Ernie multiple collo
Salve, vi scrivo a nome di mio padre, 51 anni e fin da giovane lavoratore nel campo dell'edilizia. Da qualche anno ha iniziato ad avere dei dolori sempre più acuti alla cervicale e vi riporto il referto della RM eseguito a settembre di quest'anno:
Esame RM eseguito nelle sezioni assiali e sagittali (FRFSE, FGR, FSEOPT) nelle sequenze pesate in T1 e T2, ha mostrato diffusi fenomeni di unco e spondiloartrosi a carattere osteofitosico con osteocondrosi delle limitanti somatiche giustapposte di C5-C6.
Eventi disidratativi su base degenerativa dei dischi intervertebrali.
Tra C3-C4 protrusione discartrosica a prevalente sviluppo mediano-paramediano destro che contatta il sacco durale.
Tra C4-C5 protrusione discartrosica circonferenziale.
Tra C5-C6 voluminosa protrusione discartrosica ad ampio raggio che impronta il sacco durale e tende ad impegnare entrambi i recessi laterali, condizione quest'ultima aggravata dall'ipertrofia artrosica dei bordi somatici posteriori.
Tra C6-C7 protrusione discartrosica a sviluppo mediano-paramediano.
Normale il segnale del midollo spinale nel tratto preso in esame.
Il medico del dolore in questo mese ha effettuato n° 7 sedute FKT (TENS + massaggi), con iniezioni giornaliere di Flexen. Tutto ciò però non ha portato ancora a miglioramento.
Ne sarei grato se potrebbe ora definirmi il quadro della situazione, cosa significa quel referto e se l'unica via di guarigione potrebbe essere la chirurgia. la saluto.
Esame RM eseguito nelle sezioni assiali e sagittali (FRFSE, FGR, FSEOPT) nelle sequenze pesate in T1 e T2, ha mostrato diffusi fenomeni di unco e spondiloartrosi a carattere osteofitosico con osteocondrosi delle limitanti somatiche giustapposte di C5-C6.
Eventi disidratativi su base degenerativa dei dischi intervertebrali.
Tra C3-C4 protrusione discartrosica a prevalente sviluppo mediano-paramediano destro che contatta il sacco durale.
Tra C4-C5 protrusione discartrosica circonferenziale.
Tra C5-C6 voluminosa protrusione discartrosica ad ampio raggio che impronta il sacco durale e tende ad impegnare entrambi i recessi laterali, condizione quest'ultima aggravata dall'ipertrofia artrosica dei bordi somatici posteriori.
Tra C6-C7 protrusione discartrosica a sviluppo mediano-paramediano.
Normale il segnale del midollo spinale nel tratto preso in esame.
Il medico del dolore in questo mese ha effettuato n° 7 sedute FKT (TENS + massaggi), con iniezioni giornaliere di Flexen. Tutto ciò però non ha portato ancora a miglioramento.
Ne sarei grato se potrebbe ora definirmi il quadro della situazione, cosa significa quel referto e se l'unica via di guarigione potrebbe essere la chirurgia. la saluto.
[#1]
Il referto descrive una diffusa artrosi cervicale con discopatie multiple e barre discoaertrosiche.
Non è possibile con la sola RMN definire il "quadro della situazione" e tanto meno decidere il trattamento.
