Legamento peroneo-astragalico anteriore assottigliato: operare o no?
Salve,
chiedo cortesemente il vostro prezioso consulto per capire se sia davvero il caso di sottopormi a un intervento al legamento peroneo-astragalico anteriore, che una risonanza magnetica ha confermato assottigliato, come ipotizzato dall’ortopedico a cui mi sono rivolta per risolvere una periartrite dell’anca (nonostante le tante distorsioni della caviglia – l’ultima risalente a luglio - non avevo particolare dolore/gonfiore in quella zona, ma solo un forte dolore all’anca, comparso da fine agosto - molto intenso a seguito dell’attività podistica, che praticavo quotidianamente -, e che mi ha portato ad abbandonare ogni sforzo fisico: per questo mi sto sottoponendo a manipolazioni). Tornando alla caviglia, questo è il referto:
“Assottigliato il legamento peroneo-astragalico anteriore, peraltro conservato lungo tutto il suo decorso. Conservato il legamento deltoide. Non significative alterazioni morfologiche e di segnale del tendine di Achille e della sua inserzione calcaneare. Nella norma il tendine dei muscoli peronieri, tibiali e flessore lungo dell’alluce, quest’ultimo circondato da settoriale falda fluida come in quadro di tenosivite. Normo rappresentato i legamenti sottoastragalici. Regolare l’intensità del segnale della spongiosa dei capi ossei articolari. Moderato versamento articolare”.
Aggiungo, se può essere utile, che la stessa caviglia è sempre stata instabile: all’età di 11 anni ho riportato la frattura dell’apice del malleolo, due anni dopo stessa cosa, mentre mi è impossibile ricordare il numero delle distorsioni, sempre curate con riposo, ghiaccio, arnica, cavigliera. Per questo l’ortopedico sostiene la necessità di operare.
Spero in un vostro ulteriore consiglio.
Vi ringrazio fin da ora per il consiglio che potrete darmi, e porgo cordiali saluti.
chiedo cortesemente il vostro prezioso consulto per capire se sia davvero il caso di sottopormi a un intervento al legamento peroneo-astragalico anteriore, che una risonanza magnetica ha confermato assottigliato, come ipotizzato dall’ortopedico a cui mi sono rivolta per risolvere una periartrite dell’anca (nonostante le tante distorsioni della caviglia – l’ultima risalente a luglio - non avevo particolare dolore/gonfiore in quella zona, ma solo un forte dolore all’anca, comparso da fine agosto - molto intenso a seguito dell’attività podistica, che praticavo quotidianamente -, e che mi ha portato ad abbandonare ogni sforzo fisico: per questo mi sto sottoponendo a manipolazioni). Tornando alla caviglia, questo è il referto:
“Assottigliato il legamento peroneo-astragalico anteriore, peraltro conservato lungo tutto il suo decorso. Conservato il legamento deltoide. Non significative alterazioni morfologiche e di segnale del tendine di Achille e della sua inserzione calcaneare. Nella norma il tendine dei muscoli peronieri, tibiali e flessore lungo dell’alluce, quest’ultimo circondato da settoriale falda fluida come in quadro di tenosivite. Normo rappresentato i legamenti sottoastragalici. Regolare l’intensità del segnale della spongiosa dei capi ossei articolari. Moderato versamento articolare”.
Aggiungo, se può essere utile, che la stessa caviglia è sempre stata instabile: all’età di 11 anni ho riportato la frattura dell’apice del malleolo, due anni dopo stessa cosa, mentre mi è impossibile ricordare il numero delle distorsioni, sempre curate con riposo, ghiaccio, arnica, cavigliera. Per questo l’ortopedico sostiene la necessità di operare.
Spero in un vostro ulteriore consiglio.
Vi ringrazio fin da ora per il consiglio che potrete darmi, e porgo cordiali saluti.
[#1]
gentile signore,
quanto evidenziato dalle immagini ha valore nella misura in cui lo specialista di riferimento , visitandola, conferma una instabilità della articolazione. se poi la instabilità oggettiva è associata ad una instabilità soggettiva (cioè lei avverte effettivamente nelle attività quotidiane una instabilità articolare), se questo le comporta disagio e limitazioni "importanti" nella sua vita di tutti i giorni e a maggiro ragione nelle attività sportive, allora , come le è già stato detto, vale la pena di prendere in considerazione una plastica legamentosa.
cordiali saluti.
quanto evidenziato dalle immagini ha valore nella misura in cui lo specialista di riferimento , visitandola, conferma una instabilità della articolazione. se poi la instabilità oggettiva è associata ad una instabilità soggettiva (cioè lei avverte effettivamente nelle attività quotidiane una instabilità articolare), se questo le comporta disagio e limitazioni "importanti" nella sua vita di tutti i giorni e a maggiro ragione nelle attività sportive, allora , come le è già stato detto, vale la pena di prendere in considerazione una plastica legamentosa.
cordiali saluti.
Dr. CARMINE DEL GAIZO
"NEUROSPINE TEAM"
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 22.3k visite dal 19/11/2009.
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