Riduzione cruenta fratturna iii distale diafisi ulnare

Buonasera,
venerdi' scorso dopo una caduta ho riportato frattura scomposta del III distale della diafisi ulnare;
mercoledì sono stato sottoposto ad intervento di osteosintesi tramite applicazione di 2 fili.
L'intervento pare riuscito alla perfezione dopo il controllo operatorio e successivo controllo radiografico effettuato il giorno seguente all'operazione.
Volevo gentilmente sapere se tale tecnica di applicazione di fili è sicura e funzionale e per quanto tempo dovrò portare l'ingessatura.
Mi è dtato riferito inoltre che per la rimozione di tali mezzi di sintesi non è necessario nuovo intervento chirurgico in quanto è possibile l'estrazione dall'esterno, è realmente così? Non ci sono pericoli di mobilizzazione dei capi ossei e conseguente mancanza di calcificazione dopo tali interventi?
ps: ho 20 anni.
Grazie mille per la disponibilità.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
In linea generale (non conoscendo il Suo caso né il tipo di frattura) una frattura dell'ulna distale trattata chirurgicamente con un risultato "perfetto" al controllo intraoperatorio e a quello post-operatorio è già un ottimo risultato. Nel Suo caso specifico (che, ribadisco, non conosciamo) dobbiamo supporre che la scelta di usare due fili di Kirschner sia stata determinata dal tipo di frattura e quindi già solo per questo va considerata "sicura e funzionale", altrimenti sarebbe stata scelta una tecnica differente. Il gesso in genere si tiene per circa un mese, ma anche questo viene deciso dall'ortopedico che L'ha operata. I fili di K. vengono sfilati in ambulatorio quando la consolidazione viene accertata cone le radiografie, senza nessun dolore di alcun tipo.
Per quanto riguarda "pericoli di mobilizzazione dei capi ossei e conseguente mancanza di calcificazione" tutte le fratture possono essere esposte a questo rischio; per questo viene programmato in genere un controllo intermedio. Per parte Sua si attenga scrupolosamente alle istruzioni che ha ricevuto, tenga il gesso per tutto il tempo, non lo manometta se dà fastidio ma torni in ospedale, non usi la mano se non per sostenere un romanzo o un giornale, non commetta imprudenze.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la Risposta esauriente!
Ieri sono andato al controllo intermedio ed è risultato tutto perfetto...
l'ortopedico mi ha detto però che dovrò avere pazienza in quanto l'ulna è un osso a calcificazione lenta.
E' realmente così?
Grazie mille
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Sì, è così. Ma non ci pensi adesso
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Posso chiederle perchè tale osso è lento a calcificare ed in quale misura? Studio medicina e quindi mi interessa non solo per la mia situazione!
Grazie mille
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non esiste la misura. Dipende dal tipo e dal livello della frattura.E' anche un fatto meccanico. Se di due ossa (gamba e avambraccio) se ne rompe solo una le forze che inducono la consolidazione sono ridotte
Cordiali saluti