Osteomielite, un'altro anno e mezzo di Ilizarov?
Gentilissimi,
Ho subito una frattura esposta della tibia. Dopo tredici interventi chirurgici, la collezione di varie tipologie di staffilococchi, lunghe terapie inutili di antibiotici, resezione della tibia di 6 cm e un'anno e mezzo di 'Ilizarov' sono al punto di partenza. Dall'iniziale staffilococco aureo ora sono passato a due: il lugdunensis e l'epidermis con dolori che spesso mi costringono a letto. La tibia è completamente rigenerata nella sua lunghezza ma nel docking point non si forma il callo osseo. I medici ora sostengono che dovrò probabilmente sottopormi a una nuova resezione della tibia.
Il morale è sotto i piedi, peraltro non v'è certezza che sottoponendomi a un nuovo intervento di resezione e un nuovo allungamento con l'amico 'Ilizarov' fra un'altro anno non mi troverò nella stessa situazione.
Domanda: - E' percorribile l'ipotesi di togliere l'Ilizarov (lo ritengo un'ostacolo per spegnere l'infezione) per poi procedere all'immobilizzazione dell'arto con un tradizionale gesso? Sono trascorsi due mesi dall'ultimo intervento di revisione del docking point e oggi le radiografie in quel punto mostrano una parte dell'osso come corroso da un 'topolino'.
Grazie infinite.
Ho subito una frattura esposta della tibia. Dopo tredici interventi chirurgici, la collezione di varie tipologie di staffilococchi, lunghe terapie inutili di antibiotici, resezione della tibia di 6 cm e un'anno e mezzo di 'Ilizarov' sono al punto di partenza. Dall'iniziale staffilococco aureo ora sono passato a due: il lugdunensis e l'epidermis con dolori che spesso mi costringono a letto. La tibia è completamente rigenerata nella sua lunghezza ma nel docking point non si forma il callo osseo. I medici ora sostengono che dovrò probabilmente sottopormi a una nuova resezione della tibia.
Il morale è sotto i piedi, peraltro non v'è certezza che sottoponendomi a un nuovo intervento di resezione e un nuovo allungamento con l'amico 'Ilizarov' fra un'altro anno non mi troverò nella stessa situazione.
Domanda: - E' percorribile l'ipotesi di togliere l'Ilizarov (lo ritengo un'ostacolo per spegnere l'infezione) per poi procedere all'immobilizzazione dell'arto con un tradizionale gesso? Sono trascorsi due mesi dall'ultimo intervento di revisione del docking point e oggi le radiografie in quel punto mostrano una parte dell'osso come corroso da un 'topolino'.
Grazie infinite.
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Non credo proprio che sia la soluzione più idonea la rimozione del pressore esterno Ilizarov e la contenzione con apparecchio gessato.
Nella mia pratica sanitaria in casi di osteomielite resistente sottoponevo il paziente a ossigenoterapia iperbarica e praticavo lavaggi continui della zona infetta con soluzioni contenenti iodiopovidone a soluzioni contenenti antibiotici mirati.
La saluto.
Nella mia pratica sanitaria in casi di osteomielite resistente sottoponevo il paziente a ossigenoterapia iperbarica e praticavo lavaggi continui della zona infetta con soluzioni contenenti iodiopovidone a soluzioni contenenti antibiotici mirati.
La saluto.
[#2]
Utente
Gentile Dott Musu,
la ringrazio molto, seguirò il Suo prezioso consiglio. L'infezione trova terreno fertile con arrossamento e dolore accentuato al contatto dove sono posizionati i fili di K impedendomi il carico sull'arto. Tuttavia a differenza della volta precedente non ho fuori uscite di pus, questo mi fa ben sperare. La pcr è costante 2,5-3 mg. Sono alla ricerca di ogni possibile soluzione nel tentativo di evitare un'altra resezione dell'osso. Ilizarov è una bella invenzione ma è anche un'esperienza traumatica, almeno nel mio caso.
la ringrazio molto, seguirò il Suo prezioso consiglio. L'infezione trova terreno fertile con arrossamento e dolore accentuato al contatto dove sono posizionati i fili di K impedendomi il carico sull'arto. Tuttavia a differenza della volta precedente non ho fuori uscite di pus, questo mi fa ben sperare. La pcr è costante 2,5-3 mg. Sono alla ricerca di ogni possibile soluzione nel tentativo di evitare un'altra resezione dell'osso. Ilizarov è una bella invenzione ma è anche un'esperienza traumatica, almeno nel mio caso.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 241 visite dal 03/10/2024.
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