Lesione a decorso obliquo del corno posteriore del menisco mediale

Sono una donna di 37 anni. Alcuni giorni fa, in seguito ad un piegamento mentre svolgevo normali faccende domestiche, il ginocchio destro è rimasto praticamente bloccato. Non riuscivo più a distenderlo. Con applicazione di ghiaccio ed antinfiammatori ho recuperato un pò di mobilità, ma avverto ancora problemi nell'estensione della gamba e, soprattutto, non riesco a camminare regolarmente. Oggi ho eseguito la risonanza magnetica. Questo il referto:
Lesione a decorso obliquo del corno posteriore del menisco mediale. Non alterazioni della morfologia e del segnale della fibrocartilagine meniscale esterna. Modicamente ispessite le fibre del LCA in relazione ad esiti di trauma distrattivo. Legamento crociato posteriore di regolare morfologia, calibro e segnale. Assenti lesioni a carico dei legamenti collaterali, del tendide popliteo e del tendine del bicipite femorale. Normale il tendine rotuleo ed il tendine quadricipitale. Disomogeneità del segnale a carico del corpo adiposo di Hoffa per iperplasia plicale; assenti lesioni osteocondriali del compartimento femoro-tibiale; si segnala piccola formazione cistica intraspongiosa a livello della regione metafisiaria del femore. Discreta quota di versamento articolare. Cavo popliteo libero da formazioni espansive.

Qual è la vostra valutazione in merito?

Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete accordarmi.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
La valutazione non può essere della RMN di cui ci riferisce il referto né del Suo caso clinico, che non conosciamo. La RMN ha evidenziato una lesione del menisco mediale che ben può giustificare l'episodio di blocco. Per sapere cosa fare bisogna sottoporsi a visita ortopedica presso uno specialista che si occupi di patologie del ginocchio; solo dopo averLa visitata sarà possibile integrare le immagini della RMN con i segni clinici che siano emersi dalla visita e con i Suoi disturbi. Non so dove Lei abiti di preciso però a Firenze può rivolgersi alle due U.O. Di Ortopedia di Careggi http://www.aou-careggi.toscana.it/internet/index.php?option=com_content&task=view&id=16&Itemid=159 oppure http://www.aou-careggi.toscana.it/internet/index.php?option=com_content&task=view&id=18&Itemid=159
Ricordi di porre all'Ortopedico dopo che L'avrà visitata tutte le domande che Le verranno in mente (diagnosi, cure possibili, tipo di intervento, -se necessario-, rischi, vantaggi,percentuale di insuccessi e recidive, tempi di convalescenza, durata tipo e modi della riabilitazione, tempi di ripresa, attività e sport possibili e da evitare, ecc) , perché solo chi conosce il Suo ginocchio potrà rispondere in modo specifico alle domande sul Suo caso.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Gent.mo dott. Donati,
La ringrazio per la risposta fornitami, vorrei, però, ulteriori chiarimenti
1. la mia lesione è quella che, in gergo, viene detta a manico di secchio? Ad una prima visita clinica del ginocchio (antecedente alla rnm) il mio ortopedico mi aveva prospettato questa situazione con conseguente consiglio di intervento in artroscopia
2. a proposito dell'intervento, dalle Sue parole mi sembra di capire che, anche in caso di lesione come il mio, non è assolutamente inevitabile, è corretto?
3. premesso che la prossima settimana consulterò un secondo ortopedico, intanto mi può illustrare a grandi linee le 2 alternative, cioè l'intervento in cosa consisterebbe? asportazione totale del menisco o della parte danneggiata? altrimenti quale terapia riabilitativa o medica mi si potrebbe proporre? Le preciso che, al momento, non ho dolore ma risento di un passo più corto per via dell'impossibilità a distendere totalmente la gamba e, se rimango a lungo in movimento, il ginocchio si gonfia sopra la rotula rendendo fastidiosa anche la flessione.
La saluto, ringraziandoLa anticipatamente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
1)Dalla RMN non sembra che sia a manico di secchia, ma non ho elementi: bisogna vedere il quadro clinico.
2) dipende dalla visita
3) proprio perché dipende dalla visita non ho elementi per darLe altre risposte, ma se il ginocchio non si stende è molto facile che vada incontro all'artroscopia.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Donati,
La aggiorno sulla situazione del mio menisco e La invito, cortesemente, a fornirmi la Sua valutazione.
Ho sottoposto il mio caso all'attenzione di due specialisti:
- il primo ritiene necessario l'intervento in artroscopia;
- il secondo, invece, propone un ciclo di 15 giorni di antinfiammatori per far assorbire il versamento. Ritiene, inoltre, che il menisco possa rientrare nella sede naturale. In questo modo avrei un recupero funzionale totale e potrei convivere con la lesione evitando l'artroscopia. Questo secondo specialista mi ha visitata clinicamente 2 volte, la prima nella fase acuta senza RNM, la seconda a distanza di 20 giorni con l'esito della RNM ed ha riscontrato un certo miglioramento.
Cosa pensa in merito?
Ancora grazie e cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Se Lei pensa di essere migliorata può fare il ciclo di antinfiammatori e poi rivalutare la situazione. La cosa importante che il giudizio sia stato espresso da due ortopedici che si occupino entrambi di patologie del ginocchio e che siano entrambi in grado di fare l'artroscopia: due giudizi così diversi devono avere come base gli stessi presupposti.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
Le preciso che, effettivamente, si tratta di due specialisti di patologie del ginocchio che operano, entrambi, in artroscopia.
Inoltre, Le aggiungo che dal mio punto di vista la situazione è migliorata: la gamba si distende un pò di più, ma non ancora completamente, il ginocchio non si gonfia più dopo lunghi periodi di sollecitazione, anche se risento di un indolenzimento nella zona. Questo, dunque, può essere interpretato come un segnale di recupero che mi induca a scegliere la strada della terapia antinfiammatoria piuttosto che quella dell'artroscopia?
Essere di fronte ad un bivio è sempre la posizione più scomoda!
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Se è il male di aspettare 15 gg non penso che sia determinante, ma tenga presente che non avendoLa visitata non ho elementi per consigliarLe quale strada prendere.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dotto Donati,
come ricorderà sono reduce da una lesione meniscale risalente all’ottobre scorso, quando la risonanza magnetica così recitava:
Lesione a decorso obliquo del corno posteriore del menisco mediale. Non alterazioni della morfologia e del segnale della fibrocartilagine meniscale esterna. Modicamente ispessite le fibre del LCA in relazione ad esiti di trauma distrattivo. Legamento crociato posteriore di regolare morfologia, calibro e segnale. Assenti lesioni a carico dei legamenti collaterali, del tendide popliteo e del tendine del bicipite femorale. Normale il tendine rotuleo ed il tendine quadricipitale. Disomogeneità del segnale a carico del corpo adiposo di Hoffa per iperplasia plicale; assenti lesioni osteocondriali del compartimento femoro-tibiale; si segnala piccola formazione cistica intraspongiosa a livello della regione metafisiaria del femore. Discreta quota di versamento articolare. Cavo popliteo libero da formazioni espansive.
Dopo quasi 6 mesi di benessere totale del ginocchio, giacchè dopo un ciclo di 15 giorni di antinfiammatori (Mobic 7.5 mg.) e recupero completo della funzionalità ho deciso concordemente con l’ortopedico di evitare l’intervento in artroscopia, mercoledì scorso c’è stato un nuovo trauma.
Durante una lezione di pilates (avevo ripreso un minimo di attività fisica da poco + di 1 settimana) dopo un accosciamento completo da ferma (peso del corpo sulle ginocchia con braccia distese a terra all’altezza del capo e scarico della colonna vertebrale ) nel risalire ho subito avvertito dolore e senza forzare mi sono fermata, da seduta ho applicato subito il ghiaccio e il ginocchio che sentivo bloccato e fortunatamente “rientrato”. Sono rientrata a casa sulle mie gambe, sentendo un po’ di dolore, che è andato aumentando sempre più.
La mia situazione attuale è questa, la gamba assume tutte le posture flessa e distesa completamente ma nel passaggio da una posizione all’altra c’è parecchio dolore, anche nel compiere un semplice passo. Dolore che scompare da ferma in qualunque posizione, tranne che distesa, quando riesco a tenere solo la posizione supina.
A questo punto vorrei sapere cosa è successo,
-la lesione è ulteriormente compromessa?
-il dolore è solo per il trauma e l’assenza di blocco fa pensare che il menisco sia comunque in sede?
-l’antinfiammatorio ripristinerà lo status quo ante?
-devo rassegnarmi a rinunciare a qualsiasi forma di attività fisica o posso optare per qualcuna senza rischi?
RingraziandoLa, attendo il Suo parere fiduciosa.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Penso che anche Lei si renda conto come non sia assolutamente possibile valutare un ginocchio senza mai averlo visitato. Si rivolga al Suo ortopedico di fiducia, che conoscendo la situazione preesistente potrà stabilire se c'è stato un peggioramento o no
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gent.mo dott. Donati,
ha perfettamente ragione e infatti sono di ritorno dalla visita ortopedica, durante la quale è emerso che c'è parecchio versamento con conseguente gonfiore. Il parere dello specialista è che c'è stato un avanzamento della lesione che giustifica l'episodio e lo stato attuale delle cose, ora rimane da valutare la consistenza e cioè se al termine dei 10 gg di terapia antinfiammatoria non ci sarà regressione occorrerà ripetere la RNM per capire se non si sia determinata una lesione a manico di secchio. Nell'ipotesi beneaugurante che riesca anche questa volta a recuperare che speranze ho di iniziare un'attività fisica e quale secondo il Suo punto di vista?
Ancora 1000 grazie!
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Lei mi da ragione ma poi pone delle domande alle quali può rispondere solo chi L'ha visitata. Quando tornerà dall'ortopedico ricordi di porgli, dopo che L'avrà visitata, tutte le domande che Le verranno in mente (diagnosi, cure possibili, tipo di intervento, -se necessario-, rischi, vantaggi,percentuale di insuccessi e recidive, tempi di convalescenza, durata tipo e modi della riabilitazione, tempi di ripresa, attività e sport possibili e da evitare, ecc) , perché solo chi conosce il Suo ginocchio potrà rispondere in modo specifico alle domande sul Suo caso.
Cordiali saluti