Trauma spalla dx
Gentilissimi Dottori,
in seguito ad una caduta da una scala ho sbattuto fortemente la spalla destra e di conseguenza non riuscivo a muovere nè il braccio nè l'avambraccio
dalla posizione a riposo a quella orizzontale, normale al busto, cioè in modo perpendicolare al torace. Dalle RX non si evidenziavano fratture o lesioni, cosicchè ho prenotato una Tac.
Anche l'esito della Tac è stato negativo e nel frattempo, dopo circa otto giorni, ho cominciato a riacquistare la funzionalità della mano, del braccio e dell'avambraccio, non potendo tuttavia eseguire il movimento di "alzata" completa in avanti (tipo "saluto romano" per intenderci).
Considerato che era passata più di una settimana e che sentivo ancora dolore alla spalla ho eseguito una Risonanza magnetica e finalmente ho scoperto di che si trattava: lesione del tendine del muscolo sottospinato con conseguente versamento di liquido.
Non appena avrò il referto completo farò un copia-incolla del tutto e ve lo invierò.
A questo punto vorrei il vostro parere sull'eventualità di un possibile intervento di sutura del suddetto tendine, che da quanto ho capito comporterebbe un lungo ciclo di riabilitazione funzionale oppure se è possibile risolvere tutto con una adeguata fisioterapia.
Ripeto che adesso riesco a fare tutti i movimenti tranne quello dell'alzata dalla posizione di riposo ad orizzontale, soprattutto in posizione supina.
In attesa di vostre risposte porgo
Distinti Saluti
in seguito ad una caduta da una scala ho sbattuto fortemente la spalla destra e di conseguenza non riuscivo a muovere nè il braccio nè l'avambraccio
dalla posizione a riposo a quella orizzontale, normale al busto, cioè in modo perpendicolare al torace. Dalle RX non si evidenziavano fratture o lesioni, cosicchè ho prenotato una Tac.
Anche l'esito della Tac è stato negativo e nel frattempo, dopo circa otto giorni, ho cominciato a riacquistare la funzionalità della mano, del braccio e dell'avambraccio, non potendo tuttavia eseguire il movimento di "alzata" completa in avanti (tipo "saluto romano" per intenderci).
Considerato che era passata più di una settimana e che sentivo ancora dolore alla spalla ho eseguito una Risonanza magnetica e finalmente ho scoperto di che si trattava: lesione del tendine del muscolo sottospinato con conseguente versamento di liquido.
Non appena avrò il referto completo farò un copia-incolla del tutto e ve lo invierò.
A questo punto vorrei il vostro parere sull'eventualità di un possibile intervento di sutura del suddetto tendine, che da quanto ho capito comporterebbe un lungo ciclo di riabilitazione funzionale oppure se è possibile risolvere tutto con una adeguata fisioterapia.
Ripeto che adesso riesco a fare tutti i movimenti tranne quello dell'alzata dalla posizione di riposo ad orizzontale, soprattutto in posizione supina.
In attesa di vostre risposte porgo
Distinti Saluti
[#1]
Il percorso corretto, dopo un trauma con dolore e limitazione funzionale della spalla, sarebbe stato visita specialistica e di conseguenza accertamenti. Avrebbe guadagnato sicuramente tempo. Al di là di questo, occorre che adesso si rivolga a un ortopedico che si occupi di chirurgia della spalla per una valutazione completa della Sua spalla, non potendosi fondare l'indicazione al trattamento sulla sola RMN. La RMN, e ancor più il referto, non ha nessun significato clinico e serve solo come completamento della visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi disturbi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita specialistica. Vi possono essere altri tendini coinvolti nella Sua patologia e qualsiasi ipotesi fatta senza averLa visitata sarebbe campata in aria e quindi del tutto inutile.
A Catania penso possa rivolgersi all'Ortopedia del dr. Restuccia del Garibaldi; in alternativa chieda consiglio al Suo medico curante che sicuramente conosce meglio di me le disponibilità locali, tra le altre cose mi risulta che vi siano anche specialisti di Milano che operano periodicamente a Catania.
A Catania penso possa rivolgersi all'Ortopedia del dr. Restuccia del Garibaldi; in alternativa chieda consiglio al Suo medico curante che sicuramente conosce meglio di me le disponibilità locali, tra le altre cose mi risulta che vi siano anche specialisti di Milano che operano periodicamente a Catania.
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Ex utente
Gent.mo Dott. Donati
Ho seguito il suo consiglio e mi sono rivolto proprio al centro di ortopedia del dr. Restuccia.
Dopo la visita e gli esami mi è stato consigliato l'intervento.Infatti, come da Lei anticipato, è emerso anche un interessamento di altri tendini.
