Alterazione lacunare osteocondriale caviglia dx
salve !
ho 25 anni e vivo a Roma. A fine agosto dopo una partita a calcio ho iniziato a sentire dolore alla caviglia destra, in special modo calciando il pallone,e ad oggi non ho più potuto giocare. Nel frattempo ho fatto alcune visite mediche e ortopediche e seguito terapie antiinfiammatorie consigliate senza risultati.
il medico di base mi ha infine fatto fare una risonanza magnetica e l'esito è il seguente:
"alterazione lacunare osteocondrale del margine anteriore del plateau tibiale, si associa attivazione flogistica della sinovia capsulare anteriore e del retinacolo degli estensori.
Non sono apprezzabili modificazioni del segnale delle strutture ossee della articolazione tibio-tarsica.
le strutture legamentose e tendinee maggiori sono integre.
In via collaterale si segnala ulteriore reliquato di pregresso traumatismo osteocondrale in corrispondenza della apofisi malleolare tibiale sul versante astragalico."
il mio medico, con aria non rassicurante, mi ha consigliato di andare al più presto da un ortopedico specialista.
Vorrei sapere se la cosa è molto grave, nel senso che non vedrò più il pallone per capirci ? o è risolvibile con terapia o con intervento ?
inoltre a chi mi potrei rivolgere per non dover vagare tra le strutture ospedaliere o private ?
se sono necessari maggiori chiarimenti ditelo pure.
molte grazie.
ho 25 anni e vivo a Roma. A fine agosto dopo una partita a calcio ho iniziato a sentire dolore alla caviglia destra, in special modo calciando il pallone,e ad oggi non ho più potuto giocare. Nel frattempo ho fatto alcune visite mediche e ortopediche e seguito terapie antiinfiammatorie consigliate senza risultati.
il medico di base mi ha infine fatto fare una risonanza magnetica e l'esito è il seguente:
"alterazione lacunare osteocondrale del margine anteriore del plateau tibiale, si associa attivazione flogistica della sinovia capsulare anteriore e del retinacolo degli estensori.
Non sono apprezzabili modificazioni del segnale delle strutture ossee della articolazione tibio-tarsica.
le strutture legamentose e tendinee maggiori sono integre.
In via collaterale si segnala ulteriore reliquato di pregresso traumatismo osteocondrale in corrispondenza della apofisi malleolare tibiale sul versante astragalico."
il mio medico, con aria non rassicurante, mi ha consigliato di andare al più presto da un ortopedico specialista.
Vorrei sapere se la cosa è molto grave, nel senso che non vedrò più il pallone per capirci ? o è risolvibile con terapia o con intervento ?
inoltre a chi mi potrei rivolgere per non dover vagare tra le strutture ospedaliere o private ?
se sono necessari maggiori chiarimenti ditelo pure.
molte grazie.
[#1]
salve, dal referto sembrerebbe trattarsi di una lesione osteocondrale, e cioè una sofferenza della cartilagine (il tessuto che riveste le articolazioni). A mio avviso sarebbe utile effettuare una radiografia del collopiede per escludere la presenza di un osteofita anteriore (uno sperone di osso) che può essere il responsabile della situazione da lei descritta e che potrebbe giovarsi di un trattamento chirurgico artroscopico.
cordialmente
roberto simonetta
cordialmente
roberto simonetta
Dr. Roberto Simonetta
Specialista in Chirurgia del Ginocchio
Specialista in Chirurgia della Spalla
[#2]
condordo con il Dr. Simonetta,
aggiungo che potrebbe essere necessario, a seconda dei casi effettuare una pulizia della zona di cartilagine malata o in alcuni casi selezionati degli innesti (possibili di differenti materiali) per sostituire la parte malata.
Per quanto riguarda l'importanza della lesione è in dipendenza della sede della lesione, dell'estensione, e del livello di attività sportiva.
Spero che questa ulteriore risposta Le dia un aiuto a prendere una buona decisione.
cordiali saluti
aggiungo che potrebbe essere necessario, a seconda dei casi effettuare una pulizia della zona di cartilagine malata o in alcuni casi selezionati degli innesti (possibili di differenti materiali) per sostituire la parte malata.
Per quanto riguarda l'importanza della lesione è in dipendenza della sede della lesione, dell'estensione, e del livello di attività sportiva.
Spero che questa ulteriore risposta Le dia un aiuto a prendere una buona decisione.
cordiali saluti
Dr. Michele Calderaro - Roma
Specialista in Ortopedia e Chirurgia della Mano
[#3]
Ex utente
vi ringrazio molto per i consulti.
Vorrei sapere una ulteriore informazione: qualora la lesione fosse brevemete circoscritta, sarebbe possibile (sempre parlando in via teorica)effettuare terapie alternative all'intervento chirurgico, come ad esempio "terapia delle onde d'urto" o altro?
vi prego di considerare che sono ben consapevole che qualunque risposta data non può essere reale se non affiancata ad un esame ortopedico specialistica.
grazie ancora.
