Protesi anca non totale
Gentile Dottore,
mio padre di 76 anni sportivo (un tempo) e di buona costituzione sia generale che ossea in particolare, deve affrontare un intervento di protesi all anca dx per coxartrosi.
Va avanti da un paio di anni con antinffiammatori ma da un pò i dolori sono troppo forti.
Oltre alla protesi totale abbiamo sentito parlare di quella di rivestimento (ma praticata soprattutto sui giovani, si può praticare anche in età avanzata?) e soprattutto di una specie di cuscinetto (tipo silicone/plastica)che va posizionato tra anca e testa del femore in maniera meno invasiva; ha idea di cosa si tratti? non riesco a trovare nessuna notizia a riguardo, dalle notizie frammentarie è un'operazione praticata in inghilterra...
Grazie mille dell'interesse.
mio padre di 76 anni sportivo (un tempo) e di buona costituzione sia generale che ossea in particolare, deve affrontare un intervento di protesi all anca dx per coxartrosi.
Va avanti da un paio di anni con antinffiammatori ma da un pò i dolori sono troppo forti.
Oltre alla protesi totale abbiamo sentito parlare di quella di rivestimento (ma praticata soprattutto sui giovani, si può praticare anche in età avanzata?) e soprattutto di una specie di cuscinetto (tipo silicone/plastica)che va posizionato tra anca e testa del femore in maniera meno invasiva; ha idea di cosa si tratti? non riesco a trovare nessuna notizia a riguardo, dalle notizie frammentarie è un'operazione praticata in inghilterra...
Grazie mille dell'interesse.
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Gentile utente,
Al giorno d'oggi l'intervento di artroprotesi totale dell'anca è un intervento sicuro, con buoni risultati, e che viene praticato correntemente da molti centri.
Le protesi d'anca di 20 anni fa hanno una sopravvivenza, ad oggi, superiore al 90%.
Le moderne protesi meno invasive (tra cui le protesi di rivestimento) nascono con l'intento di offrire al paziente e al chirurgo una soluzione "interlocutoria" nell'attesa di impiantare una protesi "classica".
Naturalmente si tratta di protesi meno sperimentate, meno "sicure", e che vengono impiantate di routine solo in alcuni centri specializzati. Inoltre sono protesi che, per avere successo, necesssitano di alcune particolari condizioni anatomiche che si ritrovano solo nei pazienti più giovani.
Per un paziente di 76 anni ritengo che l'impiego di una protesi dalla provata storia e dall'impiego clinico consolidato sia la soluzione più sicura, che consenta di minimizzare i rischi di reintervento, donando al paziente una articolazione funzionale e non dolente che possa accompagnarlo per tutta la vita.
Distinti saluti.
Al giorno d'oggi l'intervento di artroprotesi totale dell'anca è un intervento sicuro, con buoni risultati, e che viene praticato correntemente da molti centri.
Le protesi d'anca di 20 anni fa hanno una sopravvivenza, ad oggi, superiore al 90%.
Le moderne protesi meno invasive (tra cui le protesi di rivestimento) nascono con l'intento di offrire al paziente e al chirurgo una soluzione "interlocutoria" nell'attesa di impiantare una protesi "classica".
Naturalmente si tratta di protesi meno sperimentate, meno "sicure", e che vengono impiantate di routine solo in alcuni centri specializzati. Inoltre sono protesi che, per avere successo, necesssitano di alcune particolari condizioni anatomiche che si ritrovano solo nei pazienti più giovani.
Per un paziente di 76 anni ritengo che l'impiego di una protesi dalla provata storia e dall'impiego clinico consolidato sia la soluzione più sicura, che consenta di minimizzare i rischi di reintervento, donando al paziente una articolazione funzionale e non dolente che possa accompagnarlo per tutta la vita.
Distinti saluti.
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.2k visite dal 05/11/2009.
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