L'operazione è stata effettuata in anestesia generale ed oltre alla "sutura" della cuffia è stata posizionata anche un'ancoretta. Inoltre è stata eseguita anche una acromion plastica.
Giorno 11 dicembre sono stato operato e il 14 sono stato dimesso, previa applicazione di un tutore in abduzione di 25°.
Proprio questo è il punto.Visto che io peso oltre 100 kg e che la presenza del suddetto mi reca disagio, è possibile toglierlo durante la notte mettendo eventualmente una semplice fasciatura per evitare movimenti dannosi visto che devo tenerlo per 40 giorni?
Infatti già dopo la prima notte mi sono ritrovato con il tutore "risalito" fin sotto il mento!
Ha Lei qualche consiglio da darmi in proposito visto che in ospedale non sono stati abbastanza chiari?
(dovrò tornarci il 29 per togliere i 18 punti di sutura)
E quanto tempo pensa dovrà passare prima che io riacquisti la funzionalità al 100% ?
Resto in attesa di suoi graditi consigli e chiarimenti.
Grazie di nuovo.
Ho seguito il suo consiglio e mi sono rivolto proprio al centro di ortopedia del dr. Restuccia.
Dopo la visita e gli esami mi è stato consigliato l'intervento.Infatti, come da Lei anticipato, è emerso anche un interessamento di altri tendini.
L'operazione è stata effettuata in anestesia generale ed oltre alla "sutura" della cuffia è stata posizionata anche un'ancoretta. Inoltre è stata eseguita anche una acromion plastica.
Giorno 11 dicembre sono stato operato e il 14 sono stato dimesso, previa applicazione di un tutore in abduzione di 25°.
Proprio questo è il punto.Visto che io peso oltre 100 kg e che la presenza del suddetto mi reca disagio, è possibile toglierlo durante la notte mettendo eventualmente una semplice fasciatura per evitare movimenti dannosi visto che devo tenerlo per 40 giorni?
Infatti già dopo la prima notte mi sono ritrovato con il tutore "risalito" fin sotto il mento!
Ha Lei qualche consiglio da darmi in proposito visto che in ospedale non sono stati abbastanza chiari?
(dovrò tornarci il 29 per togliere i 18 punti di sutura)
E quanto tempo pensa dovrà passare prima che io riacquisti la funzionalità al 100% ?
Resto in attesa di suoi graditi consigli e chiarimenti.
Grazie di nuovo.
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E' possibile in linea generale sostituire il tutore con una fasciatura del braccio che però deve avere la stessa posizione rispetto al tronco, quindi occorre utilizzare un cuneo di gommapiuma rigida che mantenga la posizione. Ho scritto "in linea generale" perché senza sapere qual è stata la procedura chirurgica occorre che questo consiglio venga confermato dall'ortopedico che L'ha operata.
Anche la seconda domanda va posta al chirurgo perché occorre sapere oltre alla diagnosi e alla tecnica chirurgica in che condizioni sia stata trovata la Sua spalla. Per il recupero al 100% è comunque difficile fare previsioni: ci vorrà tempo, riabilitazione e tanta tanta pazienza. Se sarà del 100% lo si vedrà al termine della riabilitazione: nel frattempo si impegni al massimo per arrivarci il prima possibile, inizialmente evitando imprudenze e successivamente impegnandosi nella riabilitazione.
Cordiali saluti
Anche la seconda domanda va posta al chirurgo perché occorre sapere oltre alla diagnosi e alla tecnica chirurgica in che condizioni sia stata trovata la Sua spalla. Per il recupero al 100% è comunque difficile fare previsioni: ci vorrà tempo, riabilitazione e tanta tanta pazienza. Se sarà del 100% lo si vedrà al termine della riabilitazione: nel frattempo si impegni al massimo per arrivarci il prima possibile, inizialmente evitando imprudenze e successivamente impegnandosi nella riabilitazione.
Cordiali saluti
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E' possibile in linea generale sostituire il tutore con una fasciatura del braccio che però deve avere la stessa posizione rispetto al tronco, quindi occorre utilizzare un cuneo di gommapiuma rigida che mantenga la posizione. Ho scritto "in linea generale" perché senza sapere qual è stata la procedura chirurgica occorre che questo consiglio venga confermato dall'ortopedico che L'ha operata.
Anche la seconda domanda va posta al chirurgo perché occorre sapere oltre alla diagnosi e alla tecnica chirurgica in che condizioni sia stata trovata la Sua spalla. Per il recupero al 100% è comunque difficile fare previsioni: ci vorrà tempo, riabilitazione e tanta tanta pazienza. Se sarà del 100% lo si vedrà al termine della riabilitazione: nel frattempo si impegni al massimo per arrivarci il prima possibile, inizialmente evitando imprudenze e successivamente impegnandosi nella riabilitazione.
