Frattura caviglia dx

Salve ... 11 anni fa sono caduta dalle scale e ho riportato una frattura pluriframmentata tibale e sovramalleolare esterna del perone dx .sono stata operata e per 8 mesi ho portato le osteosintesi a vite ...dopo rimosse . il mio problema ad oggi è che non ho continui dolori e rigonfiamenti che mi impediscono di muovermi nel modo coretto ho fatto una risonanza e questo è l'esito............Sono presenti marcati fenomeni di condropatia a carico delle superfici articolari tibio-astragaliche con spazio articolare alquanto ridotto e cartilagine articolare discontinua con segni di esposizione e riassorbimento osseo subcondrale specie sul versante tibiale ed evidente note di edema subcorticale in inverosimile sovraccarico funzionale. concomitano fatti artrosici margino-articolari .complessivamente conservate le strutture capsulo-legamentose del comparto articolare tibio-astragalico laterale mediale.Nella norma le regioni sottoastragaliche e quelle del seno del tarso .Regolare il tendine d'Achille e le altre strutture tendinee comprese nei piani di scansione .Non versamenti articolari significativi .nella norma lo spessore della fascia plantare nelle porzioni analizzate. Presenza di tessuto fibrocicatriziale in corrispondenza del seno del tarso con pssibile imbrigliamento del nervo tibiale posteriore da valutare clinicamente . questo è l'esito della risonanza voorrei sapere cosa fare e dove andare. distinti e cordiali saluti ..in attesa di 1 vostra gentile risposta grazie
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Dr. Paolo Sailis Ortopedico 1.8k 82
Il suo caso sembra essere quello di un'artrosi post-traumatica della tibio-tarsica.
Le fratture articolari purtroppo interessano il tessuto cartilagineo che, una volta danneggiato non ripara autonomamente ma viene sostituito da un tessuto cicatriziale privo delle caratteristiche della cartilagine originaria.
Questo crea fenomeni di attrito articolare con dolore e gonfiore, perdita' del normale movimento e insorgenza di fenomeni degenerativi che sono la fase iniziale dell'artrosi.
Il mio consiglio e' ovviamente quello di fare u8na visita ortopedica, in modo che lo specialista possa illustrarle le varie possibilita' terapeutiche.
Ci tenga informati.
Un cordiale saluto.

Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com