Il medico dice che è riusito
età 38 m.1,70 kg73 con gambe modicamente vare.Nel marzo 2009 durante un allenamento di calcio ho cominciato ad avvertire nel reparto mediale del ginocchio sx un dolore che andava progressivamente ad aumentare fino al punto di dovermi fermare.Il giorno successivo mi ritrovavo con l'arto pressochè bloccato e provavo un gran dolore ne reparto mediale solo ad appoggiare il piede a terra.In Maggio effettuo una RMN con esito di;Fissurazione trasversale incompleta di corpo-corno posteriore del menisco mediale,verosimilmente aperta sul versante tibiale,con associata irregolarità del bordo libero e fenomeni degenerativi a ridosso de muro posteriore.integro il menisco laterale.Discreta tendinosi inserzionale proossimale del rotuleo con prevalente interessamento del versante mediale,crociati e collaterali regolari.l'ortopedico visionato il tutto conferma il menisco da operare in artroscopia selettiva.in Luglio vengo operato e il medico dice che è riusito a preservare più del 70% di menisco.Dopo 3 mesi visto che il dolore era peggiorato da prima dell'intervento vengo visitato anche dal primario dicendomi che soffro di condropatia femorotibiale e che l'unica soluzione è eseguire una osteotomia valgizzante bilaterale,prescrivendomi fisioterapia,infiltrazioni di sodio ialuronato e suolette con piano inclinato esterno 0,8.di mia iniziativa ho ripetuto una RMN che dice; Piccolo il menisco mediale per esiti di regolarizzazione con alterazioni degenerative in corrispondenza del corno posteriore,regolare il menisco laterale,regolari crociati e collaterali.iniziali alterazione artrosiche associate a condrosi alle superfici di carico femorotibiali sul versante interno.assottigliata e disomogenea la cartilagine ialina alla femoro-rotulea,per condrosi.Accentuata la settatura sinoviale nella parte profonda del corpo di hoffa.Il tendine sottorotuleo risulta un pò inspessito,fatto più evidente all'inserzione rotulea.Ildottore visionando le lastre dice che confermano la condropatia femorotibiale.Ad ora non stò per nulla bene,a volte il dolore è minimo e altre non riesco quasi a camminare.Volevo sentire pareri di altri specialisti se non esistano altri metodi meno invasivi per poter eliminare il dolore.Sono disperato,alla notte sogno di giocare a calcio.Ringrazio anticipatamente coloro che vogliano rispondermi.
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Gentile utente,
purtroppo se il Suo ginocchio presenta già delle alterazioni artrosiche e non risponde alle terapie conservative e all'acido ialuronico, l'unica alternativa è l'intervento di osteotomia.
Personalmente è un intervento che riservo a pochi, sceltissimi pazienti.
Le spiego perchè:
l'artrosi è una patologia dalla quale non si può guarire. Si alternano periodi di benessere a periodi di riacutizzazione, ma la patologia è degenerativa ed evolve lentamente in senso peggiorativo.
Mi dispiace raffreddare le Sue speranze, ma credo che la cosa più importante, al momento, non sia quella di farla tornare in fretta sui campi di calcio, ma SALVARE il Suo ginocchio. Il Suo ginocchio si trova in un momento delicato, e se maltrattato, potrebbe precocemente portarla alla necessità di impiantarle una protesi.
Non ho idea del grado di gravità della Sua patologia (non potendola visitare nè vedendo le lastre), ma leggendo i referti sicuramente c'è la possibilità che un domani si debba pensare alla soluzione protesica.
Quindi è importante valutare attentamente i Suoi esami per capire se il Suo ginocchio può beneficiare dell'intervento di osteotomia o se la patologia è già troppo avanzata e renderebbe l'intervento inutile.
L'intervento ha lo scopo di ridurre il dolore e SOPRATTUTTO di riequilibrare i carichi compartimentali del Suo ginocchio, RALLENTANDO il processo artrosico.
Naturalmente è un intervento chirurgico, presenta quindi dei rischi di complicanze, e -devo avvertirLa- non sempre dà i risultati sperati.
Però (ripeto, sempre che lo stato del Suo ginocchio lo permetta) è un tentativo che sicuramente vale la pena di fare per cercare di allontanare quanto più possibile lo spauracchio della protesi.
Quando sarà guarito dall'osteotomia potrà riprendere a fare attività sportiva, ma Le consiglio di selezionare attività sportiva a basso impatto sul ginocchio: nuoto, bicicletta, palestra. Le sconsiglio vivamente di scegliere la corsa o il calcio come sport da praticare con frequenza. Se tratta bene il Suo ginocchio, potrebbe durarLe ancora tanti anni, e concederle il lusso addirittura di qualche partitella di pallone tra amici ogni tanto. Ma mi raccomando, non bruci subito tutte le Sue cartucce, o si ritroverà a breve con un ginocchio inservibile!
L'ultimo consiglio: data la delicatezza dell'intervento, si rivolga ad un ortopedico esperto nella metodica che utilizza. In generale, le anticipo che esistono tre tecniche:
1) fissazione interna con placca
2) fissazione esterna assiale (FEA)
3) fissazione esterna circolare (Ilizarov).
