Frattura tibia e perone in cura con fe

A causa di un incidente in moto ho subito la frattura scomposta esposta di tibia e perone alla gamba destra. Sono stato operato l'8/10/09 e sono a tutt'oggi in cura con un fissatore esterno (3 fish a 3cm dalla caviglia e 2 fish 8cm sotto il ginocchio).
Deambulo senza stampelle (anche se zoppicando), sto facendo fisioterapia per la riabilitazione della tibio-tarsica. Qualche giorno fa l'ortopedico che mi ha operato, vedendo che avevo ormai il carico totale sulla gamba, ha deciso di svitare la vite centrale del fissatore in modo da permettere micromovimenti in verticale di 2-3mm dicendomi di fare un carico monopodalico diverse volte al giorno.
Dal momento in cui ha svitato la vite centrale, però, avverto uno "scrocchio" (come quando si scrocchiano le dita al mattino appena svegli) che all'inizio pensavo provenisse dalla caviglia, data la vicinanza della frattura, ma ora mi sembra essere concentrato sulla gamba all'altezza appunto della frattura. Lo "scrocchio" si sente durante la mobilitazione tibio tarsica e a volte mentre cammino.
Nel momento stesso in cui mi ha svitato la vite l'ho fatto presente all'ortopedico ma mi ha risposto di non preoccuparmi. A distanza di giorni il fastidio continua e ho paura a continuare la mobilitazzione in quanto non so se è la frattura a muoversi o effettivamente la caviglia.
Può essere che svitando solo la vite centrale succeda questo? Attendo con ansia, grazie.
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Dr. Nunzio Catena Ortopedico, Chirurgo della mano 479 22
Gentile signore,
il suo fissatore è stato dinamizzato cioè svitando la vite di cui lei parla sono concessi dei micromovimenti nella sede di frattura che stimolano la consolidazione scheletrica.
I fastidi che lei sente potrebbero esser connessi con questa situazione; lo faccia presente però al chirurgo ortopedico che la segue al fine di valutare la situazione in maniera maggiormente approfondita.
Saluti

Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica

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Utente
Utente
Grazie per la celerità nella risposta. Domani ho una visita con l'ortopedico che mi ha operato. Quello che mi preoccupa e che il "rumore" è sistematico ogni qual volta piego il piede in avanti e indietro per fare i movimenti per la mobilitazione della tibio tarsica. Non vorrei fosse troppo accentuato il movimento della frattura. L'ortopedico vorrebbe farmi fare un'altra radiografia ma l'ultima l'ho fatta 15 giorni fa. Ormai sono a circa 10 radiografie da 3 mesi a questa parte... vorrei evitare.
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Utente
Utente
Buonasera.
A oramai sette mesi dall'intervento il consolidamento osseo è a buon punto. Mi hanno rimosso il fissatore esterno circa un mese fa e le ferite lasciate dalle fiches sono oramai quasi sparite. Quello che resta è un problema tibio tarsico. Non riesco a piegare la caviglia in modo da poter camminare correttamente. Ha una mobilità ridotta probabilmente dovuta ai lunghi mesi di inattività. Ho iniziato la fisioterapia non appena ho potuto caricare peso sulla gamba e cioè a 3 mesi circa dall'intervento. Ad oggi, sono a 2 cicli da 10 sedute di fisioterapia post rimozione del FE ma ancora non vedo miglioramenti. Eseguo quotidianamente in un centro specializzato esercizi di mobilizzazione classici (allungamento tendine e polpaccio con l'aiuto di una scala, camminare sulle punte e sui talloni, esercizi di potenziamento quadricipite) e esercizi di propiocettiva (muovere il piede su una palla e usare una tavoletta monoasse) ma ancora ad oggi non riesco a scendere le scale un gradino dopo l'altro e ho problemi di equilibrio a restare in piedi sulla sola gamba infortunata. Oggi, l'ortopedico che mi ha operato mi ha presentato la necessità di far recuperare in fretta la mobilità della caviglia in quanto esistono piccole tracce di osteoporosi dovute all'immobilità, consigliandomi di camminare molto e anche per non andare incontro a problemi tipo l'algodistrofia. Volevo chiedere se sono normali questi tempi di recupero e se esistono altre tecniche di recupero della tibio tarsica oltre quelle classiche che già eseguo quotidianamente.
Grazie.
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