La frattura del v metacarpo, ho portato il gesso

Salve, chiedo questo consulto perchè sono molto preoccupato in attesa dei risultati della lastra e di un ortopedico fidato.
Ho subito la frattura del V metacarpo, ho portato il gesso per 30 giorni, ho tolto il gesso ieri ma la zona interessata è ancora molto gonfia oltre al fatto che non riesco minimamente a chiudere la mano.
In ospedale non mi hanno dato alcuna indicazione circa terapia riabilitativa nè fatto una lastra.
E' normale tutto ciò?
Ho sentito molte storie di persone che dopo una esperienza simile si sono dovute operare per riacquistare la giusta mobilità.
Ho seguito alla lettera tutte le indicazioni dell'ospedale dove ho fatto anche il pronto soccorso. Ho tutta la documentazione. Mi chiedevo inoltr se ho qualche diritto a riguardo.
Cosa devo fare?
Grazie mille.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Una frattura richiede una radiografia per essere riconosciuta (e di conseguenza trattata in modo idoneo) e almeno una radiografia al termine della cura per controllare la consolidazione (fatte poche eccezioni per casi particolari)
Alla rimozione del gesso è abbastanza normale che ci siano problemi di gonfiore-dolore-limitazione funzionale; in genere si risolvono con l'uso della mano e con la riabilitazione.
Sulle storie sentite lascerei stare perché non ci si può basare sui "sentito dire", non ci sono due casi clinici simili e tanto meno due pazienti simili . E' possibile che alcuni debbano essere stati operati ma non necessariamente tutto quello che è capitato ad altri deve capitare a Lei.
Infine "diritto al riguardo" di cosa? Ha tolto il gesso ieri, è in attesa dei risultati di una radiografia, in una parola il trattamento non è finito. Non riesco a capire il problema.
Si affidi all'ortopedico fidato e ponga a lui, DOPO la visita e la visione delle radiografie, tutte le domande su tempi e modi di ripresa, sulle condizioni della frattura, ecc., perché solo così può avere un quadro specifico del SUO caso.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it