Dolore coxofemorale esito risonanza magnetica

buongiorno ho 32 anni e da circa un anno avverto un dolore nel camminare nella regione della testa del femore.Ultimamente mi sta peggiorando se cammino più di tanto inizio a zoppicare.Ho effettuato una radiografia al bacino e mi ha dato esito negativo.Settimana scorsa ho effetuato una risonanza magnetica coxofemorale destro e Vi riporto l'esito.
Bilateralmente conservati i rapporti articolari coxofemorali con assottigliamento e disomogeneità di segnale della cartilagine articolare appena più evidente a destra e sclerosi subcondrale. Versamento articolare di media entità con capsula ispessita per fenomeni di sinovite.Non significative alterazioni di segnale o morfologia delle parti molli muscolo tendinea perischeletriche.Piccola area di alterato segnale è apprezzabile in corrispondenza dell'ala iliaca a sinistra con segnale ipo-iperintensa nelle sequenze T1 T2 pesate;irregolari descritta probabilmente è da riferire ad alterazione di tipo distrofico.Nei limiti le sacroiliache.
Volevo avere gentilmente un parere e una spiegazione sull'esito.In ogni caso ho già fissato un appuntamento a milano con un ortopedico.Vi ringrazio per la gentile risposta
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Gentile utente,
i fenomeni descritti dalla risonanza magnetica sono fenomeni compatibili con una iniziale degenerazione artrosica dell'anca. Naturalmente è necessario visitarla per verificare l'ipotesi e -soprattutto- per capire l'eziologia (cioè la causa) del fenomeno.
Poichè infatti Lei è giovane per manifestare fenomeni degenerativi articolari, potrebbero essere presenti situazioni anatomiche predisponenti al disturbo.
Tali condizioni predisponenti possono anche essere molto sfumate, e pertanto sfuggire all'occhio di un radiologo generico. Le consiglio pertanto, anche se il referto è negativo, di portare la sua radiografia del bacino (oltre che la RMN) ad un ortopedico che si occupi nella fattispecie di ARTROSCOPIA dell'anca.
Questi le saprà dire con precisione cosa aspettarsi in futuro dalla sua anca, e se ci possono essere eventuali soluzioni chirurgiche da prendere in considerazione per migliorare la sintomatologia e -eventualmente- prevenire il peggioramento della patologia.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it