1) è la soluzione meglio tollerata dal paziente, e che garantisce la guarigione più rapida. Io personalmente non adotto più questa soluzione, perché è quella che a mio parere dà più frequentemente complicanze e dà i risultati funzionali peggiori.
2) l'impianto di un fissatore esterno consente una correzione monoplanare graduale del varismo, con un ridotto rischio di complicanze e un miglior risultato funzionale. I tempi di guarigione sono però più lunghi e comporta il disagio per il paziente di dover portare il fissatore esterno durante tutta la convalescenza.
3) L'Ilizarov è la tecnica più laboriosa, ma che dà i risultati migliori: ridottisima possibilità di complicanze, risultati funzionali ottimali, possibilità di correzione progressiva triplanare.
Lo svantaggio per il paziente è che il fissatore di Ilizarov è molto ingombrante, quindi rende la convalescenza più noiosa e scomoda. Specifico però che il fissatore di Ilizarov, a differenza delle altre tecniche, consente di caricare da subito sul ginocchio operato, tanto che in alcuni casi non sono neppure necessarie le stampelle.
Ci tenga informati sull'evoluzione del Suo caso e sulle Sue scelte.
Distinti saluti
purtroppo se il Suo ginocchio presenta già delle alterazioni artrosiche e non risponde alle terapie conservative e all'acido ialuronico, l'unica alternativa è l'intervento di osteotomia.
Personalmente è un intervento che riservo a pochi, sceltissimi pazienti.
Le spiego perchè:
l'artrosi è una patologia dalla quale non si può guarire. Si alternano periodi di benessere a periodi di riacutizzazione, ma la patologia è degenerativa ed evolve lentamente in senso peggiorativo.
Mi dispiace raffreddare le Sue speranze, ma credo che la cosa più importante, al momento, non sia quella di farla tornare in fretta sui campi di calcio, ma SALVARE il Suo ginocchio. Il Suo ginocchio si trova in un momento delicato, e se maltrattato, potrebbe precocemente portarla alla necessità di impiantarle una protesi.
Non ho idea del grado di gravità della Sua patologia (non potendola visitare nè vedendo le lastre), ma leggendo i referti sicuramente c'è la possibilità che un domani si debba pensare alla soluzione protesica.
Quindi è importante valutare attentamente i Suoi esami per capire se il Suo ginocchio può beneficiare dell'intervento di osteotomia o se la patologia è già troppo avanzata e renderebbe l'intervento inutile.
L'intervento ha lo scopo di ridurre il dolore e SOPRATTUTTO di riequilibrare i carichi compartimentali del Suo ginocchio, RALLENTANDO il processo artrosico.
Naturalmente è un intervento chirurgico, presenta quindi dei rischi di complicanze, e -devo avvertirLa- non sempre dà i risultati sperati.
Però (ripeto, sempre che lo stato del Suo ginocchio lo permetta) è un tentativo che sicuramente vale la pena di fare per cercare di allontanare quanto più possibile lo spauracchio della protesi.
Quando sarà guarito dall'osteotomia potrà riprendere a fare attività sportiva, ma Le consiglio di selezionare attività sportiva a basso impatto sul ginocchio: nuoto, bicicletta, palestra. Le sconsiglio vivamente di scegliere la corsa o il calcio come sport da praticare con frequenza. Se tratta bene il Suo ginocchio, potrebbe durarLe ancora tanti anni, e concederle il lusso addirittura di qualche partitella di pallone tra amici ogni tanto. Ma mi raccomando, non bruci subito tutte le Sue cartucce, o si ritroverà a breve con un ginocchio inservibile!
L'ultimo consiglio: data la delicatezza dell'intervento, si rivolga ad un ortopedico esperto nella metodica che utilizza. In generale, le anticipo che esistono tre tecniche:
1) fissazione interna con placca
2) fissazione esterna assiale (FEA)
3) fissazione esterna circolare (Ilizarov).
1) è la soluzione meglio tollerata dal paziente, e che garantisce la guarigione più rapida. Io personalmente non adotto più questa soluzione, perché è quella che a mio parere dà più frequentemente complicanze e dà i risultati funzionali peggiori.
2) l'impianto di un fissatore esterno consente una correzione monoplanare graduale del varismo, con un ridotto rischio di complicanze e un miglior risultato funzionale. I tempi di guarigione sono però più lunghi e comporta il disagio per il paziente di dover portare il fissatore esterno durante tutta la convalescenza.
3) L'Ilizarov è la tecnica più laboriosa, ma che dà i risultati migliori: ridottisima possibilità di complicanze, risultati funzionali ottimali, possibilità di correzione progressiva triplanare.
Lo svantaggio per il paziente è che il fissatore di Ilizarov è molto ingombrante, quindi rende la convalescenza più noiosa e scomoda. Specifico però che il fissatore di Ilizarov, a differenza delle altre tecniche, consente di caricare da subito sul ginocchio operato, tanto che in alcuni casi non sono neppure necessarie le stampelle.
Ci tenga informati sull'evoluzione del Suo caso e sulle Sue scelte.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.9k visite dal 11/12/2009.
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