Ballerino con osteocondrite astragalo

Dottore buongiorno! Ho 31 anni e sono un ballerino professionista di tango argentino. Purtroppo, conseguentemente ad un infortunio mai attentamente curato per negligenza ed incoscienza giovanile (risalente al novembre del 1995), accuso già da diversi anni, a cicli sempre più lunghi e continui, fitte e pulsazioni alla caviglia destra.
A tal proposito eseguii una RMN datata 21/02/2008:
"Lieve ispessimento del legamento peroneoastragalico anteriore in esiti traumatici e del peroneocalcaneale. Regolare aspetto dei fasci superficiali e profondi del deltoideo. Focolaio di osteocndrite interessa lo spigolo mediale del corpo astragalico dove si apprezza l'usura della cartilagine e l'erosione dell'osso subcondrale. Non vi è significativo edema reattivo della spongiosa circostante. Non vi è versamento articolare. Regolare aspetto della sottoastragalica e degli elementi molli del seno del tarso. regolri i tendini peronei e tibiali, flessori ed estensori delle dita e dell'alluce."
Poco dopo consultai uno specialista il quale mi diede due possibilità: o operare o tenermi la caviglia così.
Per timore che l'intervento non riuscisse e per la lunga degenza che avrebbe comportato gravi problemi alla mia attività professionale, preferii non intervenire.
A distanza di quasi 2 anni sono indeciso se intervenire o meno. Che percentuale di rischio c'è nell'intervento? E' preferibile aspettare che l'intervento diventi sicuro al 100%, per conoscenze scientifiche, o non ci potrà mai essere tale garanzia per una zona così tanto delicata come la caviglia? Nel corso degli anni la situazione potrebbe deteriorarsi ulteriormente? Dato che fino ad oggi, stringendo i denti, sono riuscito a ballare, ritiene che possa continuare così per "x" anni ed eventualmente intervenire solo nell'eventualità in cui i dolori dovessero acuirsi? Potrebbero bastare esercizi di mobilizzazione e della ginnastica propiocettiva con tavoletta?
Grazie!
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
1)Non esiste in chirurgia un intervento "sicuro al 100%"
2) è ovvio che la situazione può solo peggiorare
3) con il passare del tempo la lesione può divenire più grave e Lei più anziano, con ripercussioni sulla scelta della tecnica chirurgica
4) la ginnastica propriocettiva non può compensare il danno cartilagineo
L'unica soluzione è tornare da chi La visitò due anni fa e rivalutare la situazione, forse alla luce di nuovi accertamenti
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Gentile Dott. Donati buongiorno! La ringrazio per la Sua celere ed esaustiva risposta.
Ora, a distanza di due anni, mi pare di ricordare che lo specialista che mi visitò mi suggerì la tecnica di intervento con "microfratture": sarebbe la migliore o, senza una reale visita, non può sbilanciarsi in tal senso?
Leggendo molti forum a riguardo osservo come diversi pazienti, dopo l'intervento, accusino più problemi di prima: dipende dalla tecnica utilizzata o semplicemente da un'errata risposta del paziente? Vengo al dunque: come faccio "realmente" a sapere a che struttura e soprattutto a quale medico rivolgermi? Capisce bene che essendo un ballerino professionista c'è una grande ansia in me, anche semplicemente a procedere con gli esami e le visite.
Inoltre capisco che la ginnastica non può assolutamente "ridarmi" la cartilagine mancante ma può comunque, se eseguita bene (e anche a tal proposito Le chiederei quale è la figura di riferimento, se esiste, che si occupa di questo tipo di riabilitazione) determinare un minor carico da stress nella parte indolenzita?
Grazie ancora!
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non ci sono due caviglie uguali nè tanto meno due pazienti uguali: ciascuno dice la sua, basta non ascoltare nessuno.
faccio fatica a pensare che ci siano esercizi che possano far risparmiare la cartilagine dell'astragalo a un ballerino; però può chiedere a un Fisiatra, provi a sentire se alla Scala hanno specialisti di riferimento.

A Milano: UO Ortopedia e Traumatologia del San Raffaele http://www.sanraffaele.org/61963.html ; del Pini http://www.gpini.it/divisioni/divisione2/attivita_div2.html ; Unità di Chirurgia del Piede e Caviglia dell' Istituto Clinico Città Studi – Milano http://www.casadicura-santarita.it/ricoveri_ortopedia-e-traumatologia.php

A Bologna: alla Clinica Ortopedica e traum. II del Rizzoli di Bologna http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=26&IDCont=0&IDUO=142

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Utente
Utente
Grazie ancora per la sua solerzia nel rispondermi!
Farò buon tesoro dei suoi suggerimenti.