Borsite al trocantero
Sono stata operata di ernia espulsa Ls-S1 a giugno dell'anno scorso. Non mi sono mai ripresa veramente in quanto ho sempre continuato a soffrire di dolore alla gamba, all'inguine e sotto la pianto del piede. Ho fatto un infinità di cure farmacologiche a base di cortisone, analgesici, antiinfiammatori, senza grandissimo miglioramento. Tre mesi fa ho fatto un infiltrazione di botulino nel muscolo piriforme in quanto era stato diagnosticato una consistente contrazione di questo muscolo. Ho avuto un miglioramento del 70%. La settimana scorsa è aumentato di colpo il dolore sempre alla stessa gamba, con dolore all'anca e una zona "addormentata" lungo il lato esterno della coscia. Il dolore va di nuovo fino a sotto la pianto del piede e si manifesta anche all'inguine. Inoltre, stare seduta per lungo tempo, è diventato di nuovo molto doloroso. Mi sento come se avessi una fiamma ossidrica lungo tutta la gamba. Ora non riesco nemmeno a sfiorare la coscia tanto mi fa male. Dal neurochirurgo che all'epoca mi aveva operato, è stato avanzato una diagnosi di borsite al trocantero, inviandomi dall'ortopedico. Sono in attesa di visita, ho preso degli antiinfiammatori (ketoprofene) per bocca, ho messo il ghiaccio sulla parte dolorante ma non migliora per niente. Sicccome ho provato per 2 mesi in occasione dell'ernia le Tens, la fisioterapia, i massaggi, la trazione....e non è servito a niente, non vorrei passare altro tempo con delle terapie "inutili". Ho trovato poco in Internet su questo argomento e vorrei sapere cosa mi aspetta e quale terapia (per vs. esperienza) funziona meglio.
Grazie.
Grazie.
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Gentile utente, la sintomatologia da lei descritta e' quella della sciatalgia dovuta ad una radicolite conseguente ad una compressione nervosa a livello lombo-sacrale e, dato che la sintomatologia dolorosa e'presente anche a livello inguinale , l'irritazione potrebbe riguardare la radice di L4,quindi al livello superiore della precedente erniectomia. Il dolore sul lato esterno della coscia puo' simulare una borsite trocanterica, a volte però le due cose possono coesistere; la borsite puo' essere diagnosticata con la clinica ( digitopressione sul gran trocantere)ed eventualmente con una ecografia della regione trocanterica che, se confermasse la patologia suddetta, questa può essere trattata con la terapia conservativa ( laser, ionoforesi e ultrasuoni)o infiltrativa con cortisonici. E' comunque consigliabile l'esecuzione di una EMG ( se non e' gia' stata eseguita)dell'arto inferiore interessato. Cordialita'.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.6k visite dal 14/03/2007.
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