Lussazione caviglia con frattura trimalleolare
Salve, due anni fa con un movimento repentivo sull'asfalto mi ritrovai a terra con la lussazione tibio-tarsica e la frattura trimalleolare del piede sinistro. Dopo 5 giorni di trazione mi operarono, e mi furono applicate: una piastra sul perone per saldare l'osso spezzato a 13 cm. dal malleolo, e una vite sottostante al malleolo tibiale.
Mi dissero subito che avevo distrutto la caviglia ma che a livello osseo avevano sistemato tutto perfettamente. Rimasi ingessato per 40 giorni, ma ricordo che nemmeno al momento della gessatura riuscivano a farmi flettere la caviglia, così mi gessarono con il piede non perpendicolare alla gamba, ma con un angolo interno di 95°.
Dopo un anno durante il quale mi sottoposi a varie terapie per il recupero della flessione (idrokinesiterapie, ultrasuoni, correnti interferenziali, ginnastica), i signori del centro fisiatrico mi consigliarono di rimuovere i mezzi di sintesi, perchè questi a loro dire ostacolavano parzialmente il movimento. Parallelamente, l'ortopedico mi disse che non sarebbe servito a nulla rimuovere i ferri, ma io decisi di rimuoverli ugualmente. Poi rincominciai con le terapie, piu precisamente con la massoterapia, una terapia massacrante a 6 mani nella quale provarono a sbloccarmi la caviglia per il deficif motorio in flessione, ma senza nessun risultato a parte i dolori che mi procuravano.
Allora ritornai dall'ortopedico che mi operò per una consulenza, il quale mi disse che in casi analoghi al mio, per rimuovere i fastidi usano fare l'artrodesi!! Da parte mia questo è inaccettabile, perchè tutto sommato ho avuto sì un trauma consistente, ma dovuto ad una semplice caduta a terra mentre camminavo a piedi, non sono stato vittima di incidenti stradali o quant'altro.
Deluso ma determinato, due mesi fà decisi di rivolgermi ad un'atro centro fisiatrico, nel quale il fisiatra manipolandomi la caviglia mi disse che la causa dei miei problemi è l'accorciamento del tendine d'achille. Ora mi stanno facendo una terapia di 20 minuti per seduta con un apparecchio nominato Tekar, e un'oretta di ginnastica mirata all'allungamento del tendine d'achille.
Sinceramente non vedo miglioramenti, nè per quel che riguarda la flessione, né per il dolore ed il gonfiore che continuo ad avere.
A tutti coloro che fino ad ora mi hanno visitato, ho chiesto se una risonanza magnetica potrebbe far luce sul mio caso, ma tutti mi hanno sempre detto che non scoprirei nulla di nuovo.
Vorrei chiederVi se in base alla vostra esperienza avete qualche consiglio da darmi. Vi ringrazio anticipatamente.
Mi dissero subito che avevo distrutto la caviglia ma che a livello osseo avevano sistemato tutto perfettamente. Rimasi ingessato per 40 giorni, ma ricordo che nemmeno al momento della gessatura riuscivano a farmi flettere la caviglia, così mi gessarono con il piede non perpendicolare alla gamba, ma con un angolo interno di 95°.
Dopo un anno durante il quale mi sottoposi a varie terapie per il recupero della flessione (idrokinesiterapie, ultrasuoni, correnti interferenziali, ginnastica), i signori del centro fisiatrico mi consigliarono di rimuovere i mezzi di sintesi, perchè questi a loro dire ostacolavano parzialmente il movimento. Parallelamente, l'ortopedico mi disse che non sarebbe servito a nulla rimuovere i ferri, ma io decisi di rimuoverli ugualmente. Poi rincominciai con le terapie, piu precisamente con la massoterapia, una terapia massacrante a 6 mani nella quale provarono a sbloccarmi la caviglia per il deficif motorio in flessione, ma senza nessun risultato a parte i dolori che mi procuravano.
Allora ritornai dall'ortopedico che mi operò per una consulenza, il quale mi disse che in casi analoghi al mio, per rimuovere i fastidi usano fare l'artrodesi!! Da parte mia questo è inaccettabile, perchè tutto sommato ho avuto sì un trauma consistente, ma dovuto ad una semplice caduta a terra mentre camminavo a piedi, non sono stato vittima di incidenti stradali o quant'altro.
Deluso ma determinato, due mesi fà decisi di rivolgermi ad un'atro centro fisiatrico, nel quale il fisiatra manipolandomi la caviglia mi disse che la causa dei miei problemi è l'accorciamento del tendine d'achille. Ora mi stanno facendo una terapia di 20 minuti per seduta con un apparecchio nominato Tekar, e un'oretta di ginnastica mirata all'allungamento del tendine d'achille.
Sinceramente non vedo miglioramenti, nè per quel che riguarda la flessione, né per il dolore ed il gonfiore che continuo ad avere.
A tutti coloro che fino ad ora mi hanno visitato, ho chiesto se una risonanza magnetica potrebbe far luce sul mio caso, ma tutti mi hanno sempre detto che non scoprirei nulla di nuovo.
