Osteomielite -Un caso sfortunato
Gentilissimi,
mi rivolgo a questo forum in quanto ho ricevuto da medici che seguono il mio caso pareri discordanti, in taluni casi contrastanti.
Premessa: Età 69 anni, ho subito una frattura esposta della tibia a luglio 2013, a seguire posizionamento di un fissatore poi infezione da staffilocco. A novembre 2013 resezione/allungamento della tibia di 6 cm con apparecchio Ilizarov che porto ancora oggi. L'osso è ricresciuto bene ma non è avvenuto il consolidamento nel docking point. Purtoppo dopo i primi sei mesi di Ilizarov è pervenuta una nuova infezione da staffilocchi con nuova infezione all'osso. Al di là di lunghi periodi di antibiotici (daptomicina in particolare) che non hanno sortito effetti, i medici mi hanno consigliato di sottopormi a una nuova resezione dell'osso e un nuovo Ilizarov.
Ho cambiato ospedale nella speranza di evitare un'altro anno e mezzo di sofferenze, anche perchè il primario del nuovo ospedale mi ha incoraggiato a continuare il processo di calcificazione tramite un nuovo intervento con l'aggiunta di un anello sull'Ilizarov per maggiore stabilità e la revisione del docking-point al quale mi sono sottoposto.
Oggi dopo quattro mesi dall'ultimo intervento la calcificazione non è ancora avvenuta, seppur qualche lieve miglioramento dalle radiografie. mentre continua il dolore all'arto che attenuo con farmaci a base di oppiacei (non è chiaro se il dolore è causato dall'infezione o dall'infiammazione dei tendini o dei nervi provocato da fili di K e fiche) La Pcr purtroppo è costante 1, 5/2 mg/dl tuttavia riesco a dare un buon carico sull'arto, con le stampelle riesco a camminare bene, effettuo anche trenta minuti di tapis roulant al giorno alla minima velocità. La speranza è di migliorare la circolazione sull'arto. Tuttavia la parte inferiore della gamba e il piede restano sempre molto informicoliti e provo dolore al tatto.
Perdonatemi la domanda delle cento pistole: Secondo le Vostra esperienza faccio bene ad insistere nel tentativo di calcificare l'osso ancora per altri mesi oppure sto perdendo inutilmente altro tempo? Inoltre ritengo che il fissatore sia una delle ragioni per la quale l'infezione non si spegne, potrebbe essere sostituito con qualche altro dispositivo? Non ho fuoriuscita di liquido giallo dalle ferite dell'ilizarov.
Grazie infinite
mi rivolgo a questo forum in quanto ho ricevuto da medici che seguono il mio caso pareri discordanti, in taluni casi contrastanti.
Premessa: Età 69 anni, ho subito una frattura esposta della tibia a luglio 2013, a seguire posizionamento di un fissatore poi infezione da staffilocco. A novembre 2013 resezione/allungamento della tibia di 6 cm con apparecchio Ilizarov che porto ancora oggi. L'osso è ricresciuto bene ma non è avvenuto il consolidamento nel docking point. Purtoppo dopo i primi sei mesi di Ilizarov è pervenuta una nuova infezione da staffilocchi con nuova infezione all'osso. Al di là di lunghi periodi di antibiotici (daptomicina in particolare) che non hanno sortito effetti, i medici mi hanno consigliato di sottopormi a una nuova resezione dell'osso e un nuovo Ilizarov.
Ho cambiato ospedale nella speranza di evitare un'altro anno e mezzo di sofferenze, anche perchè il primario del nuovo ospedale mi ha incoraggiato a continuare il processo di calcificazione tramite un nuovo intervento con l'aggiunta di un anello sull'Ilizarov per maggiore stabilità e la revisione del docking-point al quale mi sono sottoposto.
Oggi dopo quattro mesi dall'ultimo intervento la calcificazione non è ancora avvenuta, seppur qualche lieve miglioramento dalle radiografie. mentre continua il dolore all'arto che attenuo con farmaci a base di oppiacei (non è chiaro se il dolore è causato dall'infezione o dall'infiammazione dei tendini o dei nervi provocato da fili di K e fiche) La Pcr purtroppo è costante 1, 5/2 mg/dl tuttavia riesco a dare un buon carico sull'arto, con le stampelle riesco a camminare bene, effettuo anche trenta minuti di tapis roulant al giorno alla minima velocità. La speranza è di migliorare la circolazione sull'arto. Tuttavia la parte inferiore della gamba e il piede restano sempre molto informicoliti e provo dolore al tatto.
Perdonatemi la domanda delle cento pistole: Secondo le Vostra esperienza faccio bene ad insistere nel tentativo di calcificare l'osso ancora per altri mesi oppure sto perdendo inutilmente altro tempo? Inoltre ritengo che il fissatore sia una delle ragioni per la quale l'infezione non si spegne, potrebbe essere sostituito con qualche altro dispositivo? Non ho fuoriuscita di liquido giallo dalle ferite dell'ilizarov.
Grazie infinite
[#1]
Ritengo che dovrebbe sottoporsi a un intervento chirurgico di toilette del focolaio osteomielitico,in quanto il processo di consolidazione della frattura già fortemente ritardato non arriverà mai a guarigione completa se non viene debellata del tutto l’infezione ancora in atto.
Le consiglio di non perdere ulteriore tempo ad attendere che l’infezione passi,se non è passata in questo lungo periodo in cui è stato sottoposto a cure antibiotiche.
Eviterei di eccedere con gli oppiacei e sospenderei onde evitare il dolore al carico totale dell’arto riducendolo al 50% con l’uso di bastoni canadesi.
Cordiali saluti.
Le consiglio di non perdere ulteriore tempo ad attendere che l’infezione passi,se non è passata in questo lungo periodo in cui è stato sottoposto a cure antibiotiche.
Eviterei di eccedere con gli oppiacei e sospenderei onde evitare il dolore al carico totale dell’arto riducendolo al 50% con l’uso di bastoni canadesi.
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
Molte grazie dottore, 'toilette del focolaio osteomielitico' significa procedere a intervento per la pulizia dei tessuti molli ma sopratutto un'altra resezione/allungamento della tibia avendo l'infezione raggiunto l'osso? Un'altro anno e mezzo di Ilizarov mi inquieta, sono note altre tecniche?
Grazie ancora e cordiali saluti
Grazie ancora e cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 351 visite dal 24/10/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.