Tallonite o sperone calcaneare?

sono (o ero?) un podista dilettante da ormai 2 anni e salvo un paio di stiramenti e un alluce rigido (tutti sulla stessa gamba destra) non avevo mai avuto particolari infortuni.
ho cambiato diverse scarpe come tutti consigliano per non incorrere in infortuni fino all'ultimo paio (tra l'altro di ottima marca).
il giorno dopo un allenamento lungo di circa 20 km mi sono alzato con un forte dolore al tallone. ho applicato per giorni ghiaccio e voltaren emulgel senza apprezzabili risultati (ovviamente ho smesso di correre per quasi un mese.
ho acquistato le talloniere in silicone in una sanitaria ortopedica ma anche qui niente risultati apprezzabili.
mi sono sottoposto a 10 sedute di ultrasuono terapie presso un mio amico fisioterapista. sembrava andare meglio e ieri mattina ho riprovato a fare una corsetta di pochi km ma purtroppo oggi avverto ancora un fastidio soprattutto se schiaccio con il dito la parte inferiore e mediale del tallone.
come posso sapere se nel frattempo la situazione non è degenerata provocandomi uno sperone calcaneare? quale terapia mi consigliate? ho sentito parlare della tecar ma so che costa molto e non vorrei spendere dei soldi inutilmente. è consigliabile una lastra?

spero mi risponderete perchè sono davvero disperato. in un periodo non particolarmente felice della mia vita la corsa era una sorta di valvola di sfogo e non poter correre mi sta pesando e non poco...

cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
E' possibile che sia presente uno sperone calcaneare, ma non è necessariamente lui il responsabile del dolore, che invece potrebbe essere semplicemente la conseguenza dell'infiammazione del punto dove si inseriscono i tendini della pianta del piede.
Prima di effettuare terapie, scegliere talloniere e decidere di fare rx è opportuno consultare un ortopedico . Se si tratta di fascite plantare questa può essere affrontata con un trattamento che si avvale del plantare di scarico (fatto dopo un accurato esame su una pedana baropodometrica che evidenzia la distribuzione dei carichi) che va indossato tutto il giorno e non solo nelle scarpe da corsa, e contemporaneamente delle terapie fisiche (che vanno dal laser YAG alla Tecar). Non ci è possibile dire quali accertamenti e soprattutto quali cure fare senza averLa visitata: sarà lo specialista a consigliarLe il percorso corretto. Nell' attesa sospenda la corsa.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
aggiornamento:
dopo il laser ed una terapia antiinfiammatoria a base di brufen la situazione sembrava risolta tanto da permettermi di tornare ad allenarmi ai vecchi standard chilometrici e tempistici (ovviamente gradatamente).
purtroppo però giorni fa dopo una partita di calcetto ho riavvertito netto e forte il dolore e ho deciso di sottopormi ad un'indagine radiologica da cui è emerso tale referto:
"L'esame è stato eseguito nelle 2 proiezioni ortogonali. Non si apprezzano alteraznini ossee morfostrutturali. Regolari i rapporti articolari. Iniziale spinetta calcaneare"

L'ultima frase è stata la mazzata...
E' risolvibile con un plantare da scarico e magari qualche tecar la situazione essendo la spina davvero microscopica o pensate che dovrò ricorrere alle onde d'urto? in questo secondo caso in quanto tempo è risolvibile la situazione? ed a quale costo?

Grazie anticipatamente...
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Utente
Utente
errata corrige: dopo gli ultasuoni e non laser
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Se rilegge la mia risposta del 13 gennaio trova le rsiposte. E' ovvio, naturalmente che non è possibile decidere le terapie senza averLa visitata. E le previsioni sui tempi non sono realizzabili
Cordiali saluti