Rottura 5^ metatarso e neuroma di morton

UN saluto a tutti i medici e complimenti per la rubrica veramente interessante.
L'anno scorso a settembre mi sono rotto il 5^ metatarso del piede sinistro e nel fare la radiografia e l'ecografia si e' riscontrato il neuroma di morton.
HO fatto dei cicli di ionoforesi e per un po' non ho avuto dolore alla pianta del piede.Poi e' venuta l'estate e camminando sulla battigia e con le scarpe dalle suole molto alte ,tutto ok ma ecco che proprio ieri, mi e' comparso un dolore nella zona della rottura del piede e un bruciore alla pianta del piede fra le dita indice e medio ,che non riuscivo neanche a dormire. Ho messo della pomata FELDENE ed anche VOLTAREN ,sembrava essersi attutito ma rimane il torpore sotto le dita. A questo punto,dottore le faccio delle domande. E' un fastidio causato dal neuroma ? Cosa posso fare quando mi viene il dolore o bruciore a casa? Perche' viene? Le infiltrazioni possono servire? Le ionoforesi mi possomno aiutare? Se dovessi fare l'intervento e' necessario il ricovero? Quanto tempo puo' durare l'intervento e se dopo tutto ritorna normale? Ho tanta paura ma il dolore e bruciore che mi vengono sopratutto con le scarpe dalla suola sottile e' pazzesco. Io vado spesso a ballare e questo per me e' un handicap. La prego mi dia un consiglio e una risposta alle mie domande. Grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Il neuroma di Morton in genere è nel 3° spazio (fra 3° e 4° dito) e talora nel 2°. E da quanto scrive la sua presenza era nota prima della frattura della base del 5° metatarso. Lo dico per precisione perché dalle prime righe sembra che sia in rapporto anche topografico con la frattura.
Confermo quanto Le hanno già scritto i Colleghi in precedenti post. Premesso che bisogna stabilire che si tratta di un neuroma di Morton e non di una metatarsalgia, e a questo provvede l'ortopedico con la visita specialistica, il trattamento comincia con antinfiammatori e plantari, se non basta si passa alle infiltrazioni e in caso di insuccesso si ricorre all'intervento. Su tempi e modi di quest'ultimo dipende dalle abitudini del Chirurgo.
Le consiglio quindi una visita specialistica ortopedica, meglio se presso un esperto in chirurgia del piede, che saprà toglierLe tutti i dubbi
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Grazie della risposta abbastanza celere.
In rif. al mio problema,ho dimenticato a scrivere che prima della rottura del piede , il 17 giugno 08 ho fatto una rx e la diagnosi e' stata la seguente.: note artrosiche diffuse specie a livello interfalangeo con valgismo del 1 dito.Non si rilevano lesioni osteolitiche a focolaio in atto. Esostosi calcaneare plantare.L'ortopedico dell'asl mi ha fatto fare le sedute di tens, bagni in acqua calda con sale e pomata feldene.Ha aggiunto anche di comprare un paio di plantari in materiale morbido modellanti da volta trasversa (non ho capito bene la scrittura di queste parole) e con scarico metatarso-falangeo.Io ho fatto tutto tranne il comprare i plantari perche' non posso usare tutti i tipi di scarpe che desidero.POi sono stata bene e dopo la frattura il radiologo con l'ecografia e radiografia ha detto che ho un neuroma. A questo punto che devo fare? A chi devo credere? SE vado dall'ortopedico specialista del piede quali esami mi consiglia di fare prima della visita? Grazi ancora
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Il neuroma può essere visibile con la ecografia ma non certo con la radiografia. Lo specialista La visiterà e poi sceglierà lui gli esami necessari. Ricordi di portarsi dietro tutti gli esami di cui già dispone.
Cordiali saluti