Fascite plantare?

Buongiorno dottori,
Sono una ragazza di 32 anni e da giugno di quest'anno ho iniziato a soffrire di dolori al tallone e pianta del piede, in concomitanza con una flebite.
Ho eseguito varie sedute d'onde d'urto e la situazione sembrava essere migliorata.
Dopo un'influenza i dolori sono tornati e tutt'ora, dopo mesi, continuo ad avere fastidi/dolori al tallone e alla parte esterna laterale del piede.
Ho eseguito recentemente una RX al piede destro:

Assenti rime di frattura rilevabili con la metodica.
Conservati i rapporti articolari.
Piccole salienza entesopatiche calcaneari plantari e dorsali.
Nei limiti il tono calcio.


Vorrei un vostro parere, vi ringrazio.
Saluti
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1.5k 91
La fascite plantare è un disturbo caratterizzato da infiammazione e dolore al legamento arcuato che attraversa la parte inferiore del piede che si estende dal processo mediale del tubercolo calcaneare anteriore al punto di congiunzione tra le teste metatarsali e la base delle falangi.
La fascite plantare è la più comune causa di dolore al tallone (tallonite) e, più in generale, alla pianta del piede.
Interessa soprattutto gli sportivi (es: runners) ed è solitamente una conseguenza della ripetizione continua di eccessivi sovraccarichi a livello podalico.
È in corso un dibattito sull'associazione tra fascite plantare e sperone calcaneare.
Trattamenti Conservativi classici
Quando la fascite plantare è in fase acuta agli inizi della sintomatologia è fondamentale stare a riposo, evitando tutte quelle attività che evocano dolore.
Sempre in questa fase, è consigliabile applicare localmente del ghiaccio e, se la dolenzia è notevole, assumere un farmaco antidolorifico da banco, come per esempio un FANS .
Trascorso il primo periodo, il piano classico dei piani terapeutici prevede della fisioterapia.
Le consiglio inoltre la confezione di plantari eseguiti in base alla sua impronta.
La saluto.