Minima tumefazione dei tessuti molli

Ho 55 anni, intensa attività sportiva fino a 2 mesi fà (alpinismo, treking, corsa, sci da fondo), incluse lacune competizioni di gran fondo. Da tempo soffirivo di dolore alle ginocchia, in particolare nelle fasi di discesa dopo un'escursione in montagna o una corsa con saliscendi.
Dopo alcune uscite di fine estate, c'è stato un improvviso peggioramneto, con difficoltà anche nel fare le scale di casa. Curato con una terapia antiinfiammatoria per 3 settimane (Cerebrex) il dolore è inizialmente dimisuintio, fin quasi a scomaprire, per poi ricomaprire nelle stesse forme in questo periodo. Contemporaneamente, nelle ultime settimane, accuso dei dolori fortissimi durante le ore notturne (cause di ripetuti risveglii , nella zona plantare, fin verso le caviglie, una in modo particolare. Tale dolore cambia radicalmente intensità appena mi metto in posizione eretta, fino a scomparire lasciando solo un forte indolenzimento.

Chiarisco che:
1. l'aggravamento iniziale del dolore alle ginocchioa è stato in condizioni di riposo, a distanza di 2-3 giorni dall'ultima attività sportiva (un'arrampicata e una corsa)
2. dall'aggravamento suddetto non ho praticato alcuna attività fisica e ho fatto per 2 -3 settimane esercizi isometrici per il quadricipite
3. dalla radiografia eseguita ri sulta una diagnosi di

iniziale deformazione dei capi ossei articolari
sclerosi subcondrale degli emipiatti tibiali mediali
minima tumefazione dei tessuti molli


Le chiedo:
- esistono terapie di contenimento?
- quale pratica fisica è ancora possibile?
- ci sono legami tra i problemi alle ginocchia e i dolori notturni in zona plantare e cavuglia?

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Dr. Carmine Del Gaizo Ortopedico 62 4
gentile utente,
viste le attività sportive praticate sembrerebbe un sovraccarico della articolazione femororotulea. se poi lei avesse un ginocchio varo o valgo di base l'ipotesi si rafforzerebbe. ovviamente non l'ho visitata nè ho visto le immagini di cui parla. deve eseguire un nuovo consulto specialistico di approfondimento.
connessioni "dirette" tra le problematiche articolari del ginocchio e quelle della caviglia non ce ne sono. di certo una deambulazione scorretta altera il passo e manda in sofferenza diverse strutture anatomiche anche se nn contigue.
il quadro radiologico riferito non vuol dire necessariamente gravi rinunce.
il mio consiglio quindi è di eseguire una visita ortopedica che, con o senza il conforto di altre immagini (tac o rmn), probabilmente le darà risposte più concrete.
cari auguri e ci tenga informati.

Dr. CARMINE DEL GAIZO
"NEUROSPINE TEAM"

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