La RMN da sè sola non ha reale significato clinico; acquista importanza solo nel momento che va a integrare la raccolta della storia clinica di Suo padre, dei suoi disturbi e infine dei segni clinici che possono emergere dalla visita specialistica. Le consiglio quindi di rivolgersi a un Ortopedico che si occupi di Chirurgia Vertebrale per poter avere il quadro della situazione e avere la prescrizione di un trattamento idoneo, quasi certamente di tipo fisioterapico. Consulti il Suo Curante per avere indicazioni sul centro cui rivolgersi, io in Puglia posso segnalare solo a Bari Ortopedia dell'Umberto I ( http://www.asl.bari.it/UnitaOperativa.aspx?Organizzazione=488 ) oppure III Clinica Ortopedia del Policlinico di Bari; a Foggia e prov. la UO di Ortopedia e Traumatologia Ospedali Riuniti di Foggia oppure la Chirurgia vertebrale della Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo, che è anche centro di riferimento regionale per la Chirurgia Vertebrale http://www.operapadrepio.it/it/content/view/416/733/#sscv
Cordiali saluti
Non è possibile con la sola RMN definire il "quadro della situazione" e tanto meno decidere il trattamento.
La RMN da sè sola non ha reale significato clinico; acquista importanza solo nel momento che va a integrare la raccolta della storia clinica di Suo padre, dei suoi disturbi e infine dei segni clinici che possono emergere dalla visita specialistica. Le consiglio quindi di rivolgersi a un Ortopedico che si occupi di Chirurgia Vertebrale per poter avere il quadro della situazione e avere la prescrizione di un trattamento idoneo, quasi certamente di tipo fisioterapico. Consulti il Suo Curante per avere indicazioni sul centro cui rivolgersi, io in Puglia posso segnalare solo a Bari Ortopedia dell'Umberto I ( http://www.asl.bari.it/UnitaOperativa.aspx?Organizzazione=488 ) oppure III Clinica Ortopedia del Policlinico di Bari; a Foggia e prov. la UO di Ortopedia e Traumatologia Ospedali Riuniti di Foggia oppure la Chirurgia vertebrale della Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo, che è anche centro di riferimento regionale per la Chirurgia Vertebrale http://www.operapadrepio.it/it/content/view/416/733/#sscv
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
La ringrazio Dr. Donati per la celere risposta, colgo l'occasione per chiederLe anche un consulto in merito al referto della RMN di mia madre che avverte da qualche mese un dolore in regione del femore ad una gamba.
Esame RM in assiale e sagittale con FRFSE, FSEOPT nelle sequenze T1 e T2. Disarmonia dell'asse rachideo in paziente con vertebra di passaggio lombosacrale, si conteggia come L5 l'ultimo metamero lombare libero.
Iniziali fenomeni di artrosi intersomatica ed interapofisaria.
Eventi disidratativi su base degenerativa dei dischi intervertebrali.
Tra L4-L5 lieve protrusione discale circonferenziale.
Tra L5-S1 piccola ernia discale sottoligamentosa a sviluppo mediano-paramediano che contatta il sacco durale.
Normale il segnale del cono midollare.
Ringraziandola anticipatamente, la saluto
Esame RM in assiale e sagittale con FRFSE, FSEOPT nelle sequenze T1 e T2. Disarmonia dell'asse rachideo in paziente con vertebra di passaggio lombosacrale, si conteggia come L5 l'ultimo metamero lombare libero.
Iniziali fenomeni di artrosi intersomatica ed interapofisaria.
Eventi disidratativi su base degenerativa dei dischi intervertebrali.
Tra L4-L5 lieve protrusione discale circonferenziale.
Tra L5-S1 piccola ernia discale sottoligamentosa a sviluppo mediano-paramediano che contatta il sacco durale.
Normale il segnale del cono midollare.
Ringraziandola anticipatamente, la saluto
[#3]
Il referto descrive due discopatie con una lieve protrusione discale in L4-L5 e una piccola ernia discale L5-S1.
Ma ribadisco, perché evidentemente non sono stato chiaro, che "La RMN da sè sola non ha reale significato clinico; acquista importanza solo nel momento che va a integrare la raccolta della storia clinica ecc ecc"
Cordiali saluti
Ma ribadisco, perché evidentemente non sono stato chiaro, che "La RMN da sè sola non ha reale significato clinico; acquista importanza solo nel momento che va a integrare la raccolta della storia clinica ecc ecc"
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 22/11/2009.
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