Un certo cassetto posteriore

A fine Agosto 2009, dopo una caduta in bicicletta e successiva rsm, due ortropedici mi hanno diagnosticato una lesione di primo grado (striramento) del legamento crociato posteriore. Entrambi mi hanno assicurato che il ginocchio sarebbe "andato a posto" con una buona riabilitazione (mi hanno parlato della cicatrizzazione del LCP, a differenza del LCA). Ho iniziato una riabilitazione con esercizi di leg press, leg extension, propriocettivita', ecc... Alla successiva RSM di inizio dicembre e' stata confermata la lesione, senza altri interessamenti. Il problema e' che, nonostante il dolore sia ormai passato, il ginocchio non e' ancora a posto e noto una certa instabilita', in quanto c'e' un certo cassetto posteriore. Allora chiedo: 1) "andare a posto" cosa significa ?: il legamento posteriore cicatrizza e torna come prima oppure avro' sempre una lassita' al ginocchio ? come fare per eliminare il cassetto ? (mi hanno parlato di successivi esercizi ai flessori). La mia situazione e' compatibile con lo sci (magari con l'utilizzo di un tutore)?
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile utente
Se il LCP è rotto nella parte intermedia spesso non cicatrizza.
La cosa importante è sapere se attualmente il suo LCP è guarito dal punto di vista anatomico e se nel caso fosse guarito, sia guarito con " allungamento delle fibre".
Se il LCP fosse rotto (mi fa pensare questa evenienza la presenza del cassetto posteriore) andrebbe ricostruito.
Se fosse " allungato" si potrebbe tentare un ritensionamento.
Ci faccia sapere.
Corsiali saluti

Antonio Mattei

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Utente
Utente
Egr. Dott. Mattei,
la ringrazio della risposta.
Ho avuto la conferma che il LCP non e' rotto. La lesione e' di primo grado (mi dicono che la rottura sarebbe di terzo grado). Premesso che l'intsbilita' e' in parte psicologica (non lo sento come l'altro) in parte reale (ho un cassetto giudictao di 5 mm), la domanda riguarda il decorso, cioe' se gli esercizi di fisioterapia che sto facendo (ora quadicipiti, in seguito flessori) stabilizzeranno meglio il ginocchio e come. E' interessante la sua idea del ritensionamento, di cui non ne sapevo niente. L'ortopedico interpellato ha giudicato la mia situazione compatibile anche con lo sci ma non i ha parlato del ritensionamento. Di cosa si tratta ? Grazie
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Esiste la possibilità di utilizzare le radiofrequenze per rimettere in tensione le fibre.
Naturalmente nel suo caso mi sembra non sia necessario visto che si tratta solo di uno stiramento.
Esegua una corretta riabilitazione e vedrà andrà tutto a posto!
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie dottore. Vorrei sapere le modalita' di questa radiofrequenza e dove trovare chi utilizza questa tecnica.

cordiali saluti
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile utente
La radiofrequenza è normalmente utilizzata in artroscopia e in genere tutti gli artroscopisti la usano.
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Utente
Utente
La ringrazio della risposta. Per quanto riguarda la lesione, l'ortopedico mi ha diagnosticato una lesione di primo grado, mentre il tecnico della risonanza propende per una lesione tra il primo e il secondo, comuqnue gia' cicatrizzata. Sono stato 5 giorni a sciare, e non ho avuto particolari problemi (con una ginocchiera) ma tuttavia ho sempre il cassetto (di circa mezzo cm), alla sera il ginocchio mi duoleva un po', e tuttora non lo sento ancora normale. Avendo tutte le persone che ho sentito escluso l'operazione, c'e' qualcosa che posso fare (oltre il mantenimento del tono muscolare) per migliorare la mia situazione ? grazie mille
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Direi che la cosa migliore è mantenere un buon tono miscolare.
