Referto rnm e successivo atto chirurgico
Ref. RNM del 20/09006 .L'indagine RN dell'articolazione tibiotarsica di sinistra è stata eseguita con sequenze T1 e T2 pesate, orientate secondo i tre piani dello spazio. L'esame dimostra conservato affrontamento articolare. Si segnala persistente edema corticale e sottocorticale della superficie dell'astragalo sul versante esterno con aspetto attuale di osteo e condromalacia ma senza evidenza di distacchi osteocondritici focali. L'indagine dimostra minimo versamento intra-articolare. Non vi sono alterazioni a carico dei tendini tibiali anteriori e posteriori e del tendine di achille. Conservati i tendini peronei breve e lungo ei tendini flessori dell'alluce e delle dita che non presentano segni di tenovaginalite. L'indagino consente di ducumentare non evidenti lesioni capsulolegamentose sebbene si dimostri assottigliamento del legamento peroneo astragalico anteriore e minimo edema circostante. Conservato affrontamento astragalocalcaneare e il legamento a siepe del seno del tarso.
A tale referto è seguito un periodo durante il quale mi hanno consigliato di provare solette plantari per variare il carico ma senza esito. Il 23 Marzo 2007 ho subito intervento artroscopico per la produzione di microfratture sulla cartilagine per poi vedere gli effetti. Una mese senza carico per poi aumentarlo graduatamente. Poi RNM di controllo per accertarsi dell'esito. Ho letto che questa tecnica può migliorare la sintomatologia ma non dare effetti nel lungo periodo. Vorrei sapere il suo pensiero su tutto ciò. Un saluto e grazie in anticipo.
A tale referto è seguito un periodo durante il quale mi hanno consigliato di provare solette plantari per variare il carico ma senza esito. Il 23 Marzo 2007 ho subito intervento artroscopico per la produzione di microfratture sulla cartilagine per poi vedere gli effetti. Una mese senza carico per poi aumentarlo graduatamente. Poi RNM di controllo per accertarsi dell'esito. Ho letto che questa tecnica può migliorare la sintomatologia ma non dare effetti nel lungo periodo. Vorrei sapere il suo pensiero su tutto ciò. Un saluto e grazie in anticipo.
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si in effetti tale metodica di perforazioni alla Pridie della cartilagine per aumentare la vasodilatazione e irrorare meglio la zona cartilaginea patologica, va bene ma certamente può non essere valida per una definitiva guarigione.
Va valutato il caso clinico e studiata bene tutta la diocumentazione radiografica e diagnostica per immagini.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Messina
Va valutato il caso clinico e studiata bene tutta la diocumentazione radiografica e diagnostica per immagini.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 01/04/2007.
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