Cordiali saluti
Anche la seconda domanda va posta al chirurgo perché occorre sapere oltre alla diagnosi e alla tecnica chirurgica in che condizioni sia stata trovata la Sua spalla. Per il recupero al 100% è comunque difficile fare previsioni: ci vorrà tempo, riabilitazione e tanta tanta pazienza. Se sarà del 100% lo si vedrà al termine della riabilitazione: nel frattempo si impegni al massimo per arrivarci il prima possibile, inizialmente evitando imprudenze e successivamente impegnandosi nella riabilitazione.
Cordiali saluti
[#5]
Ex utente
Gent.mo dr Donati
ho appena letto la Sua graditissima risposta e la ringrazio nuovamente.
Vorrei ancora approfittare se possibile della Sua gentilezza.
Riguardo il tutore se ho ben capito devo posizionare l'omero a 25°lungo il tronco in maniera fissa. Ma posso lasciare libero di muoversi il braccio dal gomito in giù, ovviamente cercando di non fare movimenti dannosi?
Se così fosse questo mi arrecherebbe un grande sollievo, trattandosi dell'arto destro, anche se solo per la notte.
Per quanto concerne il recupero funzionale, dall'ultimo esame fatto prima di uscire dall'ospedale, sembrerebbe che l'intervento sia ben riuscito.Se così non fosse, cioè se non riuscissi a riacquistare la completa funzionalità dell'arto, cosa comporterebbe a livello infortunistico e legislativo un evento del genere?
Ho omesso di dirLe che il mio è stato un incidente occorso in ambito lavorativo, ma che da un primo esame mi era stata diagnosticata una semplice contusione.
E' stata la mia caparbietà(grazie anche al Suo prezioso consiglio) a farmi rivolgere ad uno specialista.
Adesso la diagnosi è stata spostata a 40 gg.
Ma passato questo termine cosa dovrò fare? Potrò chiedere un risarcimento per un eventuale danno biologico? E per le spese sostenute?
Può consigliarmi in materia visto che se ho ben capito lei si occupa anche dell'aspetto legale ed assicurativo di questi eventi?(Ovviamente mi basterebbe avere una semplice linea-guida)
La ringrazio infinitamente
Ossequi.
ho appena letto la Sua graditissima risposta e la ringrazio nuovamente.
Vorrei ancora approfittare se possibile della Sua gentilezza.
Riguardo il tutore se ho ben capito devo posizionare l'omero a 25°lungo il tronco in maniera fissa. Ma posso lasciare libero di muoversi il braccio dal gomito in giù, ovviamente cercando di non fare movimenti dannosi?
Se così fosse questo mi arrecherebbe un grande sollievo, trattandosi dell'arto destro, anche se solo per la notte.
Per quanto concerne il recupero funzionale, dall'ultimo esame fatto prima di uscire dall'ospedale, sembrerebbe che l'intervento sia ben riuscito.Se così non fosse, cioè se non riuscissi a riacquistare la completa funzionalità dell'arto, cosa comporterebbe a livello infortunistico e legislativo un evento del genere?
Ho omesso di dirLe che il mio è stato un incidente occorso in ambito lavorativo, ma che da un primo esame mi era stata diagnosticata una semplice contusione.
E' stata la mia caparbietà(grazie anche al Suo prezioso consiglio) a farmi rivolgere ad uno specialista.
Adesso la diagnosi è stata spostata a 40 gg.
Ma passato questo termine cosa dovrò fare? Potrò chiedere un risarcimento per un eventuale danno biologico? E per le spese sostenute?
Può consigliarmi in materia visto che se ho ben capito lei si occupa anche dell'aspetto legale ed assicurativo di questi eventi?(Ovviamente mi basterebbe avere una semplice linea-guida)
La ringrazio infinitamente
Ossequi.
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In generale (non potendo riferirmi al Suo caso speifico, che non conosco) l'immobilizzazione notturna deve essere la stessa che ha con il tutore: l'avambraccio libero può comportare movimenti indesiderati della spalla.
Gli aspetti medico-legali sono l'ultimo pensiero, proprio perché riguardano gli esiti. Se si tratta di un infortunio sul lavoro è l'INAIL (a cui immagino sia stata fatta denuncia) a seguire l'evento, e si deve rivolgere a loro. Il risarcimento è legato alla colpa di qualcuno: se ritiene che la caduta della scala sia imputabile a qualcuno Le consiglio di consultarsi con un avvocato. Se dall'infortunio residuerà una invalidità sarà l'INAIL a valutarla e a decidere in merito, ma anche questo alla fine del percorso.
