Una contrattura del muscolo ileo-psoas
Gentili Medici,
premetto che sono una donna di altezza 1.69 per 66 kg. Età 31 anni. Pratico sport abbastanza regolarmente (a seconda dei periodi, 2-5 ore alla settimana. Passeggiate, spinning, acquagym, attività di tonificazione, aerobica).
Sei mesi fa dopo una lezione di acquagym ho avvertito per la prima volta dolore a un'anca. Prima d'allora non mi era mai capitato. Sembrava quasi una contrattura del muscolo ileo-psoas. Purtroppo non saprei descrivere e localizzare con maggiore precisione. Ho applicato con massaggi una pomata a base di ketoprofene, due volte al giorno per una settimana, senza alcun risultato. Il dolore da allora ha continuato a farsi sentire, leggero e sopportabile, ma comunque fastidioso, e più intenso durante lo svolgimento dell'attività fisica.
Nell'ultimo mese ho cominciato a correre regolarmente 4-5 volte alla settimana e ora avverto il dolore in entrambe le anche, soprattutto mentre corro, ma anche dopo che sono stata seduta a lungo, o quando mi corico a letto a pancia in giù. Il dolore diventa piuttosto intenso se tocco e faccio pressione sull'osso sporgente del bacino, proprio all'altezza dei fianchi. Mentre corro sono costretta a limitare i movimenti e a 'contenere' le falcata. Noto un leggero sollievo durante la corsa se, per dirla con semplicità, tengo la pancia in dentro, ovvero se contraggo gli addominali e spingo l'ombelico verso la colonna vertebrale (che è la postura che ci dicono di tenere in palestra durante gli esercizi, mentre io ho una certa tendenza alla lordosi lombare e tendo a portare il bacino in avanti).
So che non è possibile fare una diagnosi tramite email, dunque chiederei soprattutto un consiglio sui tipi di visite da svolgere per trovare una spiegazione e una soluzione al mio problema, che ho il sospetto possa essere causato da una postura errata. Mi chiedo anche se posso continuare a svolgere attività fisica, e in particolare la corsa, visto che mi sento molto limitata nei movimenti a causa di questo dolore.
Grazie in anticipo per eventuali risposte, e grazie mille in generale per la gentilezza e la prontezza con cui offrite le Vostre consulenze.
premetto che sono una donna di altezza 1.69 per 66 kg. Età 31 anni. Pratico sport abbastanza regolarmente (a seconda dei periodi, 2-5 ore alla settimana. Passeggiate, spinning, acquagym, attività di tonificazione, aerobica).
Sei mesi fa dopo una lezione di acquagym ho avvertito per la prima volta dolore a un'anca. Prima d'allora non mi era mai capitato. Sembrava quasi una contrattura del muscolo ileo-psoas. Purtroppo non saprei descrivere e localizzare con maggiore precisione. Ho applicato con massaggi una pomata a base di ketoprofene, due volte al giorno per una settimana, senza alcun risultato. Il dolore da allora ha continuato a farsi sentire, leggero e sopportabile, ma comunque fastidioso, e più intenso durante lo svolgimento dell'attività fisica.
Nell'ultimo mese ho cominciato a correre regolarmente 4-5 volte alla settimana e ora avverto il dolore in entrambe le anche, soprattutto mentre corro, ma anche dopo che sono stata seduta a lungo, o quando mi corico a letto a pancia in giù. Il dolore diventa piuttosto intenso se tocco e faccio pressione sull'osso sporgente del bacino, proprio all'altezza dei fianchi. Mentre corro sono costretta a limitare i movimenti e a 'contenere' le falcata. Noto un leggero sollievo durante la corsa se, per dirla con semplicità, tengo la pancia in dentro, ovvero se contraggo gli addominali e spingo l'ombelico verso la colonna vertebrale (che è la postura che ci dicono di tenere in palestra durante gli esercizi, mentre io ho una certa tendenza alla lordosi lombare e tendo a portare il bacino in avanti).
So che non è possibile fare una diagnosi tramite email, dunque chiederei soprattutto un consiglio sui tipi di visite da svolgere per trovare una spiegazione e una soluzione al mio problema, che ho il sospetto possa essere causato da una postura errata. Mi chiedo anche se posso continuare a svolgere attività fisica, e in particolare la corsa, visto che mi sento molto limitata nei movimenti a causa di questo dolore.
Grazie in anticipo per eventuali risposte, e grazie mille in generale per la gentilezza e la prontezza con cui offrite le Vostre consulenze.
[#1]
Non sembra che si tratti di dolore alle anche, ma ammetto che è difficile orientarsi: prima parla di ileo psoas però poi parla di osso sporgente all'altezza dei fianchi (che potrebbe essere il gran trocantere, ma anche l'ala iliaca). Può trattarsi di tendinite, ma non ho assolutamente nessun elemento per fare un'ipotesi che non sia campata in aria.
Il suggerimento che posso darLe è per prima cosa di rivolgersi al medico curante per valutare insieme se occorre una visita ortopedica. Nel frattempo occorre sospendere tutte le attività che scatenano o aumentano il dolore. Tenersi un dolore per 6 mesi senza fare accertamenti non mi sembra saggio, visto poi che continua a correre. Lasci stare le creme: bisogna prima fare diagnosi poi si pensa alle cure
Cordiali saluti
Il suggerimento che posso darLe è per prima cosa di rivolgersi al medico curante per valutare insieme se occorre una visita ortopedica. Nel frattempo occorre sospendere tutte le attività che scatenano o aumentano il dolore. Tenersi un dolore per 6 mesi senza fare accertamenti non mi sembra saggio, visto poi che continua a correre. Lasci stare le creme: bisogna prima fare diagnosi poi si pensa alle cure
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Ex utente
Grazie della risposta, purtroppo immaginavo che a causa delle mie insufficienti nozioni di anatomia non sarei riuscita a spiegarmi nell'ambito di un consulto online. Vedrò il mio medico naturalmente, non l'ho potuto fare prima perchè sono stata all'estero per un periodo molto lungo e desideravo attendere il rientro in Italia per consultare uno specialista. Se fino ad ora non avevo sospeso le attività sportive era perchè il problema si limitava a un fastidio più che a un dolore, e solo negli ultimi giorni è diventato più intenso. Il ketoprofene l'avevo applicato proprio su consiglio del medico di famiglia, con cui avevo parlato al telefono. Vedrò ora di approfondire la cosa tramite uno specialista, dopo averne parlato di nuovo col mio medico.
Grazie mille ancora.
Cordiali saluti.
Grazie mille ancora.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.3k visite dal 02/11/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.