio: ci sono prospettive di miglioramento di questo quadro doloroso? Se sì, con quali eventuali accorgimenti/strategie da adottare?
Come da Lei consigliato, ne riparlerò senz'altro con i medici che mi seguono, anche se poco tempo fa accennando loro di questi miei problemi, erano rimasti piuttosto vaghi quasi soprassedendo sul darmi risposte.
Ancora grazie per il suo intervento.
Un cordiale saluto
La ringrazio per il suo intervento così celere.
Senza dubbio la tonicità del muscolo della coscia infortunata non è al livello di quello della coscia sana.
In tal senso, e a seguito del Suo intervento, vorrei porLe ancora un mio dubbio: ci sono prospettive di miglioramento di questo quadro doloroso? Se sì, con quali eventuali accorgimenti/strategie da adottare?
Come da Lei consigliato, ne riparlerò senz'altro con i medici che mi seguono, anche se poco tempo fa accennando loro di questi miei problemi, erano rimasti piuttosto vaghi quasi soprassedendo sul darmi risposte.
Ancora grazie per il suo intervento.
Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.2k visite dal 24/01/2010.
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