Dolore laterale ginocchio destro

Buongiorno,
ho 39 anni e sono anni che corro, faccio palestra e vado in bicicletta.


Purtroppo è da Ottobre 2022 che ho un dolore esterno al ginocchio dx mai risolto.

Il dolore è situato più o meno tra la testa del perone e il tubercolo di Gerdy e varia da dolori leggeri di tipo brucianti / infiammatori a dolori più pungenti e profondi.


Inizialmente vengo liquidato come Sindrome Bandelletta Ileotibiale e curato come tale: fisioterapia di rinforzo tensore fascia lata, glutei, arti inferiori in generale.

Riprendo la corsa gradualmente dopo circa 7 mesi ma il dolore comunque non sparisce: mi consente di aumentare le distanze (max 1h/1h10' continuativa) ma resta sempre ben presente, sia durante (insorge dopo circa una 20ina di minuti) che nel post corsa, costringendomi spesso a non riuscire a camminare e passare la giornata sul divano.


La cosa è andata progressivamente peggiorando nella corsa e anche altre attività si sono aggiunte (fino ad allora asintomatiche) come palestra, bici o camminare per un po' di minuti consecutivi.
Tutte le attività che svolgo sono oggi "provocative" per la zona.

Oltre al dolore percepisco a volte (specie negli esercizi di gambe in palestra) un "click" del tendine sul ginocchio (come se il tendine "scavallasse" quando il ginocchio da piegato va in estensione; la zona mi sembra quella della testa del perone) e una generale sensazione di tensione e rigidità muscolare/tendinea alla zona della fascia lata della gamba e del ginocchio stesso.


Esami strumentali (RMN e RX) non hanno rilevato nulla di anomalo alla bandelletta, al ginocchio o agli arti inferiori/bacino.

Ho fatto anche un ciclo di infiltrazioni al ginocchio con cortisone+lidocaina ma non ha sortito alcun effetto.
Idem con l'acido ialuronico.


Sono stato anche trattato manualmente da un fisioterapista (massaggi profondi/traversi/etc e onde d'urto) che ha evidenziato e provato a risolvere numerosi Trigger Points alla muscolatura della gamba che irradiavano dolore al ginocchio (di tipo "bruciante" molto intenso): bicipite femorale, tensore fascia lata, piccolo/medio gluteo, vasto laterale.

Nonostante lo stretching e la terapia davano un piccolo sollievo immediato il tutto tornava come prima dopo poche ore.


Il problema ormai ha un impatto sulla vita quotidiana perché è difficile che abbia un giorno (anche quando non faccio alcuna attività sportiva) in cui il ginocchio appaia "pulito" dai sintomi citati (dolore alla zona e rigidità nei movimenti / fascia lata).

Ormai il dolore (di vario tipo: bruciore, punta di coltello, fastidio leggero, etc) e la rigidità al ginocchio compare praticamente sempre: quando sto seduto, quando guido l'auto, quando cammino e, ovviamente, quando faccio sport.


Non so più cosa pensare e, soprattutto, dove indirizzare gli "sforzi" per provare a risolvere la situazione anche se, onestamente, sono sul punto di arrendermi.


Grazie mille per qualsiasi consiglio.
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1.5k 91
In verità tutti gli esami da lei effettuati non hanno evidenziato alcuna particolare patologia responsabile del dolore e dei disturbi che avverte.
Continuo a ipotizzare che la diagnosi della sindrome della bandelletta sia la più vicina al vero.
Quando parliamo di sindrome della bandelletta ileotibiale ci riferiamo a uno stato infiammatorio che causa dolore laterale al ginocchio. Si tratta di una patologia da sovraccarico funzionale, quindi, la causa sta nella ripetizione continua di movimenti e gesti atletici che sollecitano la bandelletta. Durante le nostre attività, la bandelletta scorre su una porzione del femore, questo evento è fisiologico, ma quando le sollecitazioni sono ripetute ed eccessive la condizione può diventare patologica e scaturire irritazione e poi infiammazione.
Il sintomo principale è il dolore alla regione laterale del ginocchio.
Inizialmente tale dolore si manifesta solo dopo l’attività fisica, ma quando l’infiammazione aumenta diventa costante anche nei semplici gesti quotidiani.
In un primo momento è necessario limitare o modificare l’attività sportiva.
È fondamentale affidarsi ad un professionista, che si occupa di programmare un percorso fisioterapico che permetterà il recupero funzionale. In questi casi la fisioterapia prevede:
Utilizzo di terapia strumentale con azione antalgica e antinfiammatoria, ad esempio laserterapia, tecarterapia e crioultrasuoni
Mobilizzazione per il recupero dell’articolarità limitata a lungo dal dolore
Esercizi attivi per rinforzare la muscolatura
Stretching per elasticizzare la bandelletta ileotibiale e le strutture circostanti
Tecniche manuali e manipolazione fasciale per ridurre la retrazione
Rieducazione del passo e del carico
Recupero funzionale, allenamento dell’equilibrio e della propriocezione.
Cordiali saluti.

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
conosco bene la Sindrome della Bandelletta e la sto curando da ormai 2 anni senza successo. Per cui i casi sono due:
- o è in forma così grave da richiedere un intervento chirurgico (nessun ortopedico me l'ha però prospettato);
- non è quello il problema. Che cosa potrebbe essere quindi?
Tenga presente che la RMN fatta 1 mese non ha evidenziato stati infiammatori o alterazioni alla bandelletta stessa. Di seguito l'esito:

"Non alterazioni di segnale dei segmenti scheletrici.
Entro i limiti di norma le fibrocartilagini meniscali e le cartilagini articolari.
I legamenti collaterali e crociati sono continui e inseriti, con intensità di segnale conservata.
Minimo versamento articolare, che si estende all'articolazione tibio-peroneale prossimale. Versamento nella borsa della zampa d'oca.
Non lesioni delle inserzioni tendinee.
Conservato il trofismo muscolare."