Vorrei sapere una ulteriore informazione: qualora la lesione fosse brevemete circoscritta, sarebbe possibile (sempre parlando in via teorica)effettuare terapie alternative all'intervento chirurgico, come ad esempio "terapia delle onde d'urto" o altro?
vi prego di considerare che sono ben consapevole che qualunque risposta data non può essere reale se non affiancata ad un esame ortopedico specialistica.
grazie ancora.
[#4]
le onde d'urto, come la tecarterapia o altri presi fisioterapici potrebbero, e sottolineo potrebbero, ridurre lo stato infiammatorio conseguente alla lesione osteocondrale (con o meno impingement anteriore), ma non curare la lesione stessa.
Il trattamento conservativo, cmq, con aggiunta in casi selezionati anche di iniezioni di acido ialuronico intrarticolari, è il primo step del trattamento.
cordialmente
Il trattamento conservativo, cmq, con aggiunta in casi selezionati anche di iniezioni di acido ialuronico intrarticolari, è il primo step del trattamento.
cordialmente
[#5]
Ex utente
Chiedo scusa per il lungo periodo di attesa.
innanzitutto ringrazio molto il dott. Simonetta e il dott. Calderaro per le risposte.
Ho effettuato una visita specialistica nella mia città di residenza (reggio calabria) che mi ha confermato la necessità di un intervento di "ricostruzione" (spero sia il termine adatto) della cartilagine; questa stessa operazione non viene fatta agli ospedali riuniti di reggio calabria, quindi non saprei come muovermi dato che non conosco nè qui nè a roma (dove vivo durante l'anno) referenti per questo tipo di intervento.
Vi sarei molto grato se potreste darmi qualche indicazione, ovviamente anche nelle strutture dove voi stessi esercitate.
cordialmente.
innanzitutto ringrazio molto il dott. Simonetta e il dott. Calderaro per le risposte.
Ho effettuato una visita specialistica nella mia città di residenza (reggio calabria) che mi ha confermato la necessità di un intervento di "ricostruzione" (spero sia il termine adatto) della cartilagine; questa stessa operazione non viene fatta agli ospedali riuniti di reggio calabria, quindi non saprei come muovermi dato che non conosco nè qui nè a roma (dove vivo durante l'anno) referenti per questo tipo di intervento.
Vi sarei molto grato se potreste darmi qualche indicazione, ovviamente anche nelle strutture dove voi stessi esercitate.
cordialmente.
[#6]
Gentile utente,
Per quanto riguarda l'intervento, premesso che è difficile poter esprimere un parere senza aver visto la documentazione radiografica e la situazione clinica, posso dire (come già scritto nel precedente consulto) che ho eseguito diversi interventi di "ricostruzione" (termine molto vago!)cartilaginea differenti a seconda della zona e della estensione della lesione.
Le possibilità possono comprendere
1) la perforazione della lesione per creare un nuovo tessuto cicatriziale a ricoprire il difetto, tessuto che è di una qualità paragonabile alla cartilagine ma che offree spesso dei buoni risultati,
2) il trapianto di cartilagine (ma necessita di due interventi uno per il prelievo ed una per il reimpianto ... ma la cartilagine non sempre attacca e la qualità non è quella dell'originale),
3) trapianti con innesti di materiali sintetici non sempre convenienti e possibili nelle lesioni molto grandi.
Ci sono altri interventi possibili ma personalemente non li ho mai effettuati.
Se fosse interessato, effettuo consulti a Roma e Vibo Valentia (ho visto che è di Reggio) trova i miei recapiti nella mia scheda personale.
cordiali saluti ed auguri di Buon Anno
Michele Calderaro
Per quanto riguarda l'intervento, premesso che è difficile poter esprimere un parere senza aver visto la documentazione radiografica e la situazione clinica, posso dire (come già scritto nel precedente consulto) che ho eseguito diversi interventi di "ricostruzione" (termine molto vago!)cartilaginea differenti a seconda della zona e della estensione della lesione.
Le possibilità possono comprendere
1) la perforazione della lesione per creare un nuovo tessuto cicatriziale a ricoprire il difetto, tessuto che è di una qualità paragonabile alla cartilagine ma che offree spesso dei buoni risultati,
2) il trapianto di cartilagine (ma necessita di due interventi uno per il prelievo ed una per il reimpianto ... ma la cartilagine non sempre attacca e la qualità non è quella dell'originale),
3) trapianti con innesti di materiali sintetici non sempre convenienti e possibili nelle lesioni molto grandi.
Ci sono altri interventi possibili ma personalemente non li ho mai effettuati.
Se fosse interessato, effettuo consulti a Roma e Vibo Valentia (ho visto che è di Reggio) trova i miei recapiti nella mia scheda personale.
cordiali saluti ed auguri di Buon Anno
Michele Calderaro
[#7]
Per le lesioni osteocondrali dell'astragalo i migliori risultati li ho ottenuti attraverso la tecnica delle microfratture per via artroscopica...
ma onestamente è prematuro parlare di tecniche chirurgiche, bisognerebbe stadiare(inquadrare meglio) il tipo di difetto cartilagineo...
cordialmente
ma onestamente è prematuro parlare di tecniche chirurgiche, bisognerebbe stadiare(inquadrare meglio) il tipo di difetto cartilagineo...
cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.8k visite dal 01/12/2009.
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