Menisco ginocchio destro
Salve, vorrei chiedere un consulto per mio papà. Allora, ha 56 anni e pratica molto sport (non a livello agonistico, ma gli piace molto giocare a tennis, calcio e andare a correre...) Da qualche tempo ha molto dolore al ginocchio destro e spesso si gonfia. Da premettere che una decina di anni fa (forse anche dodici...) è stato operato di menisco a questo ginocchio. Si è sottoposto a risonanza magnetica e sul referto c'è scritto che "il menisco esterno presenta dismogeneità di segnale centrmeniscale in paziente meniscectomizzato sul versante interno. legamenti crociati sono apprezzabili nel loro decorso. I legamenti collaterali sono indenni. E' presente una discreta quota di versamento articolare. Coesiste una dilatazione cistica della borsa del muscolo semimembranoso gastrocnemico con estensione craniocaudale di 4 cm circa e diametro AP di 1.5 cm circa. La rotula è in asse. Si apprezzano segni di condropatia in corrispondenza del compartimento femoro-tribale con interessamento del tessuto osseo subcondrale." Ora è in attesa di una visita specialistica da un ortopedico, ma io volevo chiedervi che cos'ha a questo ginocchio e se dovrà essere nuovamente operato al menisco (lui è convinto di sì...)
RingraziandoVi anticipatamente per le Vostre gentilissime risposte Vi porgo i miei più cordiali saluti.
RingraziandoVi anticipatamente per le Vostre gentilissime risposte Vi porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Buonasera, non credo sia possibile porre una diagnosi certa senza una visita basandosi solamente su un referto di una risonanza magnetica.
E' infatti necessario visitare il paziente per analizzare tutti i possibili problemi:
- la cartilagine rotulea
- il menisco esterno
- la cisti
durante la visita bisogna focalizzare l'attenzione anche su eventuali problemi relativi all'asse di carico degli arti inferiori e in questo caso potrebbe essere necessario eseguire delle radiografie in carico delle ginocchia.
prima di dire se sarà necessario o meno un intervento chirurgico bisognerà valutare attentamente tutte queste variabili.
cordialmente
Dr. M. Moioli
E' infatti necessario visitare il paziente per analizzare tutti i possibili problemi:
- la cartilagine rotulea
- il menisco esterno
- la cisti
durante la visita bisogna focalizzare l'attenzione anche su eventuali problemi relativi all'asse di carico degli arti inferiori e in questo caso potrebbe essere necessario eseguire delle radiografie in carico delle ginocchia.
prima di dire se sarà necessario o meno un intervento chirurgico bisognerà valutare attentamente tutte queste variabili.
cordialmente
Dr. M. Moioli
[#2]
gentile utente, è chiaro che quanto le dico è a carattere puramente discorsivo , poichè non è possibile porre diagnosi senza un esame obbiettivo del pz.
nonostante ciò il suo caso è utile per fare alcune considerazioni che possono esserLe utili.
sovente i pazienti meniscectomizzati, soprattutto se tale intervento è dovuto essere ampio o (addirittura totale in epoca pre artroscopica), sviluppano fenomeni artrosici precoci ( condropatia femorale, femoro rotulea, femoro tibiale).
questo accade perchè la riduzione della superficie meniscale, monolaterale poichè i menischi sono due, apporta delle asimmetrie , anche minimi , in una cinematica articolare particolarmente complessa.
inoltre il fenomeno degenerativo coinvolge necessariamente anche il menisco restante e la porzione di quello regooarizzato.
questo è il motivo perchè, attualmente, quando è possibile , si procede a meniscectomie selettive, asportando solamente la porzione malata.
è anche il motivo per cui è preferibile eseguire in tempi rapidi l'intervento per evitare la progressione della rottura/degenerazione del menisco che comporterebbe una sua più ampia resezione.
la cisti posteriore nella borsa del muscolo gastrocnemio, o cisti di backer, descritta, in realtà si tratta di una pseudocisti. infatti il cavo articolare è naturalmente in connessione con la borsa del gastrocnemio con un meccanismo a valvola.
per meglio spiegare, tutte le volte che il ginocchio si gonfia per la presenza di un eccesso di liquido articolare , una parte di esso è spinto posteriormente all'interno di questo sacchetto posteriore.
non si rende quasi mai necessaria la sua asportazione poichè abbiamo imparato che risolvendo la causa dell'eccesso di produzione di liquido sinoviale, spesso per via artroscopica o infiltrativa, tale "cisti" scompare .
sperando di essere stato esaustivo
un saluto
roberto de santis
nonostante ciò il suo caso è utile per fare alcune considerazioni che possono esserLe utili.
sovente i pazienti meniscectomizzati, soprattutto se tale intervento è dovuto essere ampio o (addirittura totale in epoca pre artroscopica), sviluppano fenomeni artrosici precoci ( condropatia femorale, femoro rotulea, femoro tibiale).
questo accade perchè la riduzione della superficie meniscale, monolaterale poichè i menischi sono due, apporta delle asimmetrie , anche minimi , in una cinematica articolare particolarmente complessa.
inoltre il fenomeno degenerativo coinvolge necessariamente anche il menisco restante e la porzione di quello regooarizzato.
questo è il motivo perchè, attualmente, quando è possibile , si procede a meniscectomie selettive, asportando solamente la porzione malata.
è anche il motivo per cui è preferibile eseguire in tempi rapidi l'intervento per evitare la progressione della rottura/degenerazione del menisco che comporterebbe una sua più ampia resezione.
la cisti posteriore nella borsa del muscolo gastrocnemio, o cisti di backer, descritta, in realtà si tratta di una pseudocisti. infatti il cavo articolare è naturalmente in connessione con la borsa del gastrocnemio con un meccanismo a valvola.
per meglio spiegare, tutte le volte che il ginocchio si gonfia per la presenza di un eccesso di liquido articolare , una parte di esso è spinto posteriormente all'interno di questo sacchetto posteriore.
non si rende quasi mai necessaria la sua asportazione poichè abbiamo imparato che risolvendo la causa dell'eccesso di produzione di liquido sinoviale, spesso per via artroscopica o infiltrativa, tale "cisti" scompare .
sperando di essere stato esaustivo
un saluto
roberto de santis
roberto de santis
chirurgo ortopedico
in roma
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.6k visite dal 23/04/2007.
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