Se il crociato è ancora efficiente il suo ginocchio dovrebbe riprendere bene.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore, a 6 mesi dall'infortunio ho fatto tutto il possibile (relativamente al potenziamento muscolare) ma non mi sento ancora a posto. Ribadisco che l'ortopedico ha escluso categoricamente qualsiasi intervento e mi ha anche riferito che a suo dire la radiofrequenza non serve a niente. Il mio ginocchio mi da' alcune volte una sensazione di leggera instabilita' e altre volte un lieve fastidio. Io vorrei fare tutto il possibile per recuperare al 100%; cosa posso fare nella mia situazione, considerando che sono disponibile a ogni soluzione ma mi trovo in "impasse" ? grazie sin d'ora
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile utente
è difficile dare dei consigli per web.
Io credo che il punto della questione è sapere se il suo ginocchio è stabile oppure no.
Diversamente è impossibile consigliare una terapia.
Se il crociato è rotto va operato se invece non è rotto allora il ginocchi odeve essere stabile a meno che non ci siano altre condizioni che lo rendono instabile.
Ma naturalmente per via telematica è impossibile farne una valutazione.
Si affidi al suo ortopedico di fiducia e segua i suoi consigli perchè la conosce molto meglio di chiunque altro.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore, mi scuso perche' la mia mail non e' stata forse sufficientemente chiara. Capisco la difficolta' di una diagnosi via mail, ma non e' questo quello di cui ho bisogno. Necessito invece di un consiglio sulla terapia. L'ipotesi di partenza e': lcp non rotto (lesione di 1°grado) e cassetto di 0,5 cm. Quindi su cosa fare oltre al potenziamento muscolare. Per ultimo, dalla sua mail, mi sorge il dubbio se il cassetto di 0,5 cm e' conciliabile con la sitauzione di legamento "non rotto" e se forse il problema e' il concetto di "stabilita'" (nel mio caso non posso dire di avere un ginocchio instabile, ma di avere una "sensazione" di instabilita'). Mi scuso se sono stato complicato ma e' per questo che vi ho interpellato.
Grazie
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Ma il problema è proprio questo, se Lei ha una sensazione di instabilità vuol dire che il ginocchio non è stabile.
Le strutture che "tengono" il ginocchio non sono soltanto i legamenti crociati.
Se Lei ha fatto il percorso di recupero muscolare della coscia (muscoli anteriori e posteriori) e il ginocchio continua a darle questa sensazione allora ci deve essere qualcosa che ancora non è stao messo a punto, non so se riesco a chirirle il concetto.
Cordiali saluti
[#12]
Utente
Utente
quindi mi consiglia una terza risonanza ? o di proseguire il potenziamento ? o di cambiare ortopedico ? mi scusi ma non riesco a uscire dall'impasse
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Le consiglierei di continuare il potenziamento in modo corretto e poi di rifare la valutazione clinica.
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Utente
Utente
Grazie dottore, oltre al potenziamento vorrei tentare il ritensionamento con radiofrequenze. Ho sentito alcuni ospedali e cliniche in Emilia ma non ho trovato riscontri. Sa indirizzarmi in qualche struttura specialistica ?
Grazie
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Non saprei dirle un centro in partiolare ma questo tipo di chirurgia è in genere praticato da tutti gli artroscopisti.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore. Ho parlato con il mio ortopedico (di cui mi fido ciecamente) del ritensionamento con radiofrequenza. Lo ha sconsigliato per il rischio necrosi.In pratica: se riesce, sono a posto e scompare il lieve cassetto, ma se non riesce (e il rischio c’e’) poi devo farmi operare. Mi ha invece consigliato 3 serie di infiltrazioni con acido ialuronico. Certamente ho accettato il suo consiglio ma espongo i miei dubbi. Mi sembra una cosa un po’ blanda, soprattutto mi sembra un palliativo, cioe’ una cosa fatta solo a scopo di prevenire l’artrosi (che purtroppo so che avro’). Mi pare che sara’ un qualcosa che cura le conseguenze del problema (la dolia) ma non interviene sulla causa. Gradivo un suo parere. Grazie.