Vorrei chiederVi se in base alla vostra esperienza avete qualche consiglio da darmi. Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile signore
in un caso complesso come il suo le cause della rigidità articolare possono essere molteplici e quindi poter darle un parere sulla base del solo racconto è alquanto limitativo.
Certamente un inizio di artrosi post traumatica è da prendere certamente in considerazione, ed anche l'idea dell'accorciamento del tendine d'Achille non è da scartare.
Le consiglio di contattare un centro di chirurgia del piede.
Cordiali saluti
in un caso complesso come il suo le cause della rigidità articolare possono essere molteplici e quindi poter darle un parere sulla base del solo racconto è alquanto limitativo.
Certamente un inizio di artrosi post traumatica è da prendere certamente in considerazione, ed anche l'idea dell'accorciamento del tendine d'Achille non è da scartare.
Le consiglio di contattare un centro di chirurgia del piede.
Cordiali saluti
Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua attenzione.
Io nel frattempo ho eseguito una R.M. con l'esito sottostante.
Nei limiti del comparto mediale e laterale della caviglia con note tenosinovitiche ai tendini del comparto mediale.
Modesta componente liquida endoarticolare a livello dell'articolazione tibio-astragalica.
Non riconoscibili lacerazioni ligamentose sottoastragaliche.
Marcati fenomeni condropatici tibio-astragalici e meno evidenti astragalo-calcaneari.
Fenomeni di sofferenza della spongiosa ossea sia all'astragalo, specie al domo astragalico, che a livello della tibia distale.
Nei limiti il tendine achilleo.
Con questo esito a chi potrei rivolgermi nella mia regione? (VENETO)
Potrebbe anticiparmi un suo parere in merito a questa R.M.?
Io nel frattempo ho eseguito una R.M. con l'esito sottostante.
Nei limiti del comparto mediale e laterale della caviglia con note tenosinovitiche ai tendini del comparto mediale.
Modesta componente liquida endoarticolare a livello dell'articolazione tibio-astragalica.
Non riconoscibili lacerazioni ligamentose sottoastragaliche.
Marcati fenomeni condropatici tibio-astragalici e meno evidenti astragalo-calcaneari.
Fenomeni di sofferenza della spongiosa ossea sia all'astragalo, specie al domo astragalico, che a livello della tibia distale.
Nei limiti il tendine achilleo.
Con questo esito a chi potrei rivolgermi nella mia regione? (VENETO)
Potrebbe anticiparmi un suo parere in merito a questa R.M.?
[#3]
Gentile signore,
il referto della sua RM parla di un quadro di sofferenza articolare a livello dell'articolazione tibio astragalica assolutamente compatibile con il suo trauma passato e che sicuramente possono esser la causa principale dei fastidi che lei accusa.
Una valutazione clinica ortopedica credo sia da prendere in considerazione per mettere insieme l'esito della RM con i dati clinici e poterla indirizzare verso la forma di trattamento più adeguato.
Cordiali saluti
il referto della sua RM parla di un quadro di sofferenza articolare a livello dell'articolazione tibio astragalica assolutamente compatibile con il suo trauma passato e che sicuramente possono esser la causa principale dei fastidi che lei accusa.
Una valutazione clinica ortopedica credo sia da prendere in considerazione per mettere insieme l'esito della RM con i dati clinici e poterla indirizzare verso la forma di trattamento più adeguato.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Egregio dottore, sono stato visitato da un noto ortopedico del Nord-est il quale dopo aver confrontato le mie radiografie attuali con quelle di 6 mesi fa, mi ha detto che lo spessore della cartillagine si sta assottigliando e quindi la mia "è una caviglia persa".
Mi ha detto chiaramente che entro la fine dell'anno dovrò sottopormi alla artrodesi oppure alla artroplastica, nel frattempo mi ha prescritto 5 iniezioni da fare una ogni tre settimane per via intrarticolare, di cortisone DEPO-MEDROL 40mg/ml + acido ialuronico HY ALGAN 20mg/2ml
Inoltre si prescrive un ciclo di tre mesi di punture di Acido clodronico DIFOSFONAL 100mg/3,3ml.
Rendendomi conto della gravità della mia situazione
mi sono rivolto ad un altro noto professore di Ferrara, il quale adotta la tecnica artroscopica per intervenire sulla cartilagine.
Vorrei un suo consiglio su chi dei due ortopedici seguire. Oppure se è il caso seguirne un'altro ancora.
La ringrazio infinitamente, M.S.
Mi ha detto chiaramente che entro la fine dell'anno dovrò sottopormi alla artrodesi oppure alla artroplastica, nel frattempo mi ha prescritto 5 iniezioni da fare una ogni tre settimane per via intrarticolare, di cortisone DEPO-MEDROL 40mg/ml + acido ialuronico HY ALGAN 20mg/2ml
Inoltre si prescrive un ciclo di tre mesi di punture di Acido clodronico DIFOSFONAL 100mg/3,3ml.
Rendendomi conto della gravità della mia situazione
mi sono rivolto ad un altro noto professore di Ferrara, il quale adotta la tecnica artroscopica per intervenire sulla cartilagine.
Vorrei un suo consiglio su chi dei due ortopedici seguire. Oppure se è il caso seguirne un'altro ancora.
La ringrazio infinitamente, M.S.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 20k visite dal 04/01/2010.
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