E lesione del menisco interno
Gentilissimi medici, sono una ragazza di 18 anni appena compiuti, sono alta 1.63 e peso 53 kg. Ho praticato per due anni aerobica e step, fino a che un giorno di settembre 2006 ero seduta in modo strano sul mio letto e, nell'alzarmi, ho avvertito un fortissimo dolore all'interno del ginocchio dx che era anche bloccato, nel senso che non potevo estenderlo frontalmente. Stavo per andare al pronto soccorso quando stranamente si è "sbloccato" ruotandolo verso l'interno e sono riuscita ad estenderlo completamente.
Mi sono comunque rivolta ad un'ortopedico che mi ha sottoposta ad una risonanza magnetica di cui riporto l'esito:
Esame condotto con tecnica SE e GE
E lesione del menisco interno.
Regolare il menisco esterno, i crociati e i collaterali.
Coesiste modesto versamento endoarticolare.
Dopo aver visto il risultato, il medico mi ha prescritto un olio a base di DICLOFENAC SODICO 16 mg/ml da applicare sul ginocchio per 10 giorni.
Mi ha anche prescritto 3 cicli di fisioterapia: 10 laser, 10 tens e 10 iperetermia che però non ho potuto fare soprattutto per motivi di tempo(sono orfana e ho perso la mamma quasi 1 anno fa perchè malata di leucemia) e quindi devo occuparmi della casa ma soprattutto dello studio.
Intanto, su consiglio del medico, mi sono iscritta in una palestra dove facevo esercizi con gli attrezzi facendo attenzione al ginocchio (questi dovevano servirmi a rinforzare la muscolatura del ginocchio, a detta del medico causa della mia lesione al menisco). Ero anche seguita da una insegnante che sapeva del mio ginocchio e mi consigliava gli esercizi adeguati.
Sono tornata dal medico a febbraio per una visita di controllo, e mi è stata riscontrata una condropatia della femoro rotulea, curata poi con 7 giorni di antinfiammatorio e con una fisioterapia praticata con un macchinario a noleggio che potevo applicare sul ginocchio di notte che lavorava con piccolissime scosse elettriche.
Ritornata dal medico 3 settimane fa, ha riscontrato che la femoro rotulea non è più infiammata, ma si sono infiammati i tendini di ENTRAMBE le ginocchia ("sindrome zampa d'oca").
Per curare questa infiammazione ho fatto due sedute di infiltrazioni ad entrambe le ginocchia (purtroppo però non so di cosa siano queste infiltrazioni). Lunedi mi sottoporrò alla terza e ultima seduta.
Il medico in tutto questo tempo ha sempre affermato che la debolezza delle mie ginocchia sta nella muscolatura debole (anche se ho fatto due anni di step), e che non vuole operarmi data la mia giovane età e dato che il menisco potrebbe guarire da solo.
In più ora mi ha detto che l'unica attività fisica che posso fare è il nuoto, che però a dire la verità non posso praticare dato l'eccessivo costo dei corsi di nuoto della mia zona.
Potete capire che non facendo più nessun tipo di attività fisica il mio corpo ne risente,così vorrei ritornare a praticare qualche tipo di attività che però non sia il nuoto.
Ora vorrei chiederVi se il mio medico sta procedendo bene con le cure;
Se è vero che non posso fare nessuna attività fisica;
Se è vero che il menisco può calcificarsi (parola usata dal medico) da solo;
Se è necessario l'intervento;
Intanto il mio ginocchio continua a bloccarsi, alternando però periodi di tempo di alcune settimane in cui non si blocca, per poi riprendere a farlo in continuazione.
Mi scuso per la lunghissima lettera e Vi ringrazio anticipatamente se avrete la pazienza di leggerla e di rispondermi.
Cordiali saluti.
Mi sono comunque rivolta ad un'ortopedico che mi ha sottoposta ad una risonanza magnetica di cui riporto l'esito:
Esame condotto con tecnica SE e GE
E lesione del menisco interno.
