Trapianto osteocondrale massivo piatto tibiale
Buongiorno,
A seguito di un incidente ( Novembre 2007 )ho riportato una grave frattura scomposta pluriframmentata del piatto tibiale Dx (simile ad un'esplosione per compressione del piatto stesso più marcatamente lateralmente)
La frattura è stata ridotta con l'nserimento di due placche LCP fissate con 12 viti. Ho rimosso le placche in Febbraio 2009.
Resta un valgismo dell'arto di c.a. 15 gradi e varie problematiche dovute al tipo di frattura.
Ho effettuato diverse visite specialistiche tra i più importanti chirurghi italiani, e sostanzialmente come unica possibilità di miglioramento e comunque in qualsiasi caso anche per evitare di dover ricorrere alla protesi ( max. tra 10 anni ) mi è stato "vivamente" consigliato ti "tentare" un trapianto dell'osso mancante.
Il piatto tibiale interno si è saldato abbastanza bene conservando superficie articolare, mentre esternamente c'è una notevole mancanza ossea e la superficie risulta molto frastagliata.
La mia domanda riguarda l'intervento di trapianto osteo-cartilagineo (da donatore cadavere) del piatto tibiale esterno ed è la seguente :
E' possibile rintracciare una casistica per quanto riguarda gli esiti di tale intervento?
A seguito di un incidente ( Novembre 2007 )ho riportato una grave frattura scomposta pluriframmentata del piatto tibiale Dx (simile ad un'esplosione per compressione del piatto stesso più marcatamente lateralmente)
La frattura è stata ridotta con l'nserimento di due placche LCP fissate con 12 viti. Ho rimosso le placche in Febbraio 2009.
Resta un valgismo dell'arto di c.a. 15 gradi e varie problematiche dovute al tipo di frattura.
Ho effettuato diverse visite specialistiche tra i più importanti chirurghi italiani, e sostanzialmente come unica possibilità di miglioramento e comunque in qualsiasi caso anche per evitare di dover ricorrere alla protesi ( max. tra 10 anni ) mi è stato "vivamente" consigliato ti "tentare" un trapianto dell'osso mancante.
Il piatto tibiale interno si è saldato abbastanza bene conservando superficie articolare, mentre esternamente c'è una notevole mancanza ossea e la superficie risulta molto frastagliata.
La mia domanda riguarda l'intervento di trapianto osteo-cartilagineo (da donatore cadavere) del piatto tibiale esterno ed è la seguente :
E' possibile rintracciare una casistica per quanto riguarda gli esiti di tale intervento?
[#1]
La casistica importante è quella del chirurgo che Le ha proposto l'intervento e/o che comunque è destinato a operarLa. In secondo luogo una casistica è difficilmente applicabile al Suo caso specifico, soprattutto se Lei non è in grado, per studi e competenze diverse, di poter vagliare le informazioni che trova, in modo che non siano causa di confusione e soprattutto di informazioni scorrette.
Può consultare, se non lo ha già fatto, la clinica ortopedica III del prof. Marcacci del Rizzoli di Bologna http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=25&IDCont=0&IDUO=144
Cordiali saluti
Può consultare, se non lo ha già fatto, la clinica ortopedica III del prof. Marcacci del Rizzoli di Bologna http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=25&IDCont=0&IDUO=144
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Purtroppo per esperienza personale le informazioni sinora ricevute sono contrastanti, nel senso che da un punto di vista chirurgico sono molto rassicuranti seppur evidenziando i rischi del caso, mentre per "sentito dire" da fisioterapisti, medico di famiglia, ortopedici, medici legali etc. sembra un'intervento troppo sperimentale e spesso non arriva ai risultati sperati. Di fatto non ho mai avuto informazioni dirette o indirette di pazienti soddisfatti o meno dei risultati ottenuti.
Ora, io comunque ho deciso di sottopormi all'intervento dando piena fiducia al chirurgo che mi opererà (ho altre scelte?), resto perplesso anche se in parte lo capisco, che sia così difficile accedere ad informazioni che mi farebbero affrontare in modo più sereno l'intervento.
Saluti
Purtroppo per esperienza personale le informazioni sinora ricevute sono contrastanti, nel senso che da un punto di vista chirurgico sono molto rassicuranti seppur evidenziando i rischi del caso, mentre per "sentito dire" da fisioterapisti, medico di famiglia, ortopedici, medici legali etc. sembra un'intervento troppo sperimentale e spesso non arriva ai risultati sperati. Di fatto non ho mai avuto informazioni dirette o indirette di pazienti soddisfatti o meno dei risultati ottenuti.
Ora, io comunque ho deciso di sottopormi all'intervento dando piena fiducia al chirurgo che mi opererà (ho altre scelte?), resto perplesso anche se in parte lo capisco, che sia così difficile accedere ad informazioni che mi farebbero affrontare in modo più sereno l'intervento.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 05/10/2009.
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