Cordiali saluti
Gli aspetti medico-legali sono l'ultimo pensiero, proprio perché riguardano gli esiti. Se si tratta di un infortunio sul lavoro è l'INAIL (a cui immagino sia stata fatta denuncia) a seguire l'evento, e si deve rivolgere a loro. Il risarcimento è legato alla colpa di qualcuno: se ritiene che la caduta della scala sia imputabile a qualcuno Le consiglio di consultarsi con un avvocato. Se dall'infortunio residuerà una invalidità sarà l'INAIL a valutarla e a decidere in merito, ma anche questo alla fine del percorso.
Cordiali saluti
[#7]
Ex utente
Gent.mo Dott.Donati,
innanzitutto Le auguro un felice anno nuovo e , nel ringraziarLa ancora una volta per la Sua disponibilità vorrei rivolgerLe una domanda.
Sto ancora indossando il tutore in abduzione alla spalla che dovrò togliere il 21 gennaio. Nel frattempo ho sospeso la terapia farmacologica post-operatoria e anche quella con antidolorifici. (Le ricordo che il mio è stato un politrauma per caduta dall'alto).Da quando ho sospeso queste terapie sono comparsi dei dolori all'avampiede sn e sopra la natica sinistra verso l'interno, lato in cui ho subito la frattura della falange dell'alluce. L'ortopedico dell'ospedale, dove mi sono recato una settimana fa per togliere i punti, mi ha prescritto una ecografia per quanto riguarda il piede, pensando ad un interessamento del tendine, ma per il dolore sopra il gluteo mi ha detto che potrebbe essere causato dalla postura,visto che ho indossato la scarpa di baruk per la frattura dell'alluce.
Premetto che dalle radiografie effettuate al momento dell'incidente non si rileva alcunché, però parlando col mio medico mi ha consigliato una risonanza per sospetta sacroileite parlando anche di "spicula ossea"(?)che dalle rx a quanto pare non vengono evidenziate. Considerato che per effettuare una risonanza passa troppo tempo e che comunque deve essere prescritta da uno specialista, il quale tra l'altro temo non lo ritenga opportuno, cosa mi consiglia di fare nel frattempo? Può esserci una correlazione con la caduta?
Il dolore comincia a farsi costante e non c'è postura che lo attenui.Sono costretto a prendere antidolorifici, ma io sono sempre stato contrario ai farmaci.Cosa ne pensa? In attesa di un Suo parere porgo
Distinti Saluti
innanzitutto Le auguro un felice anno nuovo e , nel ringraziarLa ancora una volta per la Sua disponibilità vorrei rivolgerLe una domanda.
Sto ancora indossando il tutore in abduzione alla spalla che dovrò togliere il 21 gennaio. Nel frattempo ho sospeso la terapia farmacologica post-operatoria e anche quella con antidolorifici. (Le ricordo che il mio è stato un politrauma per caduta dall'alto).Da quando ho sospeso queste terapie sono comparsi dei dolori all'avampiede sn e sopra la natica sinistra verso l'interno, lato in cui ho subito la frattura della falange dell'alluce. L'ortopedico dell'ospedale, dove mi sono recato una settimana fa per togliere i punti, mi ha prescritto una ecografia per quanto riguarda il piede, pensando ad un interessamento del tendine, ma per il dolore sopra il gluteo mi ha detto che potrebbe essere causato dalla postura,visto che ho indossato la scarpa di baruk per la frattura dell'alluce.
Premetto che dalle radiografie effettuate al momento dell'incidente non si rileva alcunché, però parlando col mio medico mi ha consigliato una risonanza per sospetta sacroileite parlando anche di "spicula ossea"(?)che dalle rx a quanto pare non vengono evidenziate. Considerato che per effettuare una risonanza passa troppo tempo e che comunque deve essere prescritta da uno specialista, il quale tra l'altro temo non lo ritenga opportuno, cosa mi consiglia di fare nel frattempo? Può esserci una correlazione con la caduta?
Il dolore comincia a farsi costante e non c'è postura che lo attenui.Sono costretto a prendere antidolorifici, ma io sono sempre stato contrario ai farmaci.Cosa ne pensa? In attesa di un Suo parere porgo
Distinti Saluti
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Non mi è possibile esprimere un parere su un dolore riferito senza averLa visitata. Penso che l'ortopedico che L'ha visitata abbia più elementi di me per darLe consigli mirati. Della "spicula ossea" che alle rx non verrebbe evidenziata, non so proprio cosa il Suo medico intendesse dire: bisogna chiederlo a lui
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.5k visite dal 06/12/2009.
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