Regolare il menisco esterno, i crociati e i collaterali.
Coesiste modesto versamento endoarticolare.
Dopo aver visto il risultato, il medico mi ha prescritto un olio a base di DICLOFENAC SODICO 16 mg/ml da applicare sul ginocchio per 10 giorni.
Mi ha anche prescritto 3 cicli di fisioterapia: 10 laser, 10 tens e 10 iperetermia che però non ho potuto fare soprattutto per motivi di tempo(sono orfana e ho perso la mamma quasi 1 anno fa perchè malata di leucemia) e quindi devo occuparmi della casa ma soprattutto dello studio.
Intanto, su consiglio del medico, mi sono iscritta in una palestra dove facevo esercizi con gli attrezzi facendo attenzione al ginocchio (questi dovevano servirmi a rinforzare la muscolatura del ginocchio, a detta del medico causa della mia lesione al menisco). Ero anche seguita da una insegnante che sapeva del mio ginocchio e mi consigliava gli esercizi adeguati.
Sono tornata dal medico a febbraio per una visita di controllo, e mi è stata riscontrata una condropatia della femoro rotulea, curata poi con 7 giorni di antinfiammatorio e con una fisioterapia praticata con un macchinario a noleggio che potevo applicare sul ginocchio di notte che lavorava con piccolissime scosse elettriche.
Ritornata dal medico 3 settimane fa, ha riscontrato che la femoro rotulea non è più infiammata, ma si sono infiammati i tendini di ENTRAMBE le ginocchia ("sindrome zampa d'oca").
Per curare questa infiammazione ho fatto due sedute di infiltrazioni ad entrambe le ginocchia (purtroppo però non so di cosa siano queste infiltrazioni). Lunedi mi sottoporrò alla terza e ultima seduta.
Il medico in tutto questo tempo ha sempre affermato che la debolezza delle mie ginocchia sta nella muscolatura debole (anche se ho fatto due anni di step), e che non vuole operarmi data la mia giovane età e dato che il menisco potrebbe guarire da solo.
In più ora mi ha detto che l'unica attività fisica che posso fare è il nuoto, che però a dire la verità non posso praticare dato l'eccessivo costo dei corsi di nuoto della mia zona.
Potete capire che non facendo più nessun tipo di attività fisica il mio corpo ne risente,così vorrei ritornare a praticare qualche tipo di attività che però non sia il nuoto.
Ora vorrei chiederVi se il mio medico sta procedendo bene con le cure;
Se è vero che non posso fare nessuna attività fisica;
Se è vero che il menisco può calcificarsi (parola usata dal medico) da solo;
Se è necessario l'intervento;
Intanto il mio ginocchio continua a bloccarsi, alternando però periodi di tempo di alcune settimane in cui non si blocca, per poi riprendere a farlo in continuazione.
Mi scuso per la lunghissima lettera e Vi ringrazio anticipatamente se avrete la pazienza di leggerla e di rispondermi.
Cordiali saluti.
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Gentile utente, da cio' che ha descritto mi sembra di poter dire che forse un' artroscopia le avrebbe risolto il problema : se il menisco mediale e' rotto puo' essere anche riparato ( sutura meniscale),specie in un paziente giovane e sportivo. Inoltre con l'artroscopia si riescono a valutare bene le eventuali patologie condrali ( della cartilagine)e quindi l'ev. iter terapeutico da intraprendere.Alla sua eta', vista l'evidente clinica ( dolore all'interno del ginocchio ed episodi di blocco articolare) ed il responso della RM: lesione del menisco mediale, e' meglio risolvere il problema in tempi piu' brevi!!! Il menisco , se e' rotto, da solo eo con terapie varie non guarisce e se dovesse calcificare ( di solito pero0 in eta' piu'avanzata)puo' dare dei problemi successivamente. Cordialita'.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 34.2k visite dal 14/03/2007.
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