Il 3/02/2007 mi sono rotto il tendine d'achille
Salve mi chiamo Gianfranco e il 3/02/2007 mi sono rotto il tendine d'achille. Due giorni dopo mi hanno operato e messo un gambaletto per 4 settimane. Dopo avermi visitato mi hanno rifatto il gambaletto per altre 3 settimane con la possibilità di caricarci sopra. Il consulto medico, dopo questo periodo, ha detto che tutto è ok e che posso fare qualsiasi cosa tranne camminare in discesa carico. Faccio il muratore ed avendo ripreso il lavoro 5 giorni dopo la rimozione del gesso ho continuamente la caviglia gonfia che mi rende doloroso ogni passo. Sò che la riabilitazione sarà lunga ma volevo sapere per quanto continuerò a zoppicare se ovviamnente è possibile dare una risposta e se posso fare qualcosa per il gonfiore oltre agli impacchi d'argilla, bagni col sale del mar morto, pomate varie. Grazie
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Gentile utente,
il trattamento "standard" in caso di lesione del tendine achilleo prevede la sua sutura, il "rinforzo" della zona suturata con incisione-ribaltamento di tendine prossimale o, similmente, incisione e ribaltamento dell'aponeurosi (tendine "espanso") per fornire rinforzo di collagene al tendine rotto. L'arto infortunato viene posto in gesso a gambalone con il piede atteggiato in equino (iperflesso plantarmente) in modo da avvicinare i capi suturati del tendine. Calcolando che un tendine guarisce in circa 30 giorni, dopo tale periodo il gesso a gambalone viene asportato e il piede viene posizionato in "neutro" (90°) per altrettanti (30) giorni in modo da ri-ottenere la corretta lunghezza del tendine e perciò la sua funzionalità. Il gonfiore da Lei riportato è la conseguenza della stasi venosa a seguito di apparecchio gessato (per quanto lei camminasse sul gesso a gambaletto non si ottiene il movimento del piede e della caviglia, perciò si crea una situazione di stasi sanguigna) per altro già presente come conseguenza dell'intervento chirurgico. Tale "stagnazione" si risolverà senz'altro nei mesi a seguire. Qualche semplice "accortezza" quale : mantenere l'arto sopraelevato quando Lei è allettato, tenere sempre in movimento la caviglia con flesso-estensione attiva anche quando non carica (ad esempio quando Lei è seduto) e posizionare la borsa del ghiaccio a cicli, può esserLe senz'altro d'aiuto per risolvere tale problematica.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
il trattamento "standard" in caso di lesione del tendine achilleo prevede la sua sutura, il "rinforzo" della zona suturata con incisione-ribaltamento di tendine prossimale o, similmente, incisione e ribaltamento dell'aponeurosi (tendine "espanso") per fornire rinforzo di collagene al tendine rotto. L'arto infortunato viene posto in gesso a gambalone con il piede atteggiato in equino (iperflesso plantarmente) in modo da avvicinare i capi suturati del tendine. Calcolando che un tendine guarisce in circa 30 giorni, dopo tale periodo il gesso a gambalone viene asportato e il piede viene posizionato in "neutro" (90°) per altrettanti (30) giorni in modo da ri-ottenere la corretta lunghezza del tendine e perciò la sua funzionalità. Il gonfiore da Lei riportato è la conseguenza della stasi venosa a seguito di apparecchio gessato (per quanto lei camminasse sul gesso a gambaletto non si ottiene il movimento del piede e della caviglia, perciò si crea una situazione di stasi sanguigna) per altro già presente come conseguenza dell'intervento chirurgico. Tale "stagnazione" si risolverà senz'altro nei mesi a seguire. Qualche semplice "accortezza" quale : mantenere l'arto sopraelevato quando Lei è allettato, tenere sempre in movimento la caviglia con flesso-estensione attiva anche quando non carica (ad esempio quando Lei è seduto) e posizionare la borsa del ghiaccio a cicli, può esserLe senz'altro d'aiuto per risolvere tale problematica.
Cordiali saluti,
Andrea Salvi
Dott. Andrea Salvi
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 19.7k visite dal 08/04/2007.
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