Rigonfiamento su una costola dopo caduta

Facendo surf un mese fa sono caduto.
Non ho sbattuto contro niente ma mi sono piegato su me stesso molto bruscamente e ho sentito un forte dolore al costato dal lato sinistro.

Ho continuato a fare surf.

Alla fine dell’allenamento il dolore era più forte: non riuscivo a respirare fino in fondo perché faceva troppo male e una torsione del busto mi causava un enorme dolore.

Sono andato al pronto soccorso.

Dopo tre ore di attesa mi hanno fatto un’ecografia e una radiografia all’emitorace sinistro, per fortuna non hanno riscontrato anomalie.

Restava però il dolore, insieme con un rigonfiamento apparso al lato sinistro del torace, un bozzo, come se una costola da quel lato fosse diventata più lunga.


Mi hanno prescritto un ulteriore controllo in caso il dolore continuasse.

Nel tempo il dolore si è affievolito ma non è scomparso.

17 giorni dopo ho fatto dunque una nuova visita ortopedica.


Il medico mi ha visitato molto in fretta e ha detto che avevo una lieve contusione a una costola flottante ma niente di importante e che sarebbe passato stando a riposo.

Gli ho indicato il bozzo, che era rimasto, e lui ha detto di non preoccuparsi, come se il mio fosse solo un vezzo estetico.
Scomparirà? Gli ho chiesto.
Lui ha risposto che a stento si vedeva, cosa onestamente non vera.

Da quella visita sono passate due settimane.
Un mese esatto dall’infortunio.
Continuo a sentire dolore quando faccio determinati movimenti.
Ma soprattutto resta quel bozzo sulla parte alta dell’addome, alla fine di una costola.


Cosa potrebbe essere?
È possibile che la cartilagine di una delle costole flottanti si sia spostata un po’?

Tornerà al suo posto?

Per ora resto a riposo ed evito di allenarmi in palestra, giusto?

Grazie
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore, verosimilmente potrebbe anche essere che il " gonfiore " di cui parla potrebbe essere una minima sovrapposizione parziale costale o anche un edema del periostio, con sofferenza muscolare intercostale. Ma occorre esaminare bene le radiografie ed eventualmente approfondire con un esame TC per focalizzare al massimo la costola interessata.
Per quanto concerne il dolore, è comune la sua lunga peersistenza sia a riposo che sopratutto evocata dal respiro o dal movimento, anche senza frattura, ( esclusa come riferisce lei stesso dall'esame radiografico). Le costole sono ricoperte di abbondante periostio, una membrana molto innervata che evoca dolore intenso anche senza interruzione scheletrica. E' la classica periostite traumatica.
Approfondisca tutto con l'ortopedico che lo sta seguendo o valuti lei se eseguire altro consulto.
Cordialmente

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -