Algodistrofia all'anca

Buongiorno, l'anno scorso mi è stata diagnosticata un algodistrofia all'anca sx, premetto che non ho subito traumi, ma ho un ernia discale a livello L5-S1 che mi porta ad una postura non sempre corretta. In seguito alla diagnosi di algodistrofia, ho eseguito 40 sedute di camera iperbarica, punture con CLODY, e trattamenti CEMP per otto ore al giorno per due mesi. Dopo la RMN di controllo, la patologia era sparita. A distanza di un anno mi ritrovo con la stessa diagnosi ma all'anca dx. Nessuno mi sa dire la causa. A questo punto, mi sono rivolto ad un centro che effettua terapia a RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE MBST, dove mi è stato riscontrato un inizio di artrosi e di osteoporosi; queste terapie potrebbero essere una cura "definitiva" oppure come leggo da alcuni consulti potrebbe essere un problema neurologico e quindi mi devo rivolgere ad un neurologo oppure ancora ad un reumatologo?
Sono molto demoralizzato, l'anno scorso ho lasciato il lavoro per più di due mesi, quest'anno non lo so, è difficile convivere con una patologia senza conoscerne la causa, si rischia di affidarsi a persone non competenti che ti promettono guarigioni miracolose.
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Gentile signore
l'algoditrofia riflessa dell'anca è una patologia poco conosciuta e ad eziolgia incerta e discussa.
Come informazione generale e semplificando le posso dire che esistono forme primitive ed altre secondarie.
Anche la sua storia naturale è tutt'ora oscura. Forme identiche possono evolvere infatti in modo opposto:
a) verso la remissione sponstanea in alcuni mesi
b) verso la necrosi dell'epifisi del femore con grave danno funzionale e successiva necessità di intervento.
E' una patologia molto influenzata dallo stato neuropsichico del paziente, ma non è classificabile come una malattia neurologica o psichiatrica. Inoltre è spesso condizionata da fattori reumatici aspecifici, pur non essendo di per sè una malattia reumatica, ma vascolare.
La competenza resta perciò in ambito ortopedico e/o fisiatrico pur necessitando a volte di una terapia di supporto psichiatrico e/o reumatologico. Segua pertanto le indicazioni del collega ortopedico che la sta curando e tenga conto che la risoluzione della malattia richiede mesi, a volte anni.
Cordialità
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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