[#17]
Utente
Utente
Grazie ancora dottore. Ho parlato con il mio ortopedico (di cui mi fido ciecamente) del ritensionamento con radiofrequenza. Lo ha sconsigliato per il rischio necrosi.In pratica: se riesce, sono a posto e scompare il lieve cassetto, ma se non riesce (e il rischio c’e’) poi devo farmi operare. Mi ha invece consigliato 3 serie di infiltrazioni con acido ialuronico. Certamente ho accettato il suo consiglio ma espongo i miei dubbi. Mi sembra una cosa un po’ blanda, soprattutto mi sembra un palliativo, cioe’ una cosa fatta solo a scopo di prevenire l’artrosi (che purtroppo so che avro’). Mi pare che sara’ un qualcosa che cura le conseguenze del problema (la dolia) ma non interviene sulla causa. Gradivo un suo parere. Grazie.
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore. Ho parlato con il mio ortopedico (di cui mi fido ciecamente) del ritensionamento con radiofrequenza. Lo ha sconsigliato per il rischio necrosi.In pratica: se riesce, sono a posto e scompare il lieve cassetto, ma se non riesce (e il rischio c’e’) poi devo farmi operare. Mi ha invece consigliato 3 serie di infiltrazioni con acido ialuronico. Certamente ho accettato il suo consiglio ma espongo i miei dubbi. Mi sembra una cosa un po’ blanda, soprattutto mi sembra un palliativo, cioe’ una cosa fatta solo a scopo di prevenire l’artrosi (che purtroppo so che avro’). Mi pare che sara’ un qualcosa che cura le conseguenze del problema (la dolia) ma non interviene sulla causa. Gradivo un suo parere. Grazie.
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Gentile utente
Diciamo che sarei del parere di ripetere il concetto precedentemente esposto e cioè di valutare se effettivamente questo ginocchio è stabilie.
Se lo è allora può anche andar bene la terapia infiltrativa se la sintomatologia dipende da un "difetto" cartilagineo.
Altrimenti se invece il problema è la stabilità allora va focalizzata l'attenzione su questo e in questo caso le infiltrazioni non hanno un grosso significato.
Spero di essere stato esauriente.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Egr. Dottore, vorrei tornare al ritensionamento con rdiofrequenze di cui lei mi ha parlato all'inzio delle mie richieste. Ho trovato un suo vecchio consulto in cui Lei dice "Il ritensionamento con radiofrequenze è una tecnica spesso usata ma con risultati dubbi, soprattutto se si parla di lesione del legamento e non di una lassità". Vorrei sapere se quindi nel mio caso e' da escludere ? Per un aggiornamento della situazione posso dirle che ora, a 8 mesi dall'infortunio, nello sport (bicicletta, sci, palestra) sono a posto al 99%. Il mio problema persiste quando sto in piedi per molto tempo, in cui noto un po' di fastidio, e la presenza ancora di un click rotuleo. Penso che il potenziamento muscolare che sto facendo non risolvera' quei 2 problemi, quindi non so cosa fare. Grazie ancora e saluti
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Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 944 50
Il click rotuleo non è in genere sintomo di instabilità.
I miei dubbi continuanno ad esserci relativamente alla causa che le provoca fastidio.
Un LCP (crociato posteriore) isolato in genere o crea forti instabilità (se associato ad altre lesioni) oppure normalmente consente una vita, comprese le attività sportive, abbastanza normale.
La conclusione è che alla luce di quanto Lei ha riferito continuerei a consigliarle una riabilitazione intesa come potenziamento muscolare.
Cordiali saluti
[#22]
Utente
Utente
Buongiorno dottore, avrei un altro quesito. Ho letto dell'infortunio al LCP di un giocatore del Palermo Calcio a inizio Maggio: lieve lesione al LCP. Sembrava da non operare, ma dopo visita in una famosa clinica romana, si e' deciso per un intervento di "regolarizzazione della lesione parziale del LCP". I giornali parlano di un poternzionamento, rafforzamento del LCP esistente, in artroscopia. Di cosa si tratta ? Essendo una condizione mi pare simile alla mia, potrei valutare la fattibilita' di tale intervento ?